VALLELONGA, 720 abitanti
CENNI STORICI
Vallelonga è collocato sul versante tirrenico delle Serre a 620 metri circa s.l.m., tra il Monte Cucco e il Monte Mazzucolo, al confine con la provincia di Catanzaro. Il centro abitato si sviluppa a fianco di un bellissimo boschetto. Si pensa che Vallelonga sia stato edificato attorno ad un insediamento di monaci basiliani prima dell’anno mille. Questo luogo divenne poi un avamposto militare costituito in una posizione adatta per controllare la valle del Mesima (secondo la tradizione qui sorse la fortezza bizantina Rocca Nicefora, distrutta da Ruggiero II nel dodicesimo secolo). Assunse in seguito il nome di vallis longa, che non lascia dubbi interpretativi sul significato di questo appellativo. Nel 1671 i documenti disponibili lo collocano nel feudo della famiglia cosentina dei Castiglione Morelli. Il terremoto del 1783 creò ingenti danni e costrinse gli abitanti a riedificare la cittadina, che fu eretta nel punto dove ancora oggi si trova. Il territorio ha notevoli risorse ambientali che favoriscono le attività agricole, l’allevamento, e lo sviluppo turistico.
DA VEDERE
Il Santuario della Madonna di Monserrato dal 1971, con una bolla di Paolo VI elevato a Basilica minore. E’ stato eretto sui ruderi di un’antica chiesa basiliana e ampiamente restaurato negli anni ’30. Custodisce un pregevole altare e delle opere di Andrea Cefaly, uno dei più importanti artisti calabresi le cui creazioni si trovano anche al Louvre. Da vedere anche la fontana de “lu palumbaru” situata nel centro storicoe quella de “lu ceramidu” in località Faggeta. Di notevole interesse anche il Castello dei Castiglione Morelli, palazzo residenza dell’omonima famiglia che sorge sui ruderi di un antico maniero. All’entrata del paese colpisce, inoltre, il calvario, uno dei più belli della provincia di Vibo Valentia, anche se non antico.
FESTE RELIGIOSE
La festa di Monserrato (seconda domenica di luglio) è la festa più importante, attira in paese migliaia di pellegrini e ha origini risalenti al XVI secolo. Vi è poi la festa patronale in onore della Madonna della Neve il 5 agosto. L’8 dicembre si festeggia l’Immacolata.
PRINCIPALI EVENTI TRADIZIONALI
Nel corso dell’anno a Vallelonga si svolgono importanti manifestazioni. Nel periodo estivo si tiene l’”Estate vallelonghese”, una rassegna di eventi tra cui un rinomato concorso nazionale per giovani organisti. A dicembre è altrettanto importante il concerto di Capodanno, solitamente organizzato il giorno di Santo Stefano, che vede la partecipazione di tanti strumenti. Da segnalare la zeppolata il 19 agosto.
ALTRE INFORMAZIONI E CURIOSITà
*Nel Santuario di Vallelonga è presente il più grande organo a canna della regione.
*Durante la processione della Madonna di Monserrato la statua viene portata di fronte ad una quercia chiamata appunto “Quercia della Madonna”. Viene quindi rivolta verso Capistrano e i capistranesi recitano delle preghiere. Pare che questa tradizione risalga ad un voto fatto dagli abitanti di Capistrano che anticamente chiesero protezione alla Madonna contro la peste.
*In occasione della prima scossa del terremoto del 1783, gli abitanti del paese si recarono al Santuario della Madonna. Da qui, essendo in una posizione elevata rispetto all’abitato di allora, assistettero ad una seconda scossa che rase al suolo il centro abitato. La popolazione perciò si salvò, e attribuì quanto avvenuto all’intercessione della Vergine .
*All’inizio del secolo scorso Pasquale Castiglione Morelli fondò a Vallelonga una vera e propria clinica. Venivano qui a farsi operare persone provenienti da molti centri della Calabria. Pare fosse una delle prime cliniche create nella regione.
*A Vallelonga hanno suonato organisti di fama internazionale.
*In fondo al paese vi è una “cona” (una sorta di edicola votiva). Si narra che una signora, tanto tempo fa, sentendo dei rumori si avvicinò al luogo e ivi incontrò una donna con una pietra in testa la quale le disse che lì avrebbe voluto che si edificasse una chiesa. La signora tornò in paese, ma non venne creduta. Il fatto, a quanto pare, si ripeté e stavolta la signora venne creduta. Non si sa se la chiesa alla quale si riferisce il fatto sia quella grande oppure l’edicola che ora sorge sul luogo dell’incontro.
Un ringraziamento alla Pro loco, in particolare al Presidente Patrizia Campisi e a Domenico Rizzo, ed al giornalista Bruno Greco per alcune foto forniteci.