MONGIANA, 842 abitanti. Località e frazioni: Santa Maria di Cropani
CENNI STORICI
Mongiana è un piccolo comune immerso nel verde, tra bellissimi boschi di faggio e pinete, situato ai piedi del Monte Pecoraro, ad un’altitudine di ben 920 metri circa s.l.m. Il nome di questo Comune forse deriva dal torrente che scorre di fianco ad esso. Alcuni dicono però che derivi da una parola latina il cui significato è “porta dei monti”. Durante il dominio borbonico, nella seconda metà del 18esimo secolo (più precisamente dall’8 marzo 1771), a Mongiana era attiva un’imponente fabbrica d’armi che faceva di questo centro uno dei più importanti del meridione dal punto di vista industriale (Mongiana si può definire il primo centro siderurgico italiano, e per certi aspetti il primo a livello europeo). Ed è proprio attorno a questo complesso che si sviluppò il centro abitato. Gli operai costruirono le loro dimore dapprima in legno nei pressi della fonderia e si creò così un vero e proprio paese. Le ferriere, sviluppate sempre più dai borboni, utilizzavano la limonite (materiale contenente ferro) proveniente da Stilo e sfruttavano i vicini boschi per ricavare carbone per i forni delle fabbriche. Il prodotto finito veniva spedito a Napoli, capitale del Regno, dal porto di Pizzo. Il complesso decadde perché il nuovo stato unitario, sorto dopo l’impresa garibaldina a metà ottocento, puntò sulle industrie settentrionali.
DA VEDERE
Inaugurato il museo di Mongiana.
Tappa obbligatoria per i visitatori di Mongiana sono le ferriere e le fonderie borboniche. Da visitare inoltre: la chiesa di Santa Maria delle Grazie costruita nel 1778 (prima in legno ma, dopo una colletta degli abitanti, costruita in pietra); il parco Villa Vittoria, molto curato, Sede del Corpo Forestale dello Stato, con annesso laghetto, vari giardini, e sentieri botanici e zoologici; la fontana settecentesca nella piazza del paese; il monumento ai caduti; la chiesetta di San Giovanni Gualberto (all’interno del parco); le tre fontane; le antiche opere artigianali in ferro, soprattutto le ringhiere di alcune abitazioni. Mongiana rientra inoltre tra le tappe del “sentiero Frassati”, escursione naturalistica costituita da poco nelle Serre vibonesi, che ha una durata di circa 7 ore.
FESTE RELIGIOSE
La festa patronale in onore di Maria SS.ma delle Grazie che si svolge l’1 ed il 2 luglio; la festa di San Rocco (16 agosto).
PRINCIPALI EVENTI TRADIZIONALI
In estate solitamente si tengono iniziative culturali, musicali, ludiche e ricreative. Rinomata è la sagra del cinghiale organizzata il 12 agosto.
ALTRE INFORMAZIONI E CURIOSITà
Mongiana è famosa per i funghi, raccolti in abbondanza in più punti del territorio e preparati in varie ricette. A Mongiana e nei suoi dintorni cresce inoltre un fungo particolare, in dialetto chiamato “Nguritu”.
Nelle ferriere vi erano due nicchie nelle quali erano poste le statue di Santa Barbara, patrona dei fabbricanti d’armi, e di San Francesco.
Tra il 1822 e il 1829 a Mongiana sono stati realizzati i primi ponti sospesi in ferro d’Italia: sul fiume Garigliano e sul torrente Calore (ancora oggi esistenti).
A Mongiana furono, inoltre, costruite la rotaie per il primo tratto di ferrovia italiana: la Napoli-Portici.
Famoso è il fucile “modello Mongiana”, che anticamente veniva fabbricato nelle industrie di Mongiana.
La statua dei caduti di Mongiana è identica a quella nel cimitero di Sondrio, opera dello stesso autore.
Il “sindaco” di Mongiana, quando erano attive le ferriere, veniva scelto tra gli ufficiali delle ferriere stesse.
Il sovrano borbonico Ferdinando II anticamente si recò a Mongiana. Quando vide la chiesa spoglia donò alla parrocchia tre campane e un quadro.
La tecnica di manutenzione delle fabbriche di Mongiana (montaggio e smontaggio pezzi) era la stessa usata dagli antichi egizi.
Un ringraziamento per le informazioni forniteci a Francesco Aloi, Presidente della Pro loco; Bruno Iorfida, assessore al Turismo, e a Ramona Pisano, giovane che sta svolgendo il Servizio Civile presso la Pro loco di Mongiana