Continua a collezionare appuntamenti e riscuotere successo la Compagnia Teatrale Cariese. Ultimamente la comitiva si è esibita a Scaliti, paese nel territorio di Filandari, in occasione dei festeggiamenti in onore della Madonna del Potere raccogliendo complimenti e applausi con la rappresentazione della commedia “Pi nu passaru ntozzulatu matrimoniu cumbinatu”.
L’avventura dei teatranti è iniziata nel maggio 2003 con la costituzione dell’omonima associazione a Caria, frazione di Drapia. Si tratta di uno dei pochi sodalizi culturali presenti nel comune e, si può dire, il più attivo tra quelli esistenti.
Pur essendo nato da soli sei anni, il gruppo si ricollega alla vecchia tradizione della filodrammatica “Don Bosco” del compianto “Masciu Pascali”, pioniere dell’arte della recitazione nel comprensorio drapiese. I commedianti sono affiatati e arricchiscono, col passare del tempo, le loro performance con nuovi ed interessanti esperienze e recitazioni, sempre in vernacolo calabrese. Scopo precipuo degli associati è appunto quello di studiare, approfondire e preservare le tradizioni culturali della nostra regione, in particolare del territorio di Drapia attraverso commedie divertenti, scritte e dirette da Romana Naso, personaggio creativo, esperto ed appassionato.
La Compagnia, tuttavia, non si limita solo all’aspetto goliardico, burlesco e rustico delle rappresentazioni teatrali dialettali, ma, nel corso dell’anno, predispone altre iniziative dal considerevole significato religioso e dall’apprezzabile valore artistico.
Prima tra tutte l’emozionante Passione di Cristo, giunta alla settima edizione, che ha via via coinvolto un crescente numero di comparse provenienti dal territorio comunale (più di 60) registrando, allo stesso tempo, un aumento esponenziale di partecipazione di pubblico. I membri della Compagnia, soddisfatti e rinfrancati dai risultati finora ottenuti, sono già al lavoro per la prossima rivisitazione delle ultime ore di Cristo. Con ogni probabilità, quest’anno l’appuntamento pasquale si svolgerà Domenica delle Palme. Gli organizzatori sperano di poter allestire alcune scene nel giardino del Castello Galluppi, da poco tempo in possesso dell’amministrazione comunale guidata dal primo cittadino Alessandro Porcelli. Le condizioni della struttura, purtroppo, sono precarie e, qualora non si dovesse intervenire al più presto su di essa, potrebbero verificarsi pericolosi crolli. Non sarà perciò possibile utilizzarla, oppure si potrà, forse, adoperare solo la parte dell’ampio cortile annesso e più lontana dalle mura dell’edificio. In tale eventualità, il palazzo rimarrebbe comunque sullo sfondo come suggestivo elemento coreografico e la gente potrebbe godere lo spettacolo posizionandosi a distanza di sicurezza.
Vedremo cosa deciderà il sindaco. Ricordiamo, infine, che, oltre all’evento del periodo pasquale (il più importante tra quelli organizzati dall’associazione culturale), è in preparazione anche il Presepe Vivente. Nella realizzazione di quest’ultima commemorazione natalizia, come accade da qualche anno, i componenti dell’associazione non sono i soli ad adoperarsi, ma collaborano con un apposito comitato composto da altre persone volenterose.
Mario Vallone