Atletica San Costantino alla Maratona di Roma

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IMG_6570Sono stati quasi centomila i partecipanti alla maratona di Roma e alla Stracittadina che hanno sfidato pioggia e freddo intenso per le strade della Grande Bellezza, ovvero il centro storico della Capitale.

Come nel 2014, anche quest’anno è stata doppietta etiope: tra gli uomini ha vinto Abebe Negewo Degefa, terzo l’italiano Chatbi. Tra le donne si è affermata Meseret Kitata Tolwalk, terza l’italiana Toniolo.

Un’ emozione lunga 42 km che non ha lasciato indenne l’ Atleta Italo Lococo tesserato con L’ Atletica San Costantino Calabro e che si è presentato ai nastri di partenza con la grande volontà che lo contraddistingue da sempre onorando in maniera egregia i colori della squadra.

Un’ esperienza che va ad arricchire positivamente il bagaglio sportivo dell’ avvocato vibonese che non è certo nuovo ad imprese del genere e che, nonostante le difficoltà emerse a causa delle condizioni metereologiche avverse, con abbondante pioggia, ha mantenuto alta la concentrazione riuscendo nell’ impresa di portare a termine la gara tagliando il traguardo con un tempo di tutto rispetto: 3 h 25 m e 55 s.

Una prestazione esaltante che giunge al culmine di una serie di attenti e mirati allenamenti fatti di sacrifici e di rinunce, ma che alla fine lasciano il posto alla piu’ grande soddisfazione. Soddisfazione condivisa da tutti gli amici dell’ Atletica San Costantino Calabro che esprimono la piu’ viva gratitudine all’ amico Italo per aver onorato sempre con grande impegno i colori della squadra.

La sfida è assolutamente personale, per prepararla occorrono sacrificio, volontà e passione. Ci sono sempre imprevisti ma se hai a fianco degli amici, la fatica diventa più sopportabile. C’erano infatti gli amici Massimo Prestia e Vincenzo Proia, tesserati con L’ Atletica Vibo Valentia, al fianco di Italo e tutti e tre insieme hanno portato a termine una gara esemplare dove l’amicizia è stata il valore aggiunto di una giornata memorabile. C’è sempre un momento critico in cui entra in gioco la tua libertà: sai che il traguardo è vicino, la meta è certa, ma solo tu puoi decidere se andare avanti o ritirarti e quando tagli il traguardo la fatica scompare e la gloria è per sempre.

Tutti bravi gli atleti amici che ancora una volta dimostrano un grande affiatamento  dimostrando carattere e determinazione tagliando il traguardo visibilmente commossi per la bella prestazione.

La corsa come metafora della vita, dove non è importante arrivare per primi, ma arrivare, superando i propri limiti e ogni difficoltà. Basta crederci.

La corsa insegna a raggiungere traguardi che pensi non siano alla tua portata, ma che con impegno e dedizione puoi riuscire a raggiungere. Considerare la corsa come una “metafora della vita” permette con convinzione di applicare lo stesso modello di impegno e dedizione anche al lavoro, sia definendo obiettivi di crescita e  sia ad impegnarsi per raggiungerli costantemente.

 Raffaele Mancuso

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