Da Nico e Lilly: eccellenza Tropea-Capo Vaticano

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Oggi vi parlo di una delle eccellenze del circondario di Tropea-CapoVaticano: il ristorante Da Nico e Lilly.

Il locale si trova a Tropea, in Via Orazio Toraldo. Percorrendo la ben nota Via Libertà venendo da Santa Domenica, basta prendere una delle tante traverse verso sinistra e ci si ritrova di fronte al locale.

Se desiderate contattare i gestori: 3930037114; ristorantedanicoelilly@gmail.com; www.ristorantedanicoelilly.com.

Nicola Rombolà e Lidia Marturano, anzi: Nico e Lilly… due chef con tanta esperienza alle spalle. Nessuna improvvisazione, anni di duro lavoro e applicazione. Per mangiare di qualità, per un trattamento di livello senza pagare cifre spropositate, nel circondario di Tropea- Capo Vaticano siete tra i primi. Parlateci un po’ di voi: dove vi siete formati, da dove è venuta fuori la passione per la cucina…

Le nostre storie professionali sono molto diverse.

Io (Nicola) fin da piccolo dimostravo grande interesse verso la natura vivendo in campagna e, di conseguenza, verso il cibo che essa ci offre. Da qui la curiosità diventa passione e, a 13 anni, quando i compagni dovevano scegliere il loro futuro io già sapevo: da grande farò lo chef.

Quindi mi sono iscritto alla  scuola alberghiera di Tropea.

Dopo varie esperienze in Italia e all’estero ho iniziato a frequentare i corsi di CAST ALIMENTI, la prestigiosa scuola di cucina e pasticceria di IGINIO MASSARI, grande maestro, ritenuto uno dei migliori pasticceri del mondo.

Per Lilly è stata una passione sbocciata tardi, dopo l’incontro con Nico.

Lei ha frequentato il liceo classico e studiato Giurisprudenza alla Sapienza. Poi – appunto – l’incontro con Nico in un albergo a Capo Vaticano le  ha cambiato il futuro, facendola innamorare della cucina e, di conseguenza, ha abbandonato gli studi classici per tuffarsi nella carriera di cuoca.

Su cosa si basa la vostra cucina?

La nostra cucina si basa sulla valorizzazione dei prodotti del territorio, principalmente il pesce, con ricette tradizionali rivisitate con nuove tecniche di cottura, tipo la bassa temperatura, uniti a mezzi antichi come le pentole terracotta per offrire ai nostri ospiti un’esperienza nuova, unica e difficilmente replicabile da altri ristoranti.

Veniamo ai primi…

Uno dei primi che amo particolarmente preparare sono i ravioli tartufo gambero rosso e zafferano. Questo perché è un piatto che racchiude tre prodotti molto pregiati e lussuosi della nostra terra.  Sia  i turisti che la gente del posto penso neppure sappiano della loro esistenza; parlo del gambero rosso pescato a Briatico, del tartufo del Pollino e dello zafferano, tutto rigorosamente 100% Made in Calabria.

Trattate “roba” di qualità. Il pesce, ad esempio…

Il pesce che entra nel nostro laboratorio è 100% fresco e di altissima qualità oltre che di stagione, infatti rispettiamo sempre i cicli della natura per avere prodotti freschi ma soprattutto genuini. A questo si uniscono chicche, come le ostriche francesi e i frutti di mare pugliesi: tra i più pregiati del mondo.

E della carne che ci dite?

La carne, anche se con minor vigore rispetto al pesce, fa parte anch’essa dei nostri menù. Offriamo affettati di alta qualità “ricavati” dal maialino nero calabrese, poi la straordinaria ‘nduja e alcuni tagli di manzo podolico abbinato a funghi porcini e tartufo del Pollino.

I dolci sono preparati da voi?

Si, anche i dolci nascono dal nostro laboratorio e cambiano a seconda delle stagioni. Come must proponiamo la mousse di ricotta del Poro con pistacchio e una salsa all’Amaro del Capo, grande orgoglio calabrese nel mondo.

So che ci tenete molto alla cantina…

La cantina è il mio grande orgoglio e la mia passione.

Seleziono e vado sempre alla ricerca di nuove etichette; oggi siamo a più di 100 con grandi nomi nazionali e internazionali, ma la più grande sfida e soddisfazione è quella di scovare e proporre etichette sconosciute al grande pubblico, fatte da piccoli artigiani del vino prevalentemente calabresi che con passione e orgoglio stanno emergendo in un mercato che fino a pochi anni fa era dominato da altre regioni. Oggi il vino calabrese è sinonimo di qualità…

Il pane addirittura, è preparato da voi… ogni dettaglio va curato…

Ho sempre sostenuto che la differenza tra un buon ristorante e un ristorante qualunque la facciano i dettagli. Per noi un dettaglio non trascurabile è la panificazione: offriamo ai nostri ospiti un pane lievitato in maniera naturale con lievito madre, impastato con farina di tipo 1 macinata a pietra. Arricchiamo la proposta con panini aromatizzati alla cipolla rossa di Tropea, olive e rosmarino e croccanti  e grissini stirati a mano.

Veniamo al personale. Lo selezionate con molta attenzione…

La prima cosa che guardo quando scelgo i miei collaboratori è la passione. Cucinare o servire è un’arte che deve essere sempre seguita da un sentimento di amore per un lavoro duro e sacrificate, ma che dà grandi soddisfazioni.

Negli ultimi tempi Da Nico e Lilly si può mangiare anche la cosiddetta “Pinsa Romana”. Spiegateci, brevemente, perché è diversa dalla pizza e che particolarità ha la vostra.

La Pinsa è un lievitato straordinario e, soprattutto,  leggero, anch’esso fatto lievitare con lievito madre.  Viene impastato con farina di frumento, riso e soia che offrono  una croccantezza e fragranza che una pizza tradizionale non riesce a dare.

Questa croccantezza ci permette di strutturare una pizza golosa, ma leggera che esalta gli ingredienti che vengono adagiati sopra ancora crudi: gambero rosso, pesce spada, polpo, tonno fresco. Naturalmente offriamo anche versioni di terra con salumi e formaggi pregiati oltre alle versioni tradizionali per accontentare tutti i gusti ed i palati.

Progetti per l’estate? Cosa proporrete di nuovo?

Per l’estate abbiamo già preparato un nuovo menù con piatti inediti affiancati ai pilastri che ci hanno resi famosi. Ci tengo a pubblicizzare il “polpo alla pignata”, rigorosamente locale, cotto a bassa temperatura in una pignata di terra cotta nella sua stessa acqua senza aggiunta di sale con solo aromi del territorio.

E per il futuro?

Per il futuro stiamo progettando e realizzando una nuova struttura vicino Tropea, a Caria di Drapia, che non sarà solo un semplice ristorante, ma  un luogo importante di cibo e cultura dove tradizioni e innovazione saranno protagoniste con una grande cantina e una grande sala dove vorremmo proporre un nuovo format di Arte, pittura, musica, enologia e -naturalmente – cucina perché penso che il nostro territorio abbia dei tesori che meritano davvero di essere valorizzati.

MarioVallone

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