Dasà, i suoi portali e le tradizioni religiose

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DASà, 1222 abitanti

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L’affruntata di Dasà
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Spiazzo monumento ai caduti – Dasà
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Infiorata Dasà
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Dasà

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CENNI STORICI

Comune collocato sul fiume Petriano ad un’altura di 260 metri circa s.l.m. Il nome Dasà, derivante dal greco, significherebbe “luogo selvoso”, probabilmente perché, soprattutto anticamente: buona parte del territorio era ricoperta da risorse boschive. La sua esistenza è accertata in uno scritto del 5 giugno 1466.  Fu quindi fondata precedentemente, si pensa attorno ad un Monastero che poteva avere il nome di S. Maria di Iannello. Fece perciò parte del territorio di Arena, seguendone le sorti. Dasà venne anch’esso distrutto, come quasi tutti gli altri centri vibonesi, dai numerosi terremoti che hanno devastato la nostra regione nel corso degli ultimi secoli. Ma è stato sempre ricostruito dai suoi abitanti. Riuscì ad avere la sua autonomia comunale dopo il riordino amministrativo di inizio ‘800.

Il “litruzzo”

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Il centro storico di Dasà

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DA VEDERE

Il Parco delle Rimembranze che custodisce 4 cannoni del primo conflitto mondiale, situato lungo la strada per Arena; la chiesa parrocchiale di San Nicola e San Michele che custodisce opere antiche, tra cui un crocifisso ligneo del 1600; la chiesa della Madonna Consolazione (edificio consacrato la quarta domenica di agosto del 1483: consacrato, non fondato); la chiesa della confraternita dell’Immacolata; i portali delle abitazioni del centro storico; l’antica croce di pietra all’angolo della chiesa. Da visitare anche il Museo del Dialetto, che custodisce tanti interessanti oggetti di uso comune ai tempi della civiltà contadina.

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FESTE RELIGIOSE

La festa della Madonna della Consolazione, che ha una tradizione secolare, si celebra assieme alla “Ncrinata” (incontro tra Cristo Risorto, sua Madre e San Giovanni) il martedì dopo Pasqua; la festa di San Rocco (16 e 17 agosto); l’Immacolata l’8 settembre; la Madonna del Rosario il 31 ottobre.

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Monumento ai caduti
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Parco rimembranze Dasà
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Cannoni Parco rimembranze

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PRINCIPALI EVENTI TRADIZIONALI

Soprattutto in estate si celebrano diversi eventi, tra i quali delle importanti sagre. La sagra della “curuijchia” (specialità tradizionale) viene invece organizzata a dicembre.

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L’arco dove si svolge la tradizionale Affruntata
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Le chiesa di Dasà

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ALTRE INFORMAZIONI E CURIOSITà

Il “litruzzo” (Clicca qui)

Durante la tradizionale processione della Madonna della Consolazione, la statua viene portata a spalla da coloro che, tramite estrazione a sorte, si aggiudicano i sostegni che sorreggono il piedistallo della sacra effigie. È questo un modo particolare di ringraziamento dopo aver ricevuto un grazia per intercessione della Vergine. Un tempo, l’assegnazione avveniva attraverso un’offerta in una busta chiusa.

Nel passato era diffusa la coltura del gelso, che permetteva l’allevamento del baco da seta per la produzione di seta pregiata. Questa tradizione è stata ormai abbandonata.

Durante la peste del 1656, fu avvistata una donna all’entrata del paese con i palmi delle mani rivolti verso Arena, paese confinante con Dasà. Si è creduto fosse la Madonna che tratteneva il morbo fuori dai confini paesani.

(Un ringraziamento all’Ing. Antonio Tripodi per le notizie storiche e le informazioni che ci ha cortesemente fornito).

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