Aggiornamento maltempo e alcune considerazioni

Condividi il post:
MarioVallone
MarioVallone

Ha piovuto per quasi tutto il giorno nel circondario di Tropea-Capo Vaticano e continua a piovere; l’emergenza non può dirsi ancora superata.

Le scuole a Drapia sono rimaste chiuse e lo saranno anche domani.

I ragazzi delle superiori hanno avuto enormi difficoltà per recarsi a Tropea (i bus per raggiungere la cittadina tirrenica avrebbero dovuto fare un giro assurdo!).

Gli smottamenti di piccola entità ormai non si contano più: praticamente ovunque vi sono cumuli di terreno sull’asfalto.

Tuttavia i torrenti, che rappresentano un pericolo soprattutto per la Marina di Tropea,  non dovrebbero destare particolare apprensione.

La frana più preoccupante, a quanto pare, è quella tra il bivio di San Rocco e il bivio per Gasponi-Drapia.

Il terreno sull’asfalto è stato rimosso, tuttavia la strada rimane chiusa e non si sa ancora per quanto tempo (un’altra frana è caduta nel tratto tra Tropea e il bivio per Gasponi-Drapia). L’impressione è che la chiusura si protrarrà a lungo poiché è venuto giù il terreno sotto l’asfalto. In pratica, in un punto manca il riempimento della strada, quindi è estremamente pericoloso passarvi sopra. Per ripristinarla, a mio parere, bisognerebbe riempire questo vuoto e consolidarlo. Considerando che la Provincia, che ha competenza sul tragitto, è come se non esistesse ed è in dissesto finanziario, considerando l’inconcludenza dimostrata più volte in casi simili dal Comune e dalla Regione, il dubbio che la strada possa riaprire a breve sono più che legittimi.

Non minore preoccupazione desta il bivio di Ciaramiti. Sembra che stasera si sia provveduto ad aprire un varco tra il fango, quindi la strada dovrebbe essere percorribile, almeno in caso di emergenza, ma la criticità è tutt’altro che risolta. Noi di Vibonesiamo avevamo segnalato il problema (CLICCA QUI PER LEGGERE IL POST). Nessuno è intervenuto. Bisognava rimuovere il fango scivolato sulla carreggiata a inizio gennaio e fare in modo che l’acqua in futuro non si incanalasse nello stesso punto; invece non è stato fatto nulla. L’amministrazione provinciale, come spesso accade da tempo, se ne è stata con le mani in mano.

Solo il sindaco di Ricadi Pino Giuliano aveva sollecitato la Provincia.

Vorrei, in tal senso, fare una mia considerazione.

Giuliano aveva-giustamente- alzato la voce: il problema si era verificato nel territorio di sua competenza per cui spettava anzitutto a lui amplificare la protesta. Ma spettava solo a lui? Secondo me in questo caso si è verificato nuovamente ciò che è accaduto negli ultimi tempi con il problema Formicoli, la spiaggia che sta scomparendo inghiottita dal mare. Formicoli rientra nel territorio ricadese, il problema è del sindaco di Ricadi. Questa l’assurda logica illogica che avrà spinto gli amministratori confinanti (ogni riferimento a Drapia non è casuale) a non interessarsi della questione (gli amministratori drapiesi avevano disertato le riunioni pubbliche organizzate per discutere e affrontare il problema Formicoli). E lo stesso è avvenuto in questo caso. La frana si è verificata nel territorio ricadese, il problema è di Ricadi. Questo avranno pensato a Drapia, altrimenti avrebbero appoggiato le proteste. Poco importa se la strada di Ciaramiti è la via più breve per raggiungere l’ospedale più vicino e quella più utilizzata per andare a Tropea e a Capo Vaticano. Allo stesso modo, se ne sono infischiati del fatto che Formicoli fosse la spiaggia più cara ai brattiroesi e ai cariesi e del fatto che è la spiaggia che potrebbe portare sviluppo a questi due paesi.

Porcelli e company sono sempre attenti a (non) protestare con gli enti di livello superiore, a non alzare la voce. Forse perché temono di inimicarsi qualcuno, forse perché mancano di coraggio.

Badate bene, non sto dicendo che gli amministratori di Drapia abbiano la colpa di quanto accaduto. Nonostante le ricorrenti deliranti affermazioni di onnipotenza porcelliane, non credo che egli possa (almeno per ora) decidere se far cadere giù la pioggia. Tuttavia, ritengo che alcuni “ragionamenti” vadano messi da parte per il bene di tutti. Non si può pensare che un problema sia di Ricadi solo perché si verifica nel territorio di Ricadi. Formicoli e le frane sulle strade, nonostante si verifichino nel territorio di Ricadi, sono anche (io dico soprattutto) un problema di Drapia e frazioni.

