“Da Porcelli solo bugie e falsità”

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L’ex sindaco Antonio Vita e l’ex vicesindaco Pino Rombolà

Giorni fa il sindaco di Drapia, Alessandro Porcelli, ha diramato un comunicato stampa riferito al primo anno di amministrazione (vai al post).

Molti i punti toccati dal primo cittadino e parecchi attacchi, sia alla minoranza odierna, sia alla precedente amministrazione targata Antonio Vita.

Ragion per cui, quest’ultimo ed il leader dell’attuale opposizione ex vicesidaco Pino Rombolà, essendo stati chiamati esplicitamente in causa, hanno convocato una conferenza stampa.

All’incontro hanno preso parte anche altri esponenti, sia della precedente amministrazione, sia della lista sconfitta alle elezioni del 2019: Doretta Rombolà, Mimmo D’Agostino e Antonio Rizzo.

Premetto, come dato oggettivo ed incontrovertibile, che Antonio Vita, dopo il primo anno di amministrazione, preferì incontrare i giornalisti e accettare domande anziché mandare un comunicato.

L’incontro con la stampa è durato un’ora e mezza, lasso di tempo durante il quale sono stati affrontati una miriade di argomenti e sono intervenuti tutti i presenti.

Parecchio alterato Antonio Vita, una persona notoriamente calma, posata e pacata.

Circa la questione “ponte di Drapia”, stando al racconto di Vita e Rombolà, la realtà dei fatti appare diametralmente opposta a quella millantata da Porcelli.

“Lo smottamento nei presi del ponte – ha spiegato l’ex sindaco Vita – si è verificato il 4 novembre 2018. In soli tre giorni, tra mille problemi e con l’aiuto di altri enti, siamo riusciti ad aprire strada temporanea. Da allora abbiamo avuto una serie di incontri, consigli comunali aperti e riunioni con istituzioni e cittadini e i lavori dovevano iniziare nel periodo delle elezioni e sono stati rimandati proprio per appuntamento elettorale durante il quale non si poteva chiudere la strada”. Porcelli, sempre a detta di Vita e degli altri presenti alla conferenza, ha riportato delle falsità, ascrivendosi dei meriti che non ha. Il finanziamento di 500mila euro è stato predisposto ben prima del suo insediamento ed il merito è soprattutto del presidente della Provincia Solano. “Lui su strada Drapia – ha aggiunto Vita – ha fatto poco o niente. Ingeneroso da parte del sindaco anche non aver citato il comitato di cittadini che tanto si è battuto per il ponte”.

A Vita ed a Rombolà che, lo ricordiamo, sono stati sindaco e vicesindaco dal 2014 al 2019, non sono andate giù neppure le accuse del primo cittadino di aver accumulato “debiti eccessivi” e “non aver pagato diverse mensilità relative alla raccolta dei rifiuti”. Secondo Mimmo D’Agostino, anche lui presente all’incontro, si tratta di fandonie. Mancanza liquidità – secondo quanto riferito dal noto commercialista membro dell’amministrazione Vita – esistevano da anni proprio a causa principalmente dei mutui contratti da Porcelli dal 2009 al 2014 per realizzare opere che – tra l’altro – sono state, oltre che molto onerose, poco utili. Circa presunti mancati pagamenti, ha spiegato lo stesso D’Agostino assieme a Pino Rombolà ex assessore all’Ambiente, si è trattato di un semplice, lieve, ritardo dovuto ad assenza dipendente per cause gravi. “Noi – ha specificato Vita- al contrario di Porcelli, abbiamo contratto un solo mutuo per l’efficientamento dell’illuminazione che  – al contrario di molte sue opere dispendiose e inutili – permetteva un risparmio cospicuo negli anni e del quale ora è sparito l’appalto”( argomento sparito nel comunicato porcelliano).

Pino Rombolà, intervenuto più volte durante il dibattito con i giornalisti, ha tenuto a precisare che il progetto citato e millantato da Porcelli nel comunicato, progetto che riguarda un edificio abbandonato di Drapia è solo un incarico per l’efficientamento energetico di una struttura cadente: un qualcosa che ha poco senso e che avrà scarse possibilità di essere finanziata (l’incarico però sarà finanziato).

