Si conferma sempre più come comprensorio dell’accoglienza e dell’integrazione l’Alto Mesima, nel vibonese, dove anche il sindaco del comune di Gerocarne, il giovane esponente del Pd Vitaliano Papillo, ha mostrato il suo buon cuore dando il consenso convinto ad accogliere 15 immigrati, richiedenti asilo politico, facenti parte degli oltre 1500 sbarcati in questi giorni sulle coste siciliane e giunti in autobus nel centro montano nel tardo pomeriggio di ieri.
Si tratta di 15 ragazzi eritrei, dell’età media di circa 25 anni, che Papillo, rispondendo all’appello della prefettura e della cooperativa Cspeong di Mileto – che gestisce il progetto di accoglienza straordinaria – non ha esitato ad ospitare, offrendo, in via provvisoria, una struttura comunale già sede di una scuola.
«Sono estremamente felice della decisione di dare ospitalità a questi poveri ragazzi – ha spiegato a caldo Papillo – i quali stanno certamente fuggendo da un paese dove da oltre venti anni vige un regime che ha, di fatto, sospeso il godimento dei diritti civili e democratici, per non parlare dei diritti di comunicazione ed informazione, che vedono lo stato nordafricano collocarsi nelle ultime posizioni della relativa classifica. La loro situazione è aggravata dal fatto che il governo, pur essendoci, per motivi di siccità, continue situazioni di emergenza, impedisce addirittura l’ingresso nei confini statali delle organizzazioni umanitarie. Una condizione di vita ai limiti del concepibile, la quale, pur considerando le gravi difficoltà di casa nostra – riconosce il primo cittadino di Gerocarne – non può lasciare indifferenti e deve, necessariamente, smuovere gli animi a fare in modo che a questi ragazzi sia data la possibilità, se dimostrano di meritarla, di poter sperare in una vita diversa in cui i diritti e la fiducia in un futuro non siano solo delle chimere. Ecco perché, nel contesto di estrema emergenza umanitaria venutosi a creare in questi giorni, la decisione di dare alloggio ai 15 giovani è estremamente importante, nella convinzione, altresì, che i miei cittadini credono fermamente nell’accoglienza, nell’integrazione e, per ultimo, ma non per questo di minore importanza, nello scambio culturale che indubbiamente nascerà da questa esperienza di pochi mesi di ospitalità in cui noi, come amministrazione, faremo quanto possibile affinché la permanenza in paese dei nuovi e graditi ospiti sia il più possibile piacevole e confortevole, mentre, ne sono certo, i gerocarnesi sapranno aprirsi loro in un fraterno e caloroso abbraccio che riuscirà a farli sentire a casa loro. Questi ragazzi cercano solo un futuro che non abbia i piedi d’argilla. La consapevolezza che, accogliendoli tra di noi, avremo contribuito a che ciò si possa realizzare ci riempie il cuore di gioia».
A tutto il
Paese fa onore,ad accogliere, questi rifugiati,
Bravo signor sindaco, e complimenti ai gerocarnesi