Se v’è per l’umanità una speranza di salvezza e di aiuto, questo aiuto non potrà venire che dal bambino, perché in lui si costruisce l’uomo (Maria Montessori).
“Il tempo dell’incanto” è un diario poetico, dal Natale 1969 fino a luglio del 2022, che Andrea Runco dedica ai suoi adorati nipoti e a tutti i bambini.
I suoi versi, limpidi e armoniosi, ricreando immagini idilliache, rievocano un tempo, quello dell’infanzia, fatto di stupore e di meraviglia verso il mondo, una capacità che gli adulti hanno perso, insieme alla fervida immaginazione che permette ai più piccoli di scorgere orizzonti infiniti.
La sua vena poetica, traendo linfa dall’incanto dell’infanzia, un mondo che crescendo appare perduto per sempre, diventa così l’occasione per recuperare la gioia e l’afflato leggero della fanciullezza e insieme momento educativo e di condivisione con i più piccoli, dei valori genuini e nobili a cui consacrare la propria esistenza, per educare gli uomini delle future generazioni, nella speranza di un mondo migliore.
La Poesia, come l’Arte, per la sua natura intrinseca di nobile espressione del linguaggio dei sentimenti e delle emozioni diventa in tal modo terreno fertile, di grande valore educativo, per i più giovani, paragonati non a vasi da riempire ma a “fiaccole da accendere”.
Avere cura dei bambini significa tenere accesa la Speranza che la luce prevalga sull’oscurità degli orrori del mondo, significa continuare a sognare che il mondo possa diventare un posto migliore, dove è possibile vivere sognando un orizzonte senza confini, dove trionfino l’Amore e la Solidarietà, illuminato dalla gioia e dalla fantasia, un mondo per i bambini salvato dai bambini.
I bambini non sono le persone di domani, ma sono le persone di oggi. Hanno il diritto di essere presi sul serio e di essere trattati con tenerezza e rispetto. Dovrebbe essere loro permesso di crescere e diventare chiunque fossero destinati a essere. “La persona sconosciuta” dentro di loro è la nostra speranza per il futuro (Janusz Korczak).
Daniela Lo Presti