Quindi, secondo me bisogna cambiare atteggiamento, essere un tantino più aperti e ragionevoli; collaborare nell’affrontare i problemi. Non vi pare?

MarioVallone

Commenti

comments

3 Replies to “Aggiornamento maltempo e alcune considerazioni

  1. Caro Mario,
    io capisco e condivido la tua indignazione e le tue palesi osservazioni in relazione alla “Fu Spiaggia di Formicoli”… sono le stesse di molti, di cittadini che sbattono i pugni ed alzano la voce. Io non lancio ancore di salvezza per nessuno, sono obiettiva quando dico una cosa e se sbaglio mi tiro indietro e chiedo scusa. Io difendo ciò che dico fino alla fine e ti posso dire che a parole siam tutti bravi ma di lì ai fatti… eh ne passa e continuerà a passarne acqua sotto i ponti. La spiaggia di Formicoli è stata abbandonata a se stessa, ad autodistruggersi se mi permetti. Se le frazioni vicine, o diciamola meglio, se i primi cittadini dei paesi limitrofi non hanno messo la loro faccia non vanno nè biasimati nè aggrediti… forse un pò capiti. Il problema sai qual è? Il primo cittadino di Ricadi dov’era? Perchè non ha messo la faccia? Perchè non ha battuto i pugni sul tavolo? Formicoli è una spiaggia di terz’ordine, così qualcuno l’ha definita! Il problema Formicoli è sempre stato una bilancia, sempre si è rimandato. E continuerà ad essere sempre così fino a quando un pinco pallino qualunque senza arte nè parte occuperà “quella” poltrona non solo con la testa, non solo per investire o fare e disfare piazze inutili, non solo per far entrare finanziamenti e non saperli “usare”, ma riuscendo a fare del cittadino parte integrante di ogni cosa. Un comune per andare avanti ha bisogno della voce del più piccolo, dell’ultimo dei cittadini altrimenti non può funzionare, non può MIGLIORARE. Concludendo alle tue considerazioni aggiungo le mie, e mi associo quando dici che una scrollata di cambiamento è strettamente necessaria, ma lo capiranno? (mi son soffermata su Formicoli, perchè è una situazione che mi fa arrabbiare parecchio, le altre osservazioni non le ritengo per nulla secondarie)

  2. Ciao Rosa Maria, rispetto la tua opinione ma -francamente- mi viene difficile capire (uso il termine che hai usato tu) il comportamento degli amministratori di Drapia nella vicenda Formicoli. Dovevano almeno partecipare alle riunioni pubbliche per capire cosa stesse succedendo e darsi da fare anche loro, in tutti i modi possibili, per risolvere il problema. Io la vedo così…ti sembra normale che l’assessore al Turismo del Comune di Drapia non partecipi a riunioni del genere?

    MarioV.

  3. Non mi sembra normale, e ti appoggio in questo.Così come non mi sembra normale che si aspetti, sempre e comunque il peggio per poi trovare soluzioni. A tuo avviso, anzi a modesto e umile parere di tutte le persone che hanno visto, toccato con mano, letto quanto successo in questi ultimi giorni: “quante cose POTEVANO essere evitate o ridotte?”. Se dovesse continuare, e mi auguro di no (anche se anche l’inverno deve far il suo corso), la strada che collega il paese di Santa Domenica a Tropea (mi riferisco alla parte di sopra, via calvario-contrada punzolo) cederà; quelle buche che ci sono (che devi far rally per non distruggere l’auto) rischiano di diventare voragini, le cunette son diventate cespugli e quando piove l’acqua finisce in strada, penetra nelle buche già esistenti ingrandendole e sul cammino ne forma delle altre. (a dicembre le avevano rattoppate, non so con cosa dato che ora son peggio di prima) Io dico che eravamo nell’oro, da far invidia a tutte le altre regioni ed oggi rischiamo di essere cancellati anche dalla cartina geografica. Però vedi? Siamo sempre lì, non vedo non sento non parlo tantu prima u mi tocca a mia!!! ormai la mentalità è quella, ognuno aspetta che sia un altro a parlare, ad alzare la voce, ad avere il CORAGGIO di dire cosa non va… di andare controcorrente…io, te qualche altro… ed il resto dov’è? Io lo vedo a volte anche nei commenti sul sito (c’è l’email che il moderatore vede, ma alcuni mettendo solo il nome continuano a rimanere anonimi) Auguriamoci che cambi qualcosa, non è mai troppo tardi per una “rivoluzione” di cambiamento.

Lascia un commento

Vibonesiamo.it BLOG – Mario Vallone Editore is Spam proof, with hiddy
UA-40017135-1