Stefanaconi: il paese del pane

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STEFANACONI, 2549 abitanti. Località e frazioni: Morsillara

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Il pane di Stefanaconi
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Monumento ai caduti
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Sculture per le vie del paese

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CENNI STORICI

Stefanaconi è un Comune che confina con Vibo Valentia. La città capoluogo di provincia, in pratica, come posizione, lo sovrasta. E’ un territorio a sua volta collocato su di un colle di 350 metri circa s.l.m. ed è attraversato dal fiume Mesima e da altri due corsi d’acqua di minore importanza: Lavrise e Pagliocastro. Ha, probabilmente, origini greche, quindi molto antiche. Alcuni studi fanno pensare ad insediamenti anteriori, addirittura risalenti al Neolitico. Il nome dovrebbe derivare da quello di una famiglia. Ma non si è certi al riguardo. Nel corso della sua storia, prese dapprima il nome di Motta San Demetrio, ed in seguito si chiamò anche San Soste e Stefanopoli. Fu casale di Arena e appartenne alla Famiglia Caracciolo di Girifalco. Più volte devastato dai terremoti, venne prontamente ricostruito grazie al coraggio ed agli sforzi dei suoi abitanti. Divenne Comune autonomo dopo il riordino di inizio ‘800. Oggi è un centro agricolo anche se, col passare degli anni, molti abitanti di Stefanaconi hanno trovato occupazione nel terziario ed in altri settori.

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DA VEDERE

La chiesa dell’Assunta di fine ‘800; la chiesa di Santa Maria di fine ‘700; il Monumento ai caduti dell’artista Ierace; i ruderi degli antichi mulini; alcuni palazzi nobiliari del centro storico. In prossimità di Stefanaconi esistono anche dei resti dell’antica Motta San Demetrio. Vi è inoltre un percorso d’arte che include opere di artisti di fama internazionale giunti sul luogo qualche anno fa ospiti dell’Accademia Fidia, dell’Amministrazione comunale e della Pro loco.

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FESTE RELIGIOSE

La festa patronale di San Nicola si festeggia il 6 dicembre; il 2 luglio si celebra la ricorrenza in onore della Madonna delle Grazie. A luglio viene inoltre ricordata la Madonna del Carmine, mentre la festa dell’Assunta è il 15 agosto. Molto sentiti i riti pasquali, in particolare l’“Affruntata”, la rievocazione dell’incontro tra Gesù Risorto, sua Madre e San Giovanni che si tiene domenica di Pasqua.

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L’ingresso della villa comunale
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La villa comunale

PRINCIPALI EVENTI TRADIZIONALI

In estate a Stefanaconi vengono organizzati eventi ludici e culturali. Da segnalare: la sagra del pane casareccio che si tiene ad agosto, evento tradizionale gastronomico più rilevante.

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Sculture per le vie di Stefanaconi

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ALTRE INFORMAZIONI E CURIOSITà

IL FAMOSO PANE DI STEFANACONI (clicca qui)

Stefanaconi, secondo gli studi compiuti sul territorio provinciale, risulta essere il comune vibonese più ricco d’acqua.

In questo comune, durante l’anno si festeggia tre volte la Madonna, a dimostrazione di una devozione veramente sentita e radicata (la Madonna del Carmine, la Madonna delle Grazie e l’Assunta).

Nel periodo natalizio, solitamente, a Stefanaconi veniva realizzato un altissimo albero di Natale, proprio in cima ad una collina. Una curiosa iniziativa che rappresentava una sorta di primato, almeno per il territorio provinciale.

Di questi luoghi è originario Eugenio Scalfari, uno dei più grandi giornalisti italiani di sempre, fondatore de “La Repubblica”, quotidiano sul quale ancora oggi viene ospitata una sua seguitissima rubrica domenicale.

Si racconta che una volta, vicino ad una fontana, viveva la cosiddetta “Maga du cannaleju”, una donna altissima vestita di nero che di tanto in tanto spaventava i passanti. Ma è solo una delle tante “invenzioni” folkloristiche della tradizione popolare calabrese.

Tra i doni votivi, preparati in occasione delle feste patronali e offerti ai Santi, anche a Stefanaconi, come in altri centri vibonesi, vi sono i cosiddetti “papatuli”. A Stefanaconi però vengono realizzati col pane e prendono solitamente la forma di bambini, forse perché, essendo realizzati in occasione della festa patronale di San Nicola, si riferiscono ai bambini che la tradizione religiosa vuole salvati dal Santo.

Il monumento ai caduti di Stefanaconi è uguale a quello presente sul lungomare di Reggio Calabria. Entrambi sono opera dello stesso artista Ierace. Quello di Stefanaconi è leggermente più grande, ma identico nella forma.

Un ringraziamento alla Pro loco Motta San Demetrio per le informazioni che ci ha fornito.

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