Le radici culturali del Poro

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LE RADICI CULTURALI DEL PORO

L’altopiano del Poro si estende al centro della provincia vibonese. Recenti scavi archeologici hanno ulteriormente dimostrato che questi luoghi sono stati abitati fin da epoche antichissime, addirittura 4 mila anni prima di Cristo. La storia e la cultura di questa zona hanno, perciò, radici molto antiche. L’escursione intende approfondire-attraverso visite a siti altamente significativi- alcuni aspetti particolarmente importanti per lo sviluppo dell’identità dell’entroterra del Poro e, quindi, dell’intera provincia vibonese: la cultura portata dal monachesimo- specie quello orientale-e la civiltà rupestre e troglodita che in questo lembo di Calabria ha assunto caratteri duraturi, originali e ben definiti.

-Brattirò (Drapia)

CHIESA di “SANTICOCIMEO”

A Brattirò vi consigliamo la visita della cosiddetta “chiesa di Santicocimeo”, una chiesetta -di stile semplice e sobrio – cui è annessa una cappella risalente al XVI secolo, “chiosco” attorno al quale sorgeva un insediamento basiliano.  I monaci provenienti dall’oriente dislocati in questa zona diedero una forte impronta alla storia e alla cultura di quest’area. A Brattirò, tra le altre cose, portarono il culto dei Santi Medici Cosma e Damiano, Martiri celebrati solennemente ogni anno a fine settembre. Sempre ai  frati orientali, si deve il radicamento di tante altre devozioni ancora oggi vive in tutto il territorio vibonese e non solo.

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-Caria (Drapia)

“TOMBE SARACENE”

A Caria esiste un cimitero medievale, conosciuto meglio con il nome di “tombe saracene”, ma che con i saraceni non ha alcuna attinenza.  E’ scavato nella pietra, e nei suoi pressi vi è una delle tante grotte eremitiche dislocate nella zona del Poro, luoghi in cui i monaci basiliani erano soliti ritirarsi in preghiera e in contemplazione. Il sito, praticamente abbandonato (necessari ulteriori scavi e maggiore cura dell’area), è molto suggestivo. Esso fornisce indizi importanti sulla sepoltura praticata anticamente e, di conseguenza, è uno scrigno contenente  preziose informazioni sulla vita, le usanze e la cultura di questi luoghi.

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-Zungri

INSEDIAMENTO RUPESTRE

A Zungri  vi è un insediamento rupestre dell’XI secolo: centinaia di “abitazioni” ricavate nella roccia nel giro di circa 3 km. Un sito prezioso, dal valore inestimabile, che lascia i visitatori letteralmente stupiti nello scoprire come viveva una comunità troglodita. La civiltà rupestre ha, infatti, rappresentato una tappa fondamentale nella storia del vibonese. L’insediamento zungrese è, senza alcun dubbio,  una testimonianza imponente ed evidente di questa fase storica e culturale.

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   – Filandari

GROTTA DI SANTA CRISTINA

La Grotta di Santa Cristina si trova vicino al centro abitato di Filandari ed  è un sito molto particolare: una enorme cavità naturale, esempio di luogo utilizzato per ragioni religiose e non solo. All’interno di essa-pensando alla storia ed alle vicende ad essa collegate- sembra di essere immersi in un’altra dimensione, quasi magica, che produce sensazioni forti.

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-San Gregorio d’Ippona

CHIESA DI SANTA RUBA

La chiesa di Santa Ruba di San Gregorio d’Ippona, scelta da molte coppie per il loro matrimonio, è un vero e proprio gioiello che sorge in un luogo molto curato dal quale si può ammirare un panorama mozzafiato. Venne costruita attorno all’anno mille, secondo la leggenda da Ruggiero il normanno. Attaccato all’edificio vi è un convento e, nelle fondamenta della chiesa, si possono visitare delle suggestive grotte ricavate nella roccia.

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