Prima festa liturgica del Beato don Francesco Mottola – Tropea

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Questo mese di giugno è particolarmente importante per la città di Tropea, uno dei suoi figli migliori sarà festeggiato per la prima volta dalla Chiesa, il Beato don Francesco Mottola, il 30 giugno prossimo, con la prima “Festa Liturgica”, cosi come stabilito dalla lettera apostolica di Papa Francesco, letta nel corso del rito di Beatificazione lo scorso 10 ottobre.

La famiglia Oblata, pertanto, si sta preparando a questo eccezionale evento con momenti di preghiera a cui tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.

A cominciare dal 20 giugno e fino a giorno 27, presso la Concattedrale di Tropea, ci sarà un ottavario di preghiera, alle ore 18,30, con il rosario meditato, le preghiere e i canti al Beato composte da don Felice Palamara. Seguirà alle ore 19,00 la celebrazione eucaristica officiata, a turno, da don Francesco Sicari, fratello maggiore dei sacerdoti oblati, dal rettore del Seminario San Pio X di Catanzaro don Mario Spinocchio, da don Ignazio Toraldo parroco della Cattedrale e dai cinque vicari zonali di Tropea, Mileto, Soriano, Vibo Valentia e Pizzo.

Inoltre, vi saranno pellegrinaggi da parte dei fedeli che giungeranno dalle varie zone della diocesi.

Giorno 24, in occasione della solennità del Sacro Cuore, alla funzione liturgica presieduta da don Ignazio Toraldo, saranno presenti i diversamente abili insieme alle associazioni che si prendono cura di loro.

Il 28 giugno vi saranno i primi Vespri per la solennità di San Pietro e Paolo, al santuario di Santa Maria dell’Isola, e alle 20,30, avrà inizio la prima Marcia Mottoliana allo slogan “Dal mare al cielo con don Francesco Mottola”.

Il 29 giugno, giorno dei santi Pietro e Paolo, ma anche anniversario del pio transito del Beato, presso la casa madre di via Abate Sergio, la Fondazione don Francesco Mottola, alle ore 9,00, darà l’avvio ad un convegno con il tema “Dalla parte degli ultimi: la scelta del Beato Francesco Mottola”. Alle ore 18,00, poi, ancora la Fondazione consegnerà il Premio don Mottola giunto alla 31 esima edizione.

Il 30 giugno, sarà il giorno speciale con la prima festa liturgica per il Beato.

Così, presso la concattedrale, alle ore 19.00, la solenne celebrazione eucaristica sarà presieduta dal vescovo della diocesi di Mileto- Nicotera -Tropea, Mons. Attilio Nostro con la partecipazione dei sacerdoti della diocesi e la presenza delle autorità civili e militari del territorio e sarà accompagnata dai canti del coro polifonico don Giosuè Macrì.

A tale proposito, il fratello maggiore don Sicari ha scritto una lettera con la quale si rivolge ai cittadini invitandoli a prendere parte a questi momenti speciali, per onorare il beato don Mottola.

La Lettera inviata ai cittadini dal Fratello maggiore degli Oblati don Francesco Sicari.

 

Oblati del Sacro Cuore

Casa della Carità

Via Abate Sergio – Tropea

 

Verso la prima festa liturgica del Beato Francesco Mottola (30 giugno 2022)

Carissimi,

il prossimo 30 giugno celebreremo per la prima volta la festa liturgica del Beato Francesco Mottola. Dopo la grande gioia della beatificazione, anche questa sarà sicuramente un momento di grande grazia non solo per noi oblati, ma anche per i cittadini della città di Tropea, la “Sua città” che gli ha dato i natali, che lo ha generato alla fede e che è stato il campo d’azione del suo Sacerdozio, speso senza sosta tra l’altare e la strada, tra la contemplazione orante del volto e del Cuore di Dio e il farsi prossimo degli ultimi e più sofferenti del suo tempo.

Con noi ci saranno i fedeli laici delle parrocchie della nostra diocesi, accompagnati dai tanti sacerdoti che guardano a Don Mottola come modello di santità sacerdotale e dal Vescovo Attilio che, con l’intercessione del nostro Beato ha iniziato il suo ministero episcopale in questa chiesa locale lo scorso mese di ottobre, appena una settimana prima della beatificazione.

Ci saranno anche tanti fratelli e sorelle provenienti da altre città e paesi della Calabria, questa regione che don Mottola ha fortemente amato e per la quale ha sognato una rivolta ideale: “vorrei alzare nella mia Calabria la bandiera di una rivolta ideale: la rivoluzione cristiana”.  (Diario 23 marzo 1938)

La prima memoria liturgica del Beato Francesco sarà pertanto un’occasione di unità e comunione per ringraziare del dono che don Mottola è per tutta la nostra Chiesa diocesana e per la Calabria intera.

La sua memoria e il ricordo rinnovato del suo percorso di vita penso che ci debbano scuotere da quel torpore spirituale che si chiama accidia e che è un grande nemico della vita spirituale e della vita cristiana, perché come dice Papa Francesco “così facendo si rischia di precipitare, scivolare nella tristezza, che toglie il gusto di vivere e la voglia di fare. L’accidia è uno spirito negativo, cattivo che inchioda l’anima nel torpore, rubandole la gioia”.