Parlando della Variante di Caria, in risposta al sindaco Porcelli il quale affermava, scrivendolo in neretto e sottolineato, che per cinque anni era caduta nel dimenticatoio, sia Vita che Rombolà, come pure Antonio Rizzo, si sono alterati e hanno ribadito che di incontri, solleciti, lettere, segnalazioni e – addirittura – denunce ce ne sono parecchie. E che la questione era stata sbloccata poco prima del termine del mandato Vita per merito soprattutto del nuovo presidente della Provincia. Anche qui, sempre a loro detta, il sindaco si è preso meriti che non ha assolutamente, raccontando falsità.

Non sono andate giù ai presenti neppure le accuse del primo cittadino sull’ambiente e decoro urbano. Secondo quanto raccontato ai giornalisti, al momento si sta vedendo in giro qualche operaio del Consorzio di Bonifica, operai che, nei precedenti 5 anni dell’amministrazione Porcelli, erano spesso presenti a Drapia, poi sono quasi spariti e ora – guarda caso – si rivedono (ndr Porcelli lavora proprio al Consorzio).

In particolare, sull’argomento l’ex vicesindaco Pino Rombolà, il quale aveva delega all’ambiente, ha rigettato al mittente gli attacchi riferiti all’aver lasciato il territorio abbandonato e ha ricordato le sue iniziative. Su tutti: la divisione dell’appalto della differenziata dallo spazzamento – che aveva dato ottimi frutti – , la costante cura degli spazi verdi e la soluzione del problema discarica a Torre Galli – dove si è intervenuto con la Provincia chiudendo la strada – e in altri punti del Comune.

Vita e Rombolà hanno inoltre ricordato che giornate ecologiche con amministratori intenti a pulire erano state organizzate anche in passato, senza fare clamori, e nei 5 anni gestiti da loro non vi erano stati mai problemi con la raccolta dei rifiuti. Problemi che da un anno a questa parte si ripetono, sicuramente per criticità regionali, ma anche per inefficienze dell’aministrazione che – per alcune tipologie di rifiuti – potrebbe, ad esempio, prevedere forme di stoccaggio temporaneo ed essere comunque più tempestiva nelle comunicazioni ai cittadini invitandoli a non mettere fuori dalla porta i sacchetti.

A proposito di comunicazione, si è passati a fare un bilancio del tanto millantato NIC, il nuovo sistema di comunicazione di cui va fiero il primo cittadino. Personalmente, opinione mia che opero da anni e anni nel settore, lo reputo lacunoso e inefficiente e ritengo inaccettabile il fatto che ad alcuni cittadini critici non venga dato ascolto. La comunicazione funzionava meglio prima quando veniva gestita senza NIC, uno strumento perlopiù autocelebrativo che orna esclusivamente le azioni ordinarie curando la grafica, ma che è poco penetrante, poco concreto, poco partecipato, che potrebbe essere molto utile ma viene gestito male, senza professionalità e, soprattutto, non considera l’ausilio di altri mezzi (manifesti nelle piazze come si faceva prima e comunicati a portali con molto ma molto più seguito della pagina ufficiale del Comune).

Dopo aver affrontato il dibattito sulla comunicazione, sono state lette e rilette le affermazioni del sindaco sul tema randagismo, argomento tanto caro ad alcuni strettissimi sostenitori del sindaco; frasi ritenute fumose: problema sul quale – praticamente – non è stato fatto nulla di concreto tra il silenzio delle associazioni che criticavano i provvedimenti di Vita sul tema, atti da quest’ultimo ritenuti positivi per dare serie e concrete risposte sulla problematica.

