“Il recupero della Memoria” – Pasquale Vallone 2008 (vai al precedente post sull’argomento)
Cap. 1.1 – RITRATTO DI VITA DELLA CIVILTA’ CONTADINA A BRATTIRO’
Il matrimonio
Gli invitati, prima della cerimonia religiosa, andavano all’abitazione dello sposo e della sposa.
Qui si beveva il rosolio (rasoliu), si mangiava qualche dolce: pastette, taralli… e poi si andava in chiesa.
Dopo la cerimonia religiosa tutti si recavano nella nuova dimora degli sposi.
Gli sposi si affacciavano dal balcone (o da una finestra) per omaggiare con il lancio di dolci le persone che si trovavano in strada, per lo più ragazzini. Quindi aveva inizio la festa con consumo di rosolio, taralli, pastette, vino, ceci secchi (ciciri calia), lupini, arachidi (manisi)…. Si gozzovigliava fino a sera.
Poi gli invitati davano agli sposi il loro regalo che consisteva per lo più in denaro chiuso in una busta, e se ne andavano.
Gli sposi, poi, con i parenti più stretti, la sera, sul tardi, aprivano le buste e contavano i soldi.
Il primo giorno dopo il matrimonio, gli sposi tradizionalmente, pranzavano con brodo e carne di gallina, e per qualche giorno rimanevano in casa a ricevere la visita e i regali degli amici.
Generalmente il regalo delle comari consisteva nel dono di una gallina affinché la novella sposa… cominciasse a formare un pollaio proprio.
Poi si tornava al lavoro, alla dura realtà della vita quotidiana.
Pasquale Vallone