Sant’Onofrio, il suo nome deriva da un anacoreta

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SANT’ONOFRIO, 3043 abitanti

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Ulivo sul quale sarebbe apparso il volto di Cristo

CENNI STORICI

Comune collinare, sorge a 360 metri s.l.m a pochissima distanza dal capoluogo di provincia. In prossimità di Sant’Onofrio sono stati scoperti indizi archeologici risalenti a periodi remoti, segno che questa zona, come molte altre del territorio vibonese, era anticamente abitata. Il nome deriva da un anacoreta basiliano, Onofrio appunto,  che visse nei dintorni e in questa zona fondò un monastero in onore del Santo del quale portava il nome. Attorno a questo luogo di preghiere e di contemplazione sorse il paese che, via via, si allargò. La costruzione del Convento probabilmente risale al X o XI secolo, ma non si hanno notizie certe al riguardo. Si ha testimonianza della sua esistenza grazie ad un documento che però fa riferimento all’anno 1457, periodo in cui la località veniva chiamata Sant’Onofrio di Chaos. Non si sa bene il perché dell’aggiunta Chaos (v. sezione Altre informazioni e curiosità). Anticamente fu casale di Filogaso e di Panaja, centri dei quali seguì le sorti nei secoli successivi. Ai primi dell’800 fu riconosciuto Comune autonomo. Il paese conserva un’economia basata sull’agricoltura anche se si è sviluppato parecchio negli ultimi decenni grazie alla presenza dello svincolo autostradale dell’A3 (Salerno-ReggioCalabria) che passa proprio a poca distanza dal centro abitato.

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Cappella nei pressi dell’ulivo del “miracolo”
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L’ulivo a distanza di anni dal “miracolo”

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DA VEDERE

La chiesa del Rosario; la chiesa di Santa Maria delle Grazie. Nel territorio comunale sono presenti dei ruderi di antichi mulini e delle aree picnic.  Il sito dove si pensa sia apparsa negli anni ’80 l’immagine di Cristo (v. sezione Altre informazioni e curiosità).

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Sant’Onofrio
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la chiesa di Santa Maria delle Grazie

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FESTE RELIGIOSE

La festa di Santa Croce (il 3 maggio e l’ultima domenica di settembre); la festa di San Giuseppe a marzo; la festa in onore di Sant’Onofrio è il 12 giugno. Nel periodo pasquale anche a S.Onofrio, come in tanti altri centri calabresi, si tiene la tradizionale “Affruntata”, l’incontro tra la Madonna ed il Cristo Risorto.

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Sant’Onofrio
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La statua di Sant’Onofrio

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PRINCIPALI EVENTI TRADIZIONALI

Ad agosto viene organizzata la sagra della salsiccia e dei fagioli; sempre ad agosto vi è la festa dell’emigrato e altre rassegne musicali e culturali.

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ALTRE INFORMAZIONI E CURIOSITà

Difficile dire perché un tempo accanto al nome di questa cittadina ci fosse la parola Chaos. Forse perché era un luogo impervio. Forse perché nella zona era presente un burrone. Insomma, sono state formulate tante ipotesi sulla questione, tutte in attesa di riscontri evidenti.

Negli anni ’80 del novecento, dopo una forte nevicata, nelle campagne di Sant’Onofrio si è staccato un grosso ramo da un ulivo centenario. Sul tronco, secondo alcuni, è apparsa l’immagine di Gesù. In quel sito è stata costruita anche una cappella, e la zona è diventata meta di pellegrinaggi.

Le informazioni su S.Onofrio sono state raccolte principalmente dal sito del Comune e, in parte, parlando con alcune persone del posto.

 

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