Solemare…e non solo (Tropea, Pizzo, Nicotera)

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Le località della costa vibonese non sono rinomate soltanto per le loro magnifiche spiagge, ma anche per le loro bellezze artistiche e architettoniche, come pure per i loro innumerevoli e genuini sapori. Tramite questo itinerario potete “toccare con mano” alcune delle peculiarità della cosiddetta “Costa degli Dei”, litorale calabrese che si estende da Nicotera fino a Pizzo Calabro.

NICOTERA

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Il centro storico di Nicotera assicura delle passeggiate piacevoli, tra viuzze e stradine, dalle quali emerge un passato ricco di storia. Da vedere la cattedrale di Nicotera dedicata a Santa Maria Assunta, ricostruita a fine ‘700. Imperdibile il castello Ruffo, simbolo della cittadina, di fronte al quale vi è un balcone con una vista letteralmente mozzafiato. Interessanti i reperti conservati nel Museo diocesano d’Arte Sacra e nella Pinacoteca Vescovile.

TROPEA

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La bellezza di Tropea non sta solo nel mare e nelle spiagge, ma anche nelle bellezze artistiche “racchiuse” nel centro storico cittadino, composto da tante antichi palazzi nobiliari e vie strette che, improvvisamente, si aprono a spiazzi. La città conserva tantissime chiese, su tutte la cattedrale dove viene custodito il prezioso quadro della Vergine di Romania. Accanto alla cattedrale vi è il Museo diocesano all’interno del quale vi sono vari reperti che testimoniano il passato glorioso della cittadina. Vi consigliamo di fare sosta in uno dei tanti ristoranti “incastonati” nelle abitazioni delcentro storico, locali presso i quali è possibile gustare pietanze della cucina locale tra cui piatti preparati con la cipolla rossa, simbolo di questi luoghi.

PIZZO

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Chi si reca nel vibonese non può non passeggiare per le vie del centro storico di Pizzo e magari gustare un tartufo, gelato simbolo della città, in uno dei locali nello spiazzo chiamato “Spunduni”, dal quale si ammira un panorama di incomparabile fascino. Una visita merita senza alcun dubbio il castello Murat, costruito proprio sulla punta della rupe su cui sorge Pizzo calabro. Qui venne fucilato il Re Gioacchino Murat, fuìigura di grande importanza nelle vicende politiche europee, e dell’Italia meridionale in particolare, di inizio ‘800.

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