15/07/12. E’ in corso di svolgimento, a Caria, la festa in onore della Madonna del Carmelo, patrona del paese. L’omaggio alla Vergine da parte del popolo cariese praticamente è iniziato l’1 luglio quando la statua di Maria, effigie di pregevole fattura e molto bella, è stata portata a spalla dai fedeli, durante un’apposita processione, dalla chiesetta situata all’entrata del paese (lato Poro), dove viene custodita per quasi tutto l’anno, alla chiesa parrocchiale collocata in pieno centro storico. La ricorrenza, quindi, è “ripresa” in modo solenne ieri e si protrarrà fino a domani 16 luglio, per concludersi definitivamente la settimana dopo ferragosto quando la sacra raffigurazione verrà riportata, sempre a spalla durante una terza apposita processione, nell’edificio religioso dove rimane per 11 mesi l’anno.
Ricco sia il programma religioso che civile dell’edizione 2012 della ricorrenza, programma predisposto dal parroco don Antonio Gennaro e da un volenteroso e attivo comitato composto da 12 membri scelti ogni anno, a rotazione, tra i cittadini di Caria. Quest’anno il comitato festa comprende le seguenti persone, molte delle quali giovani tra i 20 ed i 30 anni, segno che la tradizione cariese si rinnova e si tramanda nel tempo: Giovanni Broso, Pino Rombolà, Pietro Pugliese, Agostino Costa, Franco Broso, Franco Grosso, Domenico Aiello, Giuseppe Pietropaolo, Daniele Naso, Mariagrazia Pugliese e Caterina Naso.
Il calendario religioso, oltre alla consueta Novena iniziata il 7 luglio, prevede la messa solenne domattina alle 11 (panegirico di don Nicola De Luca) e la processione per le vie del paese prevista per le 19, sempre di domani, con la statua portata a spalla accompagnata dal suono della banda di Limbadi.
Il programma civile ha registrato ieri pomeriggio i giochi della tradizione popolare e, a seguire, uno spettacolo coreografico “confezionato” dai ragazzi di Caria. Oggi i Giganti di San Costantino Calabro sfileranno in paese, mentre stasera gli Hantura, gruppo di musica popolare, si esibiranno in piazza Mazzitelli. La festa mondana proseguirà domani con l’asta pomeridiana delle offerte votive e col concerto di Povia alle 22 nella medesima piazza (dopo la performance del noto cantante vi sarà uno spettacolo pirotecnico).
Quali sono le origini culturali e religiose riconducibili a questo culto così importante per gli abitanti di Caria? Fondamentale, per rispondere esaustivamente a questa domanda, è quantomeno accennare alla figura di Giuseppe Pugliese, un umile contadino di Caria vissuto tra la fine del 1800 e l’inizio del ‘900. Pugliese, molto devoto alla Madonna del Carmelo, è stato colui che ha dato l’impulso all’organizzazione dei festeggiamenti in onore della Vergine. La tradizione, supportata da testimonianze, tramanda che lo stesso Pugliese, nel 1894, di ritorno dall’America dove si era recato con alcuni compaesani alla ricerca di lavoro, essendo l’imbarcazione sulla quale si trovava assieme ai suoi amici al centro di una tempesta e fortemente a rischio di naufragio nel centro dell’oceano, invocò la Vergine. La nave scampò al pericolo e con essa l’equipaggio che gridò al miracolo (il cosiddetto“miracolo della tempesta”, come viene chiamato a Caria). Una volta rientrato in paese, Pugliese diede seguitò all’episodio e mantenne la promessa che aveva fatto alla Madonna nel momento in cui la sua vita, e quella degli altri compagni di viaggio, era in pericolo, e cioè l’impegno di omaggiarla costruendole una cappella in paese e organizzando una festa in suo onore. Non fu semplice per Pugliese portare avanti la sua promessa, ma si adoperò, fin da subito con solerzia e amorevolezza, e riuscì, non senza difficoltà, nel suo intento. Costruì la cappella e, successivamente, con sforzi e fatica, si arrivò a costruire addirittura una chiesetta (appunto la chiesetta dedicata alla Madonna del Carmelo all’entrata del paese) che inglobò la cappella inizale. Da allora i cariesi hanno celebrato questa tradizione ininterrottamente e con immutata (anzi, crescente) devozione; ed oggi la festa estiva in onore della Vergine è per loro divenuta un’esigenza irrinunciabile che rappresenta l’essenza della loro appartenenza a questa comunità. Alla Madonna è dedicata inoltre la tradizionale fiera che si tiene ogni anno il 10 maggio, anche questa voluta dal Pugliese che intendeva in tal modo completare l’ omaggio alla sua Madonna. Queste informazioni, assieme a tante altre interessanti notizie sulle origini e lo sviluppo di questo culto pochi anni fa sono state raccolte da un giovane cariese, Francesco Pugliese, in un bellissimo libro intitolato “La Nostra Regina Maria SS del Carmelo”, edito dalla Meligrana Editore.
MarioVallone