Briatico: il centro della “Costa degli dei”

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BRIATICO, 4104 abitanti. Frazioni: Conidoni, Mandaradoni, Paradisoni, Potenzoni, San Costantino, San Leo e Sciconi

TORRETTA
La Rocchetta, simbolo di Briatico

TORRETTA (2)

CENNI STORICI

Briatico è un comune adagiato sulle scogliere della Costa degli Dei che, secondo la tradizione, venne fondato dai locresi. Il “Sigillum aureum” del Conte Ruggero del 1086 è il primo documento scritto in cui compare Euriatikon (antico nome di Briatico). Il nome Briatico, forma latinizzante, si incontra nei documenti già dal 1.120. La stessa denominazione fu poi riportata in dieci pergamene compilate tra il XI e il XIV secolo. In questi documenti si legge che il territorio di Euriatikon si estendeva dal fiume Trainiti al fiume Potame, comprendendo ben ventidue borgate. Il 1494, data riportata sotto lo stemma cittadino in cifre romane, è l’anno in cui Briatico diventerà città libera governata da un sindaco. Dopo pochissimo tempo il feudo tornò ad una famiglia spagnola. In seguito a governarla furono i Pignatelli di Monteleone (odierna Vibo Valentia) fino al 1806, anno in cui si concluse il periodo feudale. Il tremendo terremoto del 1783 distrusse la città vecchia.

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San’Irene
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Sant’Irene
S (1)
La costa briaticese

DA VISITARE

Le due torri, ancora oggi visibili sulla spiaggia, del sistema difensivo antiturco. La prima è  “La Rocchetta”. Costruita in origine dai greci, ricostruita poi dai romani, venne rimaneggiata in epoca medievale (nei pressi della Torre è da visitare l’antico Mulino della Rocchetta).  L’altra torre è “Torre Sant’Irene”, eretta dal governo vice Reale Spagnolo a vedetta contro le incursioni piratesche. Non può mancare una visita a Briatico Vecchia. Dell’antico centro, situato a circa un miglio dal mare e a destra del torrente Murria, rimangono poche vestigia tra cui i resti del castello fatto edificare da Ferdinando Bisbal. La struttura religiosa di maggior prestigio, anche se rimangono ben poche vestigia, è il Convento dei Padri Domenicani fondato nel 1498. Vi è quindi la chiesetta di Santa Maria del Franco di età normanna (sec. XI) distrutta dal terremoto del 1783. Da visitare anche: la chiesa di San Pietro a Paradisoni; la chiesa di San Nicola; la chiesa di San Michele a Sciconi; la chiesa di San Leone Magno a San Leo; la chiesa nella frazione Conidoni; la chiesa dell’Assunta a Potenzoni; la chiesa della Madonna delle Grazie a Mandaradoni; la chiesa della Madonna di Costantinopoli a San Costantino; la chiesa del Carmine; le “Grotte delle fate” (rifugi eremitici lungo il torrente Murria risalenti al medioevo). Si raccomanda anche una passeggiata presso il suggestivo lungomare di Briatico. Nella frazione di San Costantino di Briatico, su richiesta è possibile consultare la Biblioteca privata della famiglia Lombardi Satriani contenente volumi sulle tradizioni ed il folklore calabrese. Tra le spiagge, tutte bellissime, deliziosa è quella di Sant’Irene.

RUDERI BRIATICO VECCHIO
Ruderi Briatico vecchio
PIAZZA E CHIESA MADRE
La piazza e la chiesa madre
MADONNA DEL CARMELO
La statua della Madonna del Carmelo
INTERNO CHIESA MADRE
L’interno della chiesa madre

