Se la pandemia da covid 19 ha fermato la macchina organizzativa che da qualche anno si impegnava alla realizzazione della passione di Cristo, quest’anno invece la comunità di San Costantino Calabro si prepara a rivivere le ultime ore che portarono alla crocifissione di Cristo.
È infatti da qualche mese che ormai la preparazione verso la Pasqua è iniziata nella piccola cittadina, dove l’organizzazione guidata dal regista Giovanni Tomeo è riuscita a coinvolgere la quasi totalità della popolazione: bambini, giovani e adulti; tutti a dare il proprio contributo per la migliore riuscita della manifestazione.
“È innanzitutto e soprattutto un momento di preghiera che ci accompagna nella settimana santa – ha dichiarato il regista Giovanni Tomeo – stiamo cercando di curare tutto nei minimi dettagli per poter offrire a chi vorrà partecipare un momento suggestivo e di riflessione. Voglio ringraziare fin da subito tutti gli attori e tutte le persone che stanno collaborando; nonostante l’attività lavorativa che impegna ciascuno di noi, tutti stanno offrendo la massima disponibilità e partecipazione.”
Una rappresentazione che interesserà oltre 100 figuranti e andrà a coinvolgere tutti gli scorci di San Costantino Calabro attraverso la realizzazione di 9 scene, dall’ultima cena, l’arresto di Gesù, il processo presso il sinedrio, passando per Pilato per arrivare infine presso la “Villa Lico” dove verrà realizzata la crocifissione di Cristo.
Importanti contributi verrano dati dalla Parrocchia San Costantino ,diretta dal parroco don Oreste Borelli, e dall’amministrazione comunale che, guidata dal sindaco Nicola Derito e dall’assessore sport e spettacolo Stefano Palmiro Scarcia, patrocinerà l’evento.
Ancora una volta la comunità di San Costantino Calabro si conferma per essere un laboratorio culturale, un forte centro di interessi dove la fede cristiana ricopre un ruolo principale e fondamentale.