DRAPIA, 2197 abitanti. Località e frazioni: Brattirò, Caria, Gasponi e Sant’Angelo
CENNI STORICI
Comune situato nell’immediato entroterra, a poca distanza dal Monte Poro e da Tropea, ad un’altura di 260 metri circa s.l.m. Le sue origini risalgono al periodo bizantino. Ma il suo nome è di incerta derivazione. Negli anni trenta, in Località Torre Galli sono state trovate innumerevoli testimonianze del periodo greco. Recenti scavi archeologici hanno inoltre scoperto reperti risalenti a circa 4 mila anni fa. Secondo la tradizione, Drapia è stata fondata all’epoca delle incursioni saracene dagli abitanti di Tropea che si rifugiarono in collina. I monaci basiliani si “insediarono” in diverse località del territorio, dove formarono almeno 4 monasteri. Drapia, nella storia degli ultimi secoli, legò le sue sorti alla vicinissima Tropea, della quale fu casale. Divenne Comune autonomo nel 1811. Negli ultimi anni ha tratto beneficio dal turismo grazie alla vicinanza delle spiagge di Tropea e Capo Vaticano.
DA VEDERE
Il centro storico di Drapia; la chiesa parrocchiale drapiese, che conserva delle testimonianze provenienti dall’antico monastero di San Sergio, distrutto dai terremoti, del quale oggi rimangono pochissimi resti. Molto bello il Castello Galluppi nella frazione Caria, dimora estiva dell’omonimo filosofo tropeano, antico casale “adornato” a castello ad inizio secolo. Nei boschi disseminati sul territorio esistono interessanti grotte eremitiche basiliane tra cui la Grotta di “Santu Liu” (San Leo), risalente a circa mille anni fa. Da vedere anche le cosiddette “Tombe saracene” vicino Caria, un cimitero basiliano medievale, e le tante fontane, dal considerevole significato storico, disseminate sul territorio comunale. Tra le chiese ricordiamo: la chiesetta dei Santi Cosma e Damiano nella frazione Brattirò, edificio costruito un secolo fa accanto ad un’antichissima cappella; la chiesa della Trasfigurazione a Caria, di recente costruzione; la chiesa della Madonna del Carmine a Caria (di inizio ‘900); il rudere della chiesa di Sant’Agostino e Santa Monica nelle campagne di Caria; la chiesetta semidistrutta di S.Agata nei pressi di Brattirò; la chiesa di San Michele Arcangelo (in località Sant’Angelo). Da pochi anni è inoltre possibile percorrere un bellissimo sentiero di trekking lungo la cosidetta “via dei mulini”.
FESTE RELIGIOSE
La festa patronale di San Pietro a Brattirò il 29 giugno; la festa patronale di Maria SS. del Carmelo a Carìa il 14-15-16-luglio; la festa della Trasfigurazione del Signore o festa del SS. Salvatore il 6 agosto a Carìa; la festa dei SS. Medici e Martiri Cosma e Damiano a Brattirò il 25-26-27 settembre; San Michele Arcangelo il primo sabato d’ottobre a Drapia; San Sergio Martire la prima domenica d’ottobre a Drapia; la Madonna del Rosario nella frazione Carìa la seconda domenica di ottobre; la Festa patronale di S.Acindino Martire a Gasponi il 3 novembre; la festa patronale di Maria SS. Immacolata l’8 dicembre a Drapia. Nella frazione Carìa, tra le ricorrenze religiose vanno inoltre ricordate: Maria SS Ausiliatrice il 24 Maggio; la Passione di Cristo la Domenica delle Palme; l’”Affruntata” Vivente (V sezione altre informazioni e curiosità) nella domenica di Pasqua, il Presepe Vivente il 26 dicembre.
PRINCIPALI EVENTI TRADIZIONALI
La sagra del vino (10 agosto a Brattirò); la sagra della “sujaca” (fagioli tipici della parte a sud del Poro) che si tiene a Caria il 6 agosto. A Gasponi solitamente viene organizzata ad agosto la sagra del dolce, mentre a Drapia la festa degli emigranti, sempre ad agosto. In estate da poco si organizza qualche altra manifestazione di rilievo tra cui la riproposizione del Premio Internazionale di Poesia “Tropea: Onde Mediterranee” in località Sant’Angelo.
ALTRE INFORMAZIONI E CURIOSITà
IL 25-26-27 Settembre di ogni anno nella frazione Brattirò si festeggiano i Santi Medici Cosma e Damiano con grande partecipazione di fedeli provenienti dall’intera provincia vibonese, e anche da quelle limitrofe. La Parrocchia di Brattirò custodisce un’autentica reliquia dei Santi che viene esposta durante i festeggiamenti. Per antichissima tradizione il ricordo del Martirio dei Fratelli Medici viene celebrato il 27 e non il 26 settembre, secondo il martirologio della Chiesa cattolica.
Nella frazione Carìa, in onore della patrona, la Madonna del Carmelo, si tengono tre processioni: l’ultima domenica di giugno, il 16 luglio e la seconda domenica d’agosto.
Tra i prodotti tipici della zona spicca la “sujaca” (fagioli) di Caria e il vino di Brattirò.
Durante la Settimana Santa nella frazione Caria viene realizzata “Affruntata” (riproposizione dell’incontro tra Gesù Risorto e Sua Madre). In molti centri vibonesi, durante la processione della “Affruntata”, le statue diGesù, della Madonna e di San Giovanni, vengono portate a spalla, mentre Caria è l’unico paese della provincia in cui la sacra rappresentazione prende vita in quanto i protagonisti sono uomini e donne che in essi si immedesimano, particolarità che conferisce emozione e originalità all’evento.
Brattirò è conosciuto in tutta la provincia per i suoi rinomati ristoranti. È, a detta di molti, “il paese dove si mangia bene”.
Drapia, pur contando solo 200 abitanti effettivi, è sede municipale. Ai tempi del riordino amministrativo e fino ad alcuni decenni fa, era infatti, tra le 4 frazioni, quella più ricca, e fu perciò riconosciuta come capoluogo.
Lungo la fiumara Ruffa cresce spontaneamente la Woodwardia Radicans, felce millenaria che qui, e in poche altre zone del mondo, trova il suo habitat naturale.