FESTE RELIGIOSE

L’”Affruntata”, cioè l’incontro tra Cristo Risorto e la Madonna (periodo pasquale); la Passione Vivente di Briatico (Domenica di Pasqua); il Presepe Vivente di San Costantino di Briatico (dicembre); la festa del patrono San Nicola (6 dicembre) e la festa della Madonna del Carmelo (16 luglio). Nella frazione San Costantino si festeggia la Madonna del Carmelo (16 luglio), la Madonna di Costantinopoli e San Costantino Vescovo (9/10 agosto). Nella frazione Potenzoni si festeggia la Madonna dell’Assunta (15 agosto) e San Francesco di Paola (ottobre). Nella frazione Paradisoni il patrono San Pietro (29 giugno). A Conidoni il patrono San Giacomo (25 luglio). A Sciconi si festeggia San Michele Arcangelo (29 settembre e prima decade di agosto). Nella frazione San Leo si celebra San Leone Magno (agosto) e a Mandaradoni la Madonna delle Grazie (8 settembre). Vi è poi l’ Infiorata del Corpus Domini nella frazione Potenzoni (data del Corpus Domini).

CHIESA MADRE (1)
La chiesa

PRINCIPALI EVENTI

Il Carnevale degli anni Trenta (tratto da  “Discurzu a Carnalavari” di G. Garrì) a San Costantino (Martedì grasso); la sagra da “pitta filata”  a Conidoni (24 luglio); l’Estate Briaticese composta da una serie di spettacoli nel corso del mese di agosto; Il Mediterranea Sound Festival, concorso musicale di qualità riservato a band emergenti, con “annessa” sagra prodotti tipici, che si tiene nella frazione San Costantino (12 agosto); il raduno dei Giganti a Sciconi (agosto); la rassegna “Radici in musica” sul lungomare di Briatico (agosto); mostra dei presepi artistici nella frazione Potenzoni (dicembre).

CHIESA DEL CARMINE
La chiesa del Carmine
BRIATICO
La Rocchetta
BRIATICO (6)
Tratto di costa

ALTRE INFORMAZIONI E CURIOSITA’

Un inventore tedesco vissuto a Briatico: clicca qui

Briatico è stato colpito da più terremoti. Quello del 5 febbraio 1783 lo rase al suolo. Il 4 aprile dello stesso anno i 925 sopravvissuti si riunirono sulla spiaggia nei pressi della torretta di avvistamento (“la Rocchetta”). Durante l’assemblea gli abitanti decisero di ricostruire il centro abitato in contrada S. Giovanni (detta anche Cocca), proprietà del duca Ettore Maria Pignatelli. Quest’ultimo accettò la loro proposta e fece abbattere le vigne per rendere edificabile la zona.

Di fronte alla Torre di Sant’Irene si scorge uno scoglio dalle tante leggende. E’ possibile che il nome di questo scoglio fosse quello di “Isola delle Sirene”, visto che nell’intero vibonese è assente la devozione alla Santa da cui prende il nome. Lo scoglio di Sant’Irene è anche chiamato Praka o Scoglio di Ulisse. Oggi sappiamo che lo scoglio era un vivarium romano, cioè un’antica peschiera. E’ inoltre conosciuto come scoglio della “Galera”, non per essere stato una prigione, come comunemente si pensa, ma perché nel 1.571 si incagliò una imbarcazione della flotta cristiana che si apprestava ad affrontare i Turchi. L’imbarcazione naufragata era una galera o galea detta così perché ai suoi remi erano costretti dei galeotti.

Le torri del sistema difensivo antiturco erano cinque.  Ma oggi rimangono visibili solo i resti di due (Torre S. Irene e Rocchetta).

Briatico ha dato i natali a Chola da Briatico, l’unico cartografo dell’Italia Meridionale anteriormente al ‘500.

BRIATICO (2)
Tratto di costa
BRIATICO (1)
Costa
2010_Agave_InfiorataPotenzoni_(G. Pisani)
L’infiorata di Potenzoni

(Un ringraziamento ai giovani dell’Associazione Culturale Eleutherìa di San Costantino per le informazioni forniteci, in particolare all’amico Giuseppe Vallone (membro del medesimo sodalizio).

 

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