Si è quindi passati a parlare di edilizia scolastica. E qui, sia Vita che Rombolà, si sono ulteriormente alterati, etichettando le affermazioni di Porcelli come autentiche bugie e falsità. Il sindaco, infatti, ha affermato di aver ottenuto dei finanziamenti che però sono stati concessi il 20 maggio 2019: una settimana prima che lui divenisse primo cittadino. “Su questo tema l’unico merito del sindaco è di aver dato un cospicuo incarico a qualche amico” hanno ripetuto i presenti. Su lavori scuola Sant’Angelo vi sono inoltre evidenti ritardi e, sembra, ci possano essere difficoltà per collaudo.

Critiche severe al sindaco sono giunte anche per quanto riguarda la tassa di soggiorno. Minoranza aveva proposto di rimandarla a causa dell’emergenza coronavirus. Vita  su questo tema ha tenuto inoltre a dire che nella fase di concertazione e elaborazione del regolamento  le attività turistiche locali non sono state coinvolte e ora sono state letteralmente abbandonate in fase di attuazione.

Circa la problematica acqua sia Vita che Rombolà hanno rispedito le accuse al mittente. Porcelli li aveva attaccati dicendo – in particolare – che non si erano interessati a manutenzione del sito di Riaci. Loro hanno risposto elencando lavori fatti in quel luogo e lavori risolutivi fatti anche in altri punti della rete. In 5 anni, hanno spiegato orgogliosamente, l’acqua non è mai mancata e non ci sono stati pseudo sabotaggi e/o manomissioni. Merito in buona parte del fontaniere andato in pensione ma anche dei continui e responsabili controlli che facevano loro stessi di persona. I presenti hanno inoltre sottolineato il fatto che la tassa sull’acqua non è stata ancora – come si suol dire – “mandata” e che magari, prima di parlare, in generale, di mancanza di liquidità, sarebbe opportuno provvedere a incasso quota relativa al prezioso liquido.

“Meriti non suoi sono anche quelli relativi ai 50 mila euro distanziati dall’allora ministro Salvini a tutti i comuni” ha commentato Vita. Fondi sui quali quest’ultimo aveva previsto e progettato impiego per risolvere varie criticità per quanto concerne la viabilità (ad esempio dorsi in zone a rischio incidenti) ma lavori ancora non si sono visti nonostante siano stati appaltati da Vita più di un anno fa.

Forse questi ritardi e queste continue accuse di mancanza di liquidità – ha spiegato Mimmo D’Agostino – sono una sorta di strategia per camuffare inefficienza e difficoltà. Ripetono – sempre a detta di D’Agostino – che non ci sono soldi ma quando vogliono, soprattutto per incarichi, li trovano e poi fanno passare del tempo per riprendere lavori avviati e quasi conclusi da Vita dopo mesi o anni per farli sembrare interventi ascrivibili a loro.

Insomma, sono stati davvero tanti i punti affrontati durante la conferenza stampa.

“Peccato che il sindaco – hanno concluso i presenti – nel suo lungo monologo si sia dimenticato di inserire nell’elenco il Piano Strutturale, praticamente pronto, che doveva solo essere portato in consiglio”.

Un tema, questo, assai importante, sparito dai radar dell’amministrazione come pure – sempre da quanto riferito durante la conferenza – è da ritenersi sparito l’iter per i fondi destinati al castello Galluppi per farlo diventare un museo e gli interventi per il campo da tennis di Brattirò.

E non si ha notizia neppure di una citazione della minoranza nei lunghi ringraziamenti del lungo post porcelliano, come pure di un gentile cenno ai mezzi di comunicazione locali senza il cui incessante e sistematico lavoro e senza la cui disponibilità, specie in periodi di emergenza come quelli che stiamo vivendo, una sillaba del primo cittadino rimarrebbe nel ristrettissimo spazio dei suoi (im)potenti mezzi di comunicazione.

MarioVallone

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One Reply to ““Da Porcelli solo bugie e falsità””

  1. L’amministrazione Vita é stata un modello di efficienza per i servizi primi ed essenziali e soprattutto aperta ai cittadini
    L’efficienza dell’attuale amministrazione è facilmente misurabile
    Basta fare una passeggiata ed avere occhi per guardare
    Un’amministrazione silente dove il silenzio non é foriero di buone novelle per i cittadini

    Mimmo farfaglia

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