ZUNGRI, 2057 abitanti Località e frazioni: Papaglionti
CENNI STORICI
Zungri è uno dei comuni del Poro e sorge ad un’altura di 570 metri circa s.l.m. La sua fondazione si pensa sia dovuta, come per Zaccanopoli e Zambrone, agli abitanti di Aramoni, città del Poro che non esiste da secoli, i quali si rifugiarono anche in questo luogo dopo che furono perseguitati dall’Imperatore Carlo II d’Angiò. Tuttavia insediamenti basiliani erano presenti, con ogni probabilità, anche prima, e sono state inoltre rinvenute sul territorio comunale tracce di popolazioni ancora più antiche. Va inoltre detto che, ultimamente, l’ipotesi che Zungri sia stata fondata dagli abitanti di Aramoni pare essere stata smentita. Quanto al nome, Zungri significherebbe roccia, dirupo o qualcosa di simile. Il suo primo nome sembra essere stato Asfalanteo, cioè terra delle ginestre. Fu in seguito casale di Mesiano, territorio del quale seguì le sorti fino ad inizio ‘800, periodo in cui si verificò la fine della feudalità e venne riconosciuto come Comune autonomo.
DA VEDERE
Nel territorio di Zungri vi è un interessantissimo insediamento rupestre un centinaio di grotte e abitazioni particolari nel raggio di 3 km, chiamate grotte “degli sbariati”, risalenti a circa mille anni fa, tra loro collegate, che rappresentano una delle mete obbligate per coloro che intendono visitare l’entroterra della provincia di Vibo Valentia. Esse lasciano il visitatore letteralmente stupito e affascinato nello scoprire come viveva un’antica civiltà rupestre. Le chiese zungresi da visitare sono le seguenti: il Santuario della Madonna della Neve; la chiesa della Madonna del Rosario; la grotta della Madonna di Lourdes; la chiesa parrocchiale di San Nicola; la chiesa di San Pantaleone (nella frazione Papaglionti). Ha un suo fascino la frazione Papaglionti che, nel corso degli anni, si è letteralmente svuotata soprattutto a causa di un alluvione degli anni ‘50. Colpisce, all’entrata di questo paesino, l’antico calvario del 1600 e, nel centro abitato, alcune abitazioni che conservano le fattezze originarie (tra queste il Palazzo di Francia, residenza signorile del ‘700 e la “Grotta di Trisulina”, un’antica casa romana situata su una collinetta). Nel territorio comunale sono presenti anche i ruderi di antichi mulini. E’ pure possibile visitare una documentata e ampia collezione fotografica del terremoto del 1905 in Calabria ed il Museo della civiltà contadina. Per gli amanti dei picnic nel Comune di Zungri vi è un laghetto immerso in uno spazio verde ben curato.
FESTE RELIGIOSE
La festa più sentita dalla popolazione zungrese è quella in onore della Madonna della Neve che si celebra, solennemente, ogni anno il 3-4-5 agosto. Un’altra festa importante è quella dedicata alla Madonna del Rosario, ad ottobre. Commovente ed emozionante è l’”Affruntata” nel periodo pasquale, evento tipico della tradizione religiosa calabrese, rievocazione dell’incontro tra la Madonna e Gesù Risorto. Nell’ottava del corpus Domini vi è poi l’infiorata durante la quale viene composto un tappeto di petali di fiori lunghissimo, che va dalla chiesa parrocchiale fino al Santuario della Madonna della Neve.
PRINCIPALI EVENTI TRADIZIONALI
Durante l’anno, soprattutto in estate, a Zungri vengono organizzate tante interessanti manifestazioni. Rinomato è l’“Agosto Zungrese” che comprende numerose iniziative tra cui: lo “Sbariati Festival” il 9 agosto (evento che racchiude la sagra della melanzana); la Festa dei giovani l’11 agosto (iniziativa comprendente una sagra gastronomica e intrattenimento musicale); la cosiddetta “Serata Brillante” (solitamente con la Compagnia Teatrale Cariese) il 16 agosto; l’importante e partecipata Sagra della patata il 17 agosto.
ALTRE INFORMAZIONI E CURIOSITà
Zungri e il quadro della Madonna (clicca qui)
VIDEO
I zungresi sono molto fieri e molto attaccati alle tradizioni, soprattutto quelle religiose. Una di queste, molto bella, che vogliamo ricordare riguarda la cosiddetta “erba dell’Ascensione”. Tale piantina viene sradicata nel mese di maggio e posta in capo al letto. Essa non muore, ma rifiorisce.
In una delle grotte presenti sul territorio zungrese è stata rinvenuta un’effigie di Cristo con le braccia protese in avanti.
Rientra nel territorio di Zungri il bellissimo bosco chiamato Milìa, il più esteso bosco del Poro.
Nel Santuario della Madonna della Neve è custodito un quadro di inestimabile valore del XVI secolo dipinto, forse, da Mattia Preti. È una copia libera e variata della “Piccola Sacra Famiglia”di Raffaello, dipinto che si trova al Louvre di Parigi.
Nell’elenco alfabetico dei Comuni italiani Zungri è uno degli ultimi. Forse proprio l’ultimo.
L’8 settembre di ogni anno si celebra una messa nella grotta della Madonna di Lourdes. In questa data, nel 1905, vi fu il terremoto che devastò Zungri e distrusse la chiesa matrice che sorgeva nello stesso punto dove poi è stata costruita la grotta.
Un ringraziamento alla Pro loco e all’Amministrazione comunale, in particolare al sindaco Francesco Galati, per le informazioni forniteci.