ZACCANOPOLI, 819 abitanti
CENNI STORICI
Piccolo borgo situato in prossimità del Monte Poro ad un’altura di 380 metri circa s.l.m. La sua fondazione dovrebbe essere antica. Probabilmente fu edificato dalla popolazione di un centro, Aramoni, che sorgeva non lontano dall’attuale Zaccanopoli (nei pressi di Spilinga). Aramoni, di cui non si hanno moltissime informazioni, è stato, al tempo delle lotte tra angioini e aragonesi, un luogo di rifugio di ribelli; perciò venne distrutto e i suoi abitanti costretti a rifugiarsi altrove (forse un aggregato a Zaccanopoli esisteva già, e fu solo aumentato di numero grazie all’arrivo dei fuggiaschi). Il significato del suo nome è controverso. Alcuni pensano vada riferito al mondo rurale (quindi la parola Zaccanpoli avrebbe attinenza con il recinto delle pecore) altri dicono che Zaccanopoli voglia dire “paese dei templari”. Fu tra i casali di Tropea e di questo territorio seguì le sorti. Con il riordino amministrativo di inizio ‘800 entrò a far parte del Comune di Parghelia. Divenne autonomo solo nel 1919.
DA VEDERE
La chiesa parrocchiale, ricostruita dopo il terremoto di inizio ‘900; l’oratorio della Madonna del Carmine. Molto bella quella che viene chiamata la fontana del mercato (v. sezione Altre informazioni e curiosità). Mozzafiato i panorami che si possono ammirare lungo i tornanti della strada che scende verso la costa. A Zaccanopoli, come in molte altre località vibonesi, esistono ancora i ruderi di antichi mulini. Colpiscono immediatamente il visitatore i numerosi casolari situati in prossimità del centro abitato.
FESTE RELIGIOSE
La festa patronale della Madonna della Neve, che si svolge il 4 e 5 agosto, è la ricorrenza più sentita dagli abitanti di Zaccanopoli. La Madonna del Carmelo si festeggia il 16 luglio; San Nicola il 6 dicembre e San Francesco di Paola nel mese di maggio.
PRINCIPALI EVENTI TRADIZIONALI
Il 13 agosto si svolge la sagra della pecora. Nel periodo estivo sono inoltre organizzate altre manifestazioni, tra cui una gara podistica chiamata CorriZaccanopoli ad agosto. Nel mese di novembre solitamente si tiene la Festa dell’autunno, una sorta di sagra dei prodotti tipici del periodo autunnale. L’ultima domenica di maggio vi è poi la fiera di San Pasquale.
ALTRE INFORMAZIONI E CURIOSITà
La poetessa di Zaccanopoli (Clicca qui)
I costumi popolari di Zaccanopoli pare siano state oggetto di varie riproduzioni, nell’ambito di un’indagine voluta da Ferdinando IV nel regno di Napoli per realizzare un servizio particolare di porcellane di Capodimonte.
A Zaccanopoli si produce un magnifico e genuino formaggio: il pecorino del Poro. Si tratta di una tradizione veramente molto antica.
Non è del tutto scomparso l’artigianato locale. A Zaccanopoli esistono, infatti, ancora oggi tante botteghe di falegnami.
Nel punto dove sorge l’obelisco di San Francesco di Paola, appena fuori dal paese, sostò proprio il Santo nel 1464, ospite del parroco. In un’abitazione di Zaccanopoli vi è inoltre attaccato un piatto che, secondo la tradizione, si vuole scagliato da San Francesco in un momento di nervosismo (ma non è così, sembra che lo affisse dopo aver consumato un pasto, come segno di benedizione). Permane in tal senso l’usanza, durante la processione in onore del Santo, di fermarsi di fronte a questa abitazione e recitare delle preghiere.
Molti zaccanopolesi, durante il periodo dei 24 casali di Tropea, possedevano comunque piccoli appezzamenti, al contrario di tanti altri centri dove invece questi appartenevano quasi totalmente agli “gnuri” (signori) di Tropea, che li affittavano con clausole spesso pesanti per i coltivatori. Questa conformazione, secondo alcune interpretazioni storiche, sfavori, indirettamente, forme di brigantaggio solitamente sorte come ribellione verso i possidenti che, in questo caso, erano appunto i zaccanpolesi stessi.
Secondo la tradizione, l’antica acquasantiera presente nella chiesa di Santa Maria della Neve proviene proprio da Aramoni. In fondo al paese si trova inoltre un misterioso viso di marmo, dove vi è la fontana del mercato, proveniente, forse, anch’esso da Aramoni.
Un ringraziamento al parroco di Zaccanopoli don Francesco Sicari, per le informazioni che ci ha fornito.