Don Mottola ci viene in aiuto con la sua vita di contemplativo nella strada, perché da un lato ci ricorda il segreto di una vita sapiente e significativa che è la preghiera. Afferma ancora a tal proposito il Papa: “È la preghiera che tiene accesa la lampada del cuore. Specialmente quando sentiamo che l’entusiasmo si raffredda, la preghiera lo riaccende, perché ci riporta a Dio, al centro delle cose. La preghiera risveglia l’anima dal sonno e la focalizza su quello che conta, sul fine dell’esistenza”.  Dall’altro lato don Mottola con il suo apostolato attivo e coinvolgente, ci ricorda l’altra faccia di una vita caratterizzata dall’accidia: quella di vivere da “uomini e cristiani addormentati, senza slancio, senza ardore, senza entusiasmo, senza passione”. Il mondo e la chiesa non sanno cosa farsene di uomini e cristiani spenti, di preti e consacrati senza ardore.

Don Mottola appartiene a coloro che non hanno guardato il mondo dall’alto di un balcone, ma che hanno sentito il bisogno di scendere per strada e sporcarsi le mani, per costruire una realtà nuova e vitale. Il Beato fu un uomo di grande fede, speranza e carità, fu il “mistico dell’azione” ed ebbe nelle sue intuizioni la tenacia dei santi e dei grandi “sognatori” di Dio. La sua vita è stata un’avventura meravigliosa che non lascia indifferenti, ma scuote le coscienze spesso annacquate e liquide del tempo post-moderno. Egli ci ripete ancora una volta che è necessario essere sognatori di Dio e con Dio e quindi rivoluzionari dell’amore, rivoluzionari che amano gli sconvolgimenti di Cristo e dei Santi.

In questa società, basata sulla comunicazione virtuale e spesso dipendente come non mai dai social e dai like, non dobbiamo avere timore di proporre e affermare che i santi sono forse i veri influencer della Chiesa. Certo, non promuovono un brand o un prodotto, ma promuovono Cristo e il suo Vangelo. Eppure indossando l’abito della fede, della speranza e della carità, stanno attenti a curare l’estetica dell’anima fino a distinguersi in mezzo agli altri e a diventare così attraenti da “influenzare” chi ha sete di Dio e vuole farne esperienza concreta.

Ai nostri ragazzi e giovani il Beato don Mottola, pur essendo vissuto in un contesto storico lontano dal tempo presente, si offre come amico e compagno di strada, come un santo influencer che parla al loro cuore per accompagnarli nel percorso della vita, che è la scoperta della perla preziosa.

Mi piace pensare ancora al nostro Beato come ad un uomo che non fu mai vittima della tentazione di estraniarsi dal mondo e di chiudersi nella cella del suo mondo: i suoi non erano sogni astratti e di chi vive estraniato dalla realtà, ma esprimevano il grande desiderio di dare un senso a ciò che viveva. Il dono di Cristo agli altri era per lui una inquietudine grande e intensa. Sentiva forte un tormento: quello di testimoniare Cristo allo scoperto.  Il dono di Cristo agli altri era per lui una inquietudine grande e intensa. Chiediamo che questa santa inquietudine e questo forte tormento si instilli sempre nel nostro cuore.

Ci aspetteranno giorni intensi di incontri e di preghiera, nella memoria del nostro Beato. Giorni che vedranno tantissime persone visitare la nostra città e i luoghi del Beato.

Il programma che è stato preparato è molto bello e significativo: dal 20 al 27 giugno, ci si ritroverà tutti insieme nella Concattedrale di Tropea,  per invocare il  Beato con una novena di preghiera composta da don Felice Palamara e  la celebrazione eucaristica che verrà animata da diversi sacerdoti e dalle vicarie della nostra diocesi;  il 28 giugno, in serata, vivremo il  momento bello ed entusiasmante della “I° marcia mottoliana” che dal celebre Santuario di Santa Maria dell’Isola si snoderà per le chiese della città, attraverso un itinerario di riflessione e preghiere sulle orme del Beato e che si concluderà poi nella Concattedrale, dove riposano le sue spoglie mortali. Il 29 giugno sarà dedicato al Convegno di studi, organizzato dalla fondazione don Mottola e alla celebrazione dell’annuale premio dedicato al Beato.

Infine il 30 giugno, così come stabilito nel decreto pontificio della Beatificazione, si celebrerà la prima festa liturgica del Beato con una solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo Attilio Nostro, alla presenza del clero diocesano e delle autorità civili e militari del territorio. Ad animare la santa messa, sarà il coro polifonico e l’orchestra guidata dal maestro Enzo Laganà.

A tutti l’augurio che la testimonianza di santità del Beato Francesco Mottola dia luce, forza e vigore al nostro impegno di cristiani, chiamati a costruire ogni giorno il Regno di Dio nella storia degli uomini e in questa nostra bellissima terra di Calabria.

  don Francesco Sicari

(fratello maggiore Sacerdoti Oblati)

 

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