“Francesca” di Ezra Pound

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Ezra Pound

Quale Francesca, donna, ragazza o ragazzina, leggendo semplicemente i versi di questa poesia non si sente colpita in profondità dall’emozione e non tenta, seppur vagamente, di immedesimarsi nel personaggio, reale o soltanto immaginato, che si mostra al lettore o alla lettrice quasicome una presenza viva, figura o immagine che giunge, che viene richiamata dal potere di evocazione irresistibile della Poesia? Francesca è viva, è bella, è donna nell’immaginazione infinita del poeta americano Ezra Pound. Il suo fascino sta tutto nell’enorme potere di evocazione che l’ Arte, in questo caso l’afflato poetico, ha ed esercita per noi, tutti noi, esseri umani affranti a volte dal dolore, sopraffatti talvolta dall’angoscia del vivere quotidiano. Ella viene dalla notte, dalla morte o dal mistero? E reca con sé un messaggio di speranza e di intensa dolcezza che si condensa in quei fiori che ha in mano: forse narcisi, i fiori dell’anima; forse viole, i fiori della morte e della vita; forse rose, i fiori del mistero  Freme di indignazione il nostro essere, insieme a quello del poeta, quando ne sentiamo pronunciare il nome in luoghi o in posti che non conoscono l’Arte, che non amano l’Arte e in special modo la Poesia. Pulsa di passione il nostro cuore, ancora una volta insieme al suo, quando vorremmo ardentemente che il mondo diventasse un deserto arido pur di ritrovarla sola, quindi vera, ammantata di purezza e libera sotto un cielo divenuto improvvisamente azzurro. Francesca; un’altra Francesca, ma sempre lei… Francesca magico nome di sogno e di libertà.

Francesca Rita Rombolà

 

FRANCESCA

Venivi innanzi uscendo dalla notte
recavi fiori in mano
ora uscirai fuori da una folla confusa,
da un tumulto di parole intorno a te.
Io che ti avevo veduta fra le cose prime
mi adirai quando sentii dire il tuo nome
in luoghi volgari.
Avrei voluto che le onde fredde sulla mia mente fluttuassero
e che il mondo inaridisse come una foglia morta,
o vuota bacca di dente di leone, e fosse spazzato via,
per poterti ritrovare,
sola.

Ezra  Pound da  PERSONAE

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