Un inno alla vita per ricordare Ninuccio

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E’ una storia d’amore, di amicizia e di vita quella raccontata da Mimma Giuliano e Maria Azzurra Ridolfo nel libro “La tua vita, il mio dono. Mimma racconta Nino”, presentato nei giorni scorsi nei locali della Società operaia di Filadelfia.

Affetto da una rarissima malattia genetica causata da un “cromosoma ingarbugliato”, Ninuccio non parla e non cammina. Ma i suoi occhi e il suo sorriso sì. Nonostante la sua grave disabilità, la sua mamma e il suo papà non si sono mai arresi. Lo hanno amato profondamente e incondizionatamente. E, all’indomani della scomparsa di Ninuccio, Mimma ha deciso di rendere “omaggio” al suo bambino: così ha preso “forma” il libro.

In apertura dei lavori – moderati dalla giornalista Marianna Barone – i saluti del vicesindaco Antonio Carchedi, del presidente della Società operaia Anna Campisano e del presidente della Biblioteca comunale, Franco Apostoliti, che hanno sottolineato l’alto valore sociale dell’iniziativa.

«Spesso la centratura sull’handicap non è quella giusta – afferma la psicologa e psicoterapeuta Vittoria Cannatelli, responsabile della cooperativa sociale Hanami – è pericoloso vedere solo i limiti, perché non si permette alla persona di crescere e di migliorare. L’etica è essenziale e la formazione è fondamentale. Per persone speciali, ci vogliono operatori altrettanto speciali e specializzati».

«“La tua vita, il mio dono” non è un libro sulla morte, anche se parla di morte – dichiara Domenico Forgione dell’associazione di volontariato cristiano Agape – e non è neppure un libro sulla disabilità, anche se parla di disabilità. E’ un inno all’amore. Una “lezione” di umanità che invita a guardare il mondo con fiducia e con speranza, anche quando il dolore prevale, anche quando la morte chiama a sé una persona amata».

All’incontro hanno preso parte anche don Giovanni Primerano, parroco della chiesa di Santa Barbara, che ha evidenziato come esistano anche altre belle testimonianze come quella raccontata nel libro; e don Antonio Mazzeo, parroco della chiesa di San Teodoro: «Dalla lettura, si respira e traspira l’esperienza della fede personale e familiare. Tutto è illuminato dalla virtù speranza, virtù teologale, spirituale, responsabile di questo dono: Ninuccio. Che diventa un dono reciproco, nella famiglia e nella società, nella comunità parrocchiale e civile.  Grazie ai genitori e a Ninuccio per loro buona testimonianza di vita».

Il ricavato della vendita del libro – raccontato con profonda commozione dalla coatrice Azzurra Ridolfo, presente all’incontro insieme a Mimma Giuliano – viene devoluto in beneficenza.

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