Pizzoni, un paese tra due torrenti

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PIZZONI, 1254 abitanti

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CENNI STORICI

Pizzoni è collocato ai piedi delle Serre vibonesi, ad un’altitudine di 300 metri circa s.l.m. ed è attraversato da due corsi d’acqua (Cerasia e Trivio). Forse fu fondato attorno all’anno mille da alcuni abitanti che, almeno secondo la leggenda, fuggivano da Pizzo. In passato venne chiamato anche Cerasia e fu casale di Vallelonga, a sua volta nello “stato” di Arena.  Pizzoni fece inoltre parte del territorio amministrato dai domenicani di Soriano, per cui seguì le sorti di questo centro. Il terremoto del 1783 fece danni pesanti anche a Pizzoni. Ma la popolazione, caparbiamente, seppe risollevarsi. Divenne comune autonomo nel 1811, dopo il riordino amministrativo che sancì la fine del periodo feudale.

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DA VEDERE

La chiesa parrocchiale di San Nicola, che è stata ricostruita all’inizio del 1900; la chiesa di San Francesco, risalente al 1800 (conserva un importante crocifisso d’argento del ‘400); la chiesa di San Basilio del XIX secolo; la chiesa delle Grazie risalente al 1600 (custodisce una statua lignea di pregevole fattura); la chiesa del Rosario, ricostruita da privati (la famiglia Sacchinelli), nel 1800; la Fontana della Sirena del XIX secolo. Si consiglia inoltre una passeggiata naturalistica tra i boschi incontaminati per ammirare le cascate che formano i fiumi Trivio e Cerasia (nelle vicinanze del medesimo sito sono state allestite delle aree picnic molto accoglienti). Da vedere anche un antico mulino restaurato da un privato (mulino La Corte).

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FESTE RELIGIOSE

La festa in onore della Madonna delle Grazie (ultima domenica di luglio); la festa patronale di San Nicola (6 dicembre); la festa di San Francesco di Paola (seconda domenica di agosto); la festa di Maria Addolorata (quarta domenica di settembre); la festa del Rosario (seconda domenica di ottobre). Anche a Pizzoni, come in molte altre parti della Calabria, la domenica di Pasqua si svolge “a Cunfrunta”, la rievocazione dell’incontro tra il Cristo Risorto, sua Madre e San Giovanni.

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PRINCIPALI EVENTI TRADIZIONALI

In estate vengono organizzate delle manifestazioni di carattere culturale, musicale e ricreativo raccolte sotto l’etichetta di “Estate pizzonese”. Tra gli eventi realizzati qui a Pizzoni va inoltre segnalato il festival delle castagne che si tiene l’ultimo fine settimana di ottobre (il sabato viene dedicato ai convegni su tematiche inerenti alle castagne, mentre domenica l’appuntamento prevede degustazioni di piatti a base di castagne e spettacoli di intrattenimento).

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ALTRE INFORMAZIONI E CURIOSITà

A Pizzoni vi era un’importante cartiera, ma decadde dopo il terremoto del 1783. Si ha traccia anche della presenza di una ferriera del XII secolo e di un’antica fornace per la produzione di materiale edilizio, detta “carcara”.

A Pizzoni ci sono stati due importanti conventi, uno dei quali agostiniano mentre l’altro risale a periodo in cui (non sappiamo esattamente la data) il paese San Basilio (attaccato a Pizzoni) passò a Soriano. In quell’occasione sui ruderi di un monastero basiliano se ne costruì un altro domenicano chiamato Santa Maria del Soccorso dei Padri Predicatori Domenicani.

Si pensa che il noto filosofo calabrese Tommaso Campanella, durante la congiura contro la dominazione spagnola, abbia trovato rifugio proprio a Pizzoni

Nel 1909 la sede municipale venne addirittura incendiata dalla popolazione infuriata per la tassa sul focatico, cioè sui nuclei familiari.

Nella chiesa della Madonna delle Grazie, sul soffitto, vi è un bassorilievo che raffigura la Vergine che con le mani frena una montagna. Secondo la leggenda l’episodio si riferisce  a quando la collina che sovrasta Pizzoni, rilievo che stava franando dopo un sisma, grazie all’intercessione della Madonna non si riversò sul centro abitato.

Nei tempi passati a Pizzoni si produceva tanto lino soprattutto in località Gurni: stagno dove veniva trattato in una della fasi della lavorazione.

Un tempo a Pizzoni vi erano ben nove frantoi. Oggi invece solo uno.

Un ringraziamento a Salvatore Pitimada, storico del luogo, ed alla Pro loco presieduta da Tarquinio Gallucci, per le informazioni che ci hanno fornito.

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