MILETO, 7046 abitanti. Località e frazioni: Paravati, Comparni, Calabrò e San Giovanni
CENNI STORICI
Mileto si trova ad un’altura di 350 metri circa s.l.m. ed a poca distanza dall’altopiano del Poro. Nel periodo bizantino esisteva già un centro importante qui a Mileto e, nell’attuale territorio comunale, sono state ritrovate anche testimonianze di epoche precedenti (la fondazione di Mileto risalirebbe, secondo alcuni, al periodo greco da parte di milesi scacciati da Dario dall’Asia Minore). Nel medioevo Mileto raggiunse lo splendore grazie a Ruggero I d’Altavilla, il quale stabilì qui la capitale del suo regno per 72 anni (fino al 1130, anno in cui la sposterà a Palermo dopo aver allontanato gli arabi dalla Sicilia). Nel medesimo periodo Papa Gregorio VII la elevò a sede del Vescovado. Mileto decadde nei secoli successivi soprattutto a causa dei terremoti abbattutisi sulla Calabria, che l’hanno più volte martoriata. Dopo il sisma del 1783 è stata ricostruita a pochi km di distanza dal vecchio sito. Oggi è ancora sede vescovile e, negli ultimi decenni, ha conosciuto un graduale sviluppo socio-economico.
DA VEDERE
La cattedrale di San Nicola, costruita nel ventesimo secolo; i ruderi dell’Abbazia della Trinità e della Cattedrale (entrambi dell’XI secolo) che si trovano nel parco archeologico medievale; il Museo Statale che contiene tesori di inestimabile valore; l’Archivio Storico Diocesano, che custodisce una miriade di importanti opere. Tra gli edifici religiosi da visitare vanno annoverati anche: la chiesa dell’Addolorata a Paravati (del ‘700); la chiesa di Santa Maria degli Angeli a Paravati (molto recente); la chiesa della SSma Trinità dell’’800; la chiesa della Cattolica (fine ‘700); la chiesa parrocchiale della frazione San Giovanni; la chiesa parrocchiale della frazione Comparni e la chiesa situata nella frazione Calabrò.
FESTE RELIGIOSE
La festa di Sant’Antonio è la prima domenica di luglio, mentre San Nicola, il patrono, si celebra il 6 dicembre e San Fortunato l’ultima domenica di agosto; la Madonna degli Angeli si festeggia la prima domenica di agosto nella frazione Paravati. In quest’ultima frazione, paese dove è nata ed ha vissuto Natuzza (v. sezione Altre informazioni e curiosità), durante l’anno vengono organizzati una serie di eventi religiosi, tra cui la Festa della Mamma nel mese di maggio. Nella frazione San Giovanni si festeggia l’Assunta (il 15 agosto) e San Rocco (il 16 agosto). Nella frazione Calabrò la festa religiosa è in onore dell’Assunta ad agosto, mentre a Comparni, sempre ad agosto, si festeggia S.Rocco.
PRINCIPALI EVENTI TRADIZIONALI
Tante sono le manifestazioni che si tengono nel corso dell’anno a Mileto, in particolare durante la stagione estiva. Le iniziative più importanti sono: il carnevale melitese; i concerti di musica classica con pianisti di livello mondiale; la sagra paesana (a Comparni ad agosto); la sagra dei prodotti tipici (ad agosto a Paravati); la sagra dei prodotti tipici (a San Giovanni ad agosto); il Premio della Memoria nella frazione Paravati, riconoscimento attribuito a personalità del mondo della cultura e della scienza.
ALTRE INFORMAZIONI E CURIOSITà
Nella frazione Paravati è nata ed ha vissuto la mistica Natuzza Evolo, scomparsa nel 2009. Donna dolcissima e disponibile con tutti, ha ricevuto il dono delle stimmate e, con ogni probabilità, sarà presto Santa. Grazie a delle donazioni, nel medesimo paesino si sta costruendo un Santuario in onore alla Vergine fortemente voluto da Natuzza, con annessa casa di riposo, auditorium e casa per malati terminali. Nella cappella costruita nel medesimo sito riposano le spoglie mortali di Natuzza, oggi meta di continui pellegrinaggi.
Da diversi scavi archeologici è risultato che alcune chiese della vecchia Mileto sono state costruite nel medioevo con materiale proveniente dall’antico tempio di Proserpina della vicina Vibo.
Nel 1807 si scontrarono, proprio a Mileto, l’esercito napoletano e quello francese. Vinsero quest’ultimi, che conservarono il comando della regione per alcuni anni.
Nella frazioni Comparni vengono coltivati tanti genuini prodotti agricoli tra cui il pomodoro utilizzato per fare la salsa, molto rinomato in tutta la zona.
Sembra che Cicerone sia stato ospite di una villa proprio qui a Mileto e che abbia citato egli stesso, nei suoi scritti, questo episodio.
L’8 dicembre di ogni anno, in occasione della festa dell’Immacolata, i vigili del fuoco, tramite un’azione spettacolare, mettono una corona sulla testa della statua della Vergine, effigie posta su un altissimo pilastro al centro della piazza.
Fino agli anni ’70 Mileto era conosciuto anche come il “paese della carne”, appellativo datole in considerazione delle numerose macellerie che vi operavano.
La diocesi di Mileto fu la prima di rito latino nel meridione d’Italia.
In occasione della festa di San Fortunato partecipano ai festeggiamenti anche i membri della Polizia Provinciale, molto devoti al Santo.
Fino a qualche decennio fa Mileto era un rinomato centro artigianale per quel che riguarda la lavorazione della terracotta.
Il presidente della Pro loco ci ha raccontato che, pochi giorni prima dell’arrivo di Garibaldi in paese, un generale borbonico venne fucilato dai suoi stessi soldati perché accusato di tradimento.
Il giorno di San Nicola vi è l’usanza di bollire il granturco, mentre il giorno di San Antonio di distribuire il pane benedetto.
Un ringraziamento alla Pro loco, in particolare al Presidente Francesco Gangemi, per le informazioni e alcune foto forniteci.