POLIA, 1075 abitanti. Località e frazioni: Cellìa, Menniti, Lia, Poliolo, Faldella, Pianobosco e Tre Croci.
CENNI STORICI
Polia si trova ad un’altura di 400 metri s.lm, sul confine con il territorio catanzarese. È un Comune con un territorio composto da più frazioni. La sua posizione è sul versante occidentale della Serralta di SanVito. Il nome Polia fa subito venire in mente la parola “Polis”, che in greco significa “città”. Sul nome vi sono comunque altre interpretazioni tra le quali una che lo fa risalire a Polieno, un condottiero acheo. Sappiamo con certezza che fu casale della confinante Castelmonardo (città poi chiamata Filadelfia), di cui seguì per questo motivo le vicende storiche. Soprattutto in passato, fu un importante centro artigianale di lavorazione del legno. Il sisma del 1783 non risparmiò tale località. Ma gli abitanti la riedificarono, e da allora fu divisa in frazioni. Divenne Comune autonomo agli inizi dell’800.
DA VEDERE
La chiesa dell’Immacolata a Poliolo del 1605; il Palazzo Amoroso del 1818, la costruzione più grande di Polia; la chiesa di Santa Croce del 1732, poi ricostruita (conserva un’antica croce); la chiesa della Madonna di Loreto nella frazione Trecroci, ricostruita dopo il terremoto del 1783; la chiesa di San Nicola nella frazione Menniti che risale al secondo dopoguerra; la chiesa di Sant’Enrico Imperatore a Cellia, ricostruita negli anni ‘30; la chiesetta della Madonna del Carmelo, realizzata in località Gigliara in occasione dell’ultimo giubileo (in prossimità della chiesetta vi è uno chalet comunale e, nei bellissimi boschi che arrivano fino a mille metri di altitudine, si possono fare escursioni e picnic). Da visitare anche: la zona archeologica, in particolare le grotte trogloditiche scavate nel tufo; il Museo dedicato all’artista locale Fortunato Gaccetta; i luoghi dove un tempo erano attivi i tanti mulini che sorgevano sul territorio nei pressi di corsi d’acqua.
FESTE RELIGIOSE
Sant’Enrico, il patrono, si festeggia il 13 luglio; la Madonna del Buonconsiglio ricorre la seconda domenica di agosto mentre la Madonna di Loreto la quarta domenica di settembre.
PRINCIPALI EVENTI TRADIZIONALI
A settembre solitamente vi è la sagra della “posa minuta”, cioè fagioli molto piccoli tipici della zona. Altre sagre che si tengono nel territorio comunale sono quelle di “filathiedi” (pasta tipica del posto) e della patata, rispettivamente ad agosto e nel mese di settembre.
ALTRE INFORMAZIONI E CURIOSITà
Le acque oligominerali presenti in più punti del Comune erano in passato utilizzate per la cura del fegato.
Anticamente, a Polia vi erano ben quattordici mulini ad acqua: una vera e propria industria.
In località stretto di Napoli, nel bosco-montagna, è possibile ammirare contemporaneamente il mar Ionio ed il mare Tirreno: dovrebbe essere l’Istmo più stretto d’Italia. Per questa sua posizione centrale Polia viene soprannominato il Cuore della Calabria.
Si racconta che, anticamente, mentre i serresi stavano trafugando la miracolosa effigie della Madonna di Loreto, in località Pedadace furono colti dal sonno e la Madonna tornò al proprio posto.
Un ringraziamento alla Pro loco, in particolare al presidente Domenico Amoroso (assessore alla Cultura ed al turismo del medesimo Comune), per le informazioni, le foto, e i dati fornitici.