SAN CALOGERO, 4572 abitanti. Località e frazioni: Calimera, Piana delle Querce, Casalello e San Pietro
CENNI STORICI
Comune situato in prossimità del Monte Poro, ad un’altura di 250 metri circa s.l.m. San Calogero sembra sia stato popolato fin dal neolitico. Ma solo in epoca medievale si crearono corposi agglomerati. I suoi tre centri: San Calogero, Calimera e San Pietro presentano un diversa storia feudale. Si ritiene che il più antico dei tre sia Calimera. La fondazione del paese oggi sede municipale, risalirebbe al periodo medievale e il nome della città deriva, con ogni probabilità, da un insediamento di monaci basiliani dedicato proprio a San Calogero (Calogero inoltre in greco significa monaco). San Calogero fu in seguito possedimento di diverse famiglie, tra cui i Ruffo. Il terremoto di fine ‘700 provocò ingenti danni ed il centro abitato fu ricostruito in una posizione poco distante dal vecchio sito: presso delle località chiamate “Il giardino” e “le vigne”. Negli ultimi decenni San Calogero ha conosciuto un discreto sviluppo commerciale.
DA VEDERE
La chiesa dell’Immacolata, molto antica ma ricostruita dopo il terremoto del 1783; la chiesa del Sacro Cuore di Gesù del XIX secolo; la chiesa di Maria SS.ma delle Grazie a Casalello, edificata molto anticamente; i due Calvari: dell’Addolorata e del Sacro Cuore; i ruderi del Castello a Calimera (forse una delle residenze del Conte Ruggero il Normanno); la chiesa di San Nicola a Calimera; i ruderi di un antico monastero basiliano (considerato uno dei più importanti in Calabria); i vecchi mulini; il lavatoio di Calimera. Nonostante i vari terremoti, sia San Calogero che Calimera conservano un interessante centro storico corredato da antichi palazzi. Sul territorio vi sono, inoltre, delle interessanti grotte scavate nel tufo ed è stata attestata la presenza di un’antica necropoli.
FESTE RELIGIOSE
La festa dell’Immacolata è l’8 dicembre (festa patronale); la festa della Madonna delle Grazie (1-2 luglio); la festa di San Calogero o di Santa Paola la prima domenica di agosto (le ricorrenze si alternano: un anno si festeggia il Santo, un anno la Santa). Nel periodo pasquale a San Calogero, come in molti altri centri calabresi, si tiene l’“Affruntata”, la rievocazione dell’incontro tra il Cristo Risorto e sua Madre. A metà agosto , nella frazione Calimera, si celebra San Rocco.
PRINCIPALI EVENTI TRADIZIONALI
Durante l’anno, in particolare nel corso della stagione estiva, a San Calogero vengono organizzate interessanti manifestazioni. Tra queste vi è l’Estate Sancalogerese, rassegna che includeva, fino a pochi anni fa, la sagra di “pipi”( peperoni) e la “Festa del vino”, appuntamenti entrambi molto importanti. Ben organizzato anche il carnevale sancalogerese.
ALTRE INFORMAZIONI E CURIOSITà
Figura storica del luogo è il puparo Domenico Formica, molto simpatico, che ha sempre costruito il teatro dei burattini artigianalmente.
La parte più recente del centro abitato di San Calogero è stata ridisegnata nel ‘700 dopo il sisma. Appare quindi con una conformazione urbanistica abbastanza moderna.
Il nome della frazione Calimera viene dal greco e significa “buongiorno”.
È ambientata a Calimera la “Storia dei Rupe”, romanzo storico di Leonida Repaci che parla di una famiglia vissuta tra l’ottocento ed il novecento.
Le camicie rosse garibaldine passarono anche da San Pietro di San Calogero. Era il 27 agosto del 1860.
Un ringraziamento alla Pro loco per le informazioni forniteci
