Jonadi “Campo di viole”

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JONADI, 3683 abitanti. Località e frazioni: Nao, Vena, Baracconi e Case Sparse

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Grotta all’ingresso di Jonadi

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CENNI STORICI

Ionadi rientra nel territorio del Poro ed è collocato ad un’altura di 430 metri s.l.m. Il nome dovrebbe derivare, secondo alcuni, dal greco “Ionades”, che significherebbe “ionici”. Altri pensano che Ionadi vada riferito al nome di qualche famiglia e altri ancora lo traducono come “campo di viole”, fiori che un tempo crescevano abbondanti in questi luoghi. Non abbiamo riferimenti certi circa la fondazione di Ionadi, ma si pensa che questa sia avvenuta in un’epoca molto antica, forse nel periodo romano o addirittura greco. Fu casale della vicina Mileto, territorio del quale seguì, perciò, le sorti. L’economia, una volta principalmente agricola, negli ultimi decenni si è sviluppata in altri settori. Soprattutto nella frazione Vena sono sorte  molte attività commerciali di rilievo.

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Portali nel centro storico di Jonadi
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Monumento dedicato a San Francesco
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Jonadi

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DA VEDERE

La chiesa di Santa Maria Maggiore fondata, probabilmente, nella metà del 1500; la chiesa di Santa Maria degli Aangeli , che risalirebbe anch’essa al 1500. Entrambi queste chiese conservano pregevoli e antiche opere. Vi è poi la chiesa di San Nicola (costruita verso la fine 1300), quella dell’Addolorata (costruita in due distinte epoche), la chiesa di Gesù Salvatore (inaugurata nel 2007, di stile moderno) e quella di San Rocco. Nella frazione Nao si possono visitare la chiesa del Rosario, costruita nel primo ‘900, e la chiesetta dell’Immacolata. Interessanti anche alcune antiche abitazioni nobiliari, soprattutto i portali, e i resti di un convento risalente al sedicesimo secolo. Da vedere la caratteristiche grotte scavate dagli abitanti della zona ed utilizzate per diversi scopi ed i ruderi dei vecchi mulini. Quest’ultimi comunque difficili da raggiungere e nascosti tra le sterpaglie.

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FESTE RELIGIOSE

La festa patronale è il 6 dicembre in onore di San Nicola; la Madonna degli Angeli, ricorrenza molto sentita, si festeggia il 2 agosto; la Madonna Assunta ricorre il giorno di ferragosto; San Rocco solitamente si celebra la terza domenica di agosto; la Madonna Addolorata il 15 settembre; S.Fara a novembre. Nella frazione Nao il 12 agosto si celebra la Madonna del Rosario. Molto sentite anche le celebrazioni pasquali (anche a Ionadi si fa l’”Affruntata”, cioè la rievocazione dell’incontro tra la Madonna e Gesù Risorto) e natalizie (si allestisce ormai da tanti anni un bellissimo Presepe vivente e, per il 6 gennaio, l’arrivo dei Magi nella frazione Vena).

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Anfiteatro di Jonadi

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PRINCIPALI EVENTI TRADIZIONALI

Nel periodo estivo si svolgono vari appuntamenti ricreativi e culturali tra cui: una sorta di sagra della pizza (manifestazione chiamata Pizza in piazza) ad agosto; un’iniziativa per gli emigranti soprannominata “Le radici dell’amicizia”; giochi della tradizione popolare (il 15 agosto e il 15/9, in occasione di feste religiose).

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Chiesa parrocchiale
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Centro storico

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ALTRE INFORMAZIONI E CURIOSITà

San Francesco di Paola, figura religiosa altamente simbolica della Calabria, fu ospite di una famiglia di Ionadi nel 1464.

Durante la festa di S.Fara vi è l’usanza di benedire le spighe. Mentre per San Nicola si usa offrire del pane e del mais bollito.

A Ionadi vi è la tradizione religiosa del bacio della Candela, il 5 febbraio, perché parecchi secoli fa si è verificato un miracolo collegato ad una candela proprio durante la benedizione delle ostie nel corso di una funzione religiosa. Per questo, un tempo, ad ogni tempesta il sacrestano suonava le campane in chiesa e le famiglie accendevano la candela benedetta il 5febbraio: la tempesta si placava. Il cero oggi si trova, una metà nella chiesa della Madonna degli Angeli, e l’altra metà a Roma in Vaticano.

Durante la Quaresima si usa visitare le 5 croci presenti in paese e portare un ramoscello di ulivo mentre si recitano preghiere.

Ionadi è stato uno dei primi Comuni vibonesi a organizzare, negli anni ’90, il Presepe Vivente. La Pro loco di Ionadi, che organizza l’evento, è stata perciò invitata, assieme ad un’altra Pro loco calabrese, a Matera per partecipare alla rassegna Presepe d’Amore.

Si racconta che il quadro all’interno della chiesa di Santa Maria degli Angeli in passato sia stato portato più volte nella chiesa parrocchiale, ma, ogni volta, la mattina seguente lo si ritrovava nella propria chiesa al suo posto.

Tra i tanti miracoli riferiti alla Madonna ve ne è uno che risale all’inizio dell‘800 quando un soldato francese, giunto davanti alla chiesa in groppa al proprio cavallo, cadde dalla sella perché l’animale si inginocchiò. Fu così che anche l’uomo , rimasto colpito dall’evento, ritrovò la fede.

Un grazie alla Pro loco per le informazioni forniteci.

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