Presentati brevemente
Oltre a fare l’avvocato da un po’ di tempo mi occupo di turismo avendo investito sul nostro territorio in tale settore.
Ho scelto di vivere a Drapia per l’amore che mi lega alla mia terra ed alle mie origini.
Mi interesso di politica fin da giovanissimo e sono stato abituato a metterci sempre la faccia. Sono cresciuto nella certezza che un vero uomo, per essere tale deve avere una missione, concorrere al bene comune. Secondo il mio punto di vista fare politica con la “P” maiuscola rappresenta uno dei migliori modi per concorrere al bene comune, quindi lottare per migliorare il proprio paese, farlo crescere e renderlo più giusto e difendere i diritti conquistati quando questi sono aggrediti.
Provengo da una famiglia che mi ha insegnato che l’onestà, la lealtà, l’umiltà devono essere i fari che illuminano il mio cammino e di non cadere mai nella trappola della scorciatoia, di non perdere mai il gusto di osare percorsi giusti anche se difficili e spero di riuscire a trasmettere, anche solo in parte, gli stessi insegnamenti ai miei figli.
Ho tanta voglia di fare ed il mio amore per Drapia e per l’intero comprensorio è costante nel tempo e non nasce, come per taluni, in occasione dell’approssimarsi delle campagne elettorali.
Ho avuto l’onore e il pregio di svolgere la funzione di Vice-Sindaco nell’amministrazione che volge al termine con Sindaco Antonio Vita, un galantuomo, che per motivi personali ha rinunciato alla seconda candidatura. L’amministrazione Vita ha fatto un grande lavoro centrando in pieno molti degli obbiettivi che si era prefissata ed i cui risultati sono gli occhi di tutti, mentre altri saranno visibili a breve ed altri ancora saranno visibili nel lungo periodo in quanto di natura amministrativo/contabile. Ritengo che oggi sia indispensabile proseguire il cammino intrapreso ed evitare un ritorno al passato.
Cosa ti differenzia dal tuo avversario?
Prima di tutto voglio augurare a tutta la lista avversaria un sincero “In bocca al lupo”.
Le differenze che ci separano dal mio competitor sono molteplici e profonde.
Innanzitutto abbiamo una una visione totalmente ed oggettivamente diversa della politica e sopratutto del modus operandi nel gestire la cosa pubblica.
Durante i suoi cinque anni di sindaco lui ha dimostrato la sua idea di politica ed il suo modus operandi nel gestire la cosa pubblica. Io in questi cinque anni ho dimostrato la mia.
A mio giudizio un bravo amministratore deve avere la capacità di dare risposte alle necessità contingenti, senza ipotecare il futuro delle nuove generazioni.
Io da mesi mi confronto in maniera pubblica con la intera comunità, sia per la formazione della lista sia per la redazione del programma. Il risultato è di avere redatto un programma serio e concreto frutto dei suggerimenti ricevuti dai cittadini e di aver formato una squadra per lo più di giovani, che amano in modo smisurato il nostro territorio e che vogliono lasciare un segno tangibile di quello che sarà il proprio servizio per la comunità, di questa squadra io rappresento solo un tassello, ovviamente strategico.
Altra differenza tra me ed il mio omologo è la mia personalità, io sono passionale e ricco di entusiasmo e mi piace ascoltare chi parla.
Ultima differenza che mi sento di sottolineare è l’età anagrafica, perchè avere 50 anni non è la stessa cosa che avere 65, anche solo in termine di linguaggi generazionali.
L’errore che hai commesso come amministratore, la scelta che non rifaresti…
Ovviamente chi si espone e chi fa è soggetto a commettere errori.
Io di certo ne avrò commessi parecchi e certamente ne commetterò altri in futuro. Chiedo scusa a tutti sia per quelli già commessi ma anche per quelli che commetterò in futuro. Di una cosa sono sicuro: della mia assoluta buona fede e del mio totale impegno per evitare di sbagliare ancora.
Nonostante sia stato fatto un grande lavoro, il mio maggior cruccio è quello di non essere stato sufficientemente incisivo e tempestivo tanto da portare a completamento l’iter di adozione del PSC. Non ci si siamo risusciti per un soffio e questo e per me un grande rammarico.
La prossima amministrazione, qualunque essa sia, è nelle condizioni da adottarlo in brevissimo tempo.
L’azione più importante che farai nei primi 3 mesi.
L’urgenza assoluta è senza se e senza ma, quella di ripristinare in maniera definitiva la viabilità sul ponte “Burmaria” a Drapia capoluogo.
Mario Vallone
Pino Rombolà