Rebus sic stantibus

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15/05/12. Facendo un giro sulle pagine del social network facebook, si nota come impazzino le immagini delle coste calabresi, in particolare la costa degli dei, cliccate, postate e condivise per farle girare sul web da fan di tutte le età ed estimatori dei mille volti di una regione meravigliosa, la terra di calabria. Sicuramente una promozione turistica fai da te ma efficace che invita  a (ri)scoprire queste località che non hanno nulla da invidiare alle più gettonate mete esotiche. Anzi viene alla mente la fortuna di averle a pochi chilometri di distanza da casa, quindi diventa destinazione ideale per le gite domenicali fuori porta dove godersi il primo sole sulle bianche spiagge in riva ad un mare  cristallino. Finchè il sogno si infrange davanti all’amaro e deludente spettacolo di lidi sporchi di qualsiasi rifiuto solido, una realtà che stride rispetto a quelle belle e suggestive foto. Questa  l’esperienza poco gradevole vissuta da alcune famiglie dell’entroterra vibonese (e chissà da quante altre) che hanno segnalato le cattive condizioni in cui versano i litorali, in particolare di Vibo Marina località “Pennello” e della zona di Briatico, località “Goccia di Mare”. Sulla spiaggia insieme a canne e giunchi anche materiale inquinante non biodegradabile che l’uomo getta a mare e che il mare poi restituisce come un inquilino non gradito. Fin qui una visione che si ripete ogni anno purtroppo, finchè non arriva il tempo dei turisti stranieri o dal resto dello stivale, perché allora si mettono in moto ruspe e pale per rimettere in ordine, con buona pace del turismo interno poco o per nulla incentivato o considerato. Si passa oltre e ci si avvicina al mare, almeno quello pulito. O quasi perché all’improvviso arriva, come hanno denunciato alle forze dell’ordine  alcune persone presenti all’evento, una lunga striscia color giallastro che ha intorbidito  l’acqua. Fogna, è stato il verdetto. Lo sdegno e la reazione quindi di cittadini onesti di fronte all’ennesima offesa al patrimonio naturale che la provvidenza ha donato a questa terra, dimostra come siano sterili le giustificazioni degli  amministratori di sempre che  di fronte alle critiche rispondono con giustificazioni in stile “ burocratichese”. Quando una cosa si sporca va pulita sic et simpliciter. Che differenza ci può essere tra pulizia straordinaria e quella ordinaria se le strade e le spiagge sono sporche all’inverosimile tutto l’anno? O si parla di pulizia straordinaria solo perché è straordinaria la sporcizia da eliminare dai litorali, in questo caso ? e il mare ? questo non deve essere pulito e limpido sempre ? o le grandi manovre in corso per la depurazione fanno parte  anche questa di una “pulizia straordinaria”? rebus sic stantibus, comunque solo una è la risposta possibile : manca ancora la cultura del rispetto dell’ambiente 365 giorni l’anno moltiplicato all’infinito, in tutte le sue forme e a tutti i livelli, dal cittadino che butta la carta o la bottiglia di plastica fuori dal finestrino e poi quando gli operai tagliano l’erba ai bordi delle strade riemergono, all’operatore turistico che scarica in  mare, all’amministratore che interviene ad arginare i danni senza prevenirli. Ma in fondo sono solo riflessioni ……

 Servizio a cura di Rosamaria Gullì

LE DUE SPIAGGE (IN LOCALITA’ PENNELLO A VIBO MARINA E IN LOCALITA’ GOCCIA DI MARE A BRIATICO) COSì COME SI PRESENTAVANO NEI GIORNI SCORSI:

 

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