Al giorno d’oggi, i giovani sono sempre nel mirino delle critiche. Si è soliti osservare ciò che si vuole e si tende a celare la positiva realtà. Giovani con ideali, radicati ai valori, con un animo sensibile e un grande cuore. Katia Pugliese, una giovane cariese, riveste appieno le caratteristiche descritte. Potrebbe essere definita artista o mente poliedrica. Una ragazza che si esprime nella forma d’arte più vicina alla sua naturale inclinazione: la poesia, il canto, la musica. Nei giorni scorsi si è svolta, presso la villa comunale di Caria, la presentazione del suo primo libro: “Pensieri notturni sul piacere di sentire”. Una raccolta di poesie contenenti 57 liriche, con tematiche differenti, scaturite da riflessioni notturne che spesso ruotano attorno alla piaga della nostra realtà: il pregiudizio sociale. Presenti al tavolo dei relatori: Francesco Pugliese, moderatore; Francesca Rita Rombolà, poetessa; Mario Vallone, giornalista ed editore; Katia Pugliese, autrice del libro. Ha dapprima preso la parola la poetessa Rombolà, che ha curato la stessa prefazione del libro. «La poetessa Katia – ha affermato la Rombolà- entra in una dimensione diversa da quella solare del giorno. La sua poesia è immediata. I suoi versi penetrano nelle zone d’ombra per poterle rischiarare con la potenza spettrale della luna, alla sua alba e al suo tramonto». La casa editrice Thoth, che ha curato la raccolta di poesie della giovane Pugliese, è gestita da Mario Vallone, Giuseppe Bruzzese, Francesca Rita Rombolà e Francesco Pugliese. Una casa editrice, nata lo scorso anno, partita da zero, senza alcun finanziamento da chi di dovere. Undici le opere pubblicate finora e tante altre in cantiere. Una casa editrice che cresce a vista d’occhio, con l’obiettivo la valorizzazione di autori emergenti, specie nella Calabria. L’autrice ha infine motivato la scelta del titolo: “Pensieri notturni sul piacere di sentire”. «Pensieri notturni perché ogni poesia è nata da riflessioni e ispirazioni notturne. Sul piacere di sentire e mettere per iscritto ciò che scaturisce da sensazioni, impressioni». La giovane poetessa ha voluto dedicare l’opera, senza dubbio alla famiglia, ma in particolare ad una bimba di nome Anastasia. Una bimba in affidamento dalla famiglia Pugliese qualche anno fa. Anastasia, la dolce bimba, ha saputo dare una svolta alla vita della Pugliese, le ha donato tanto amore e altrettanto ne ha ricevuto. Ha saputo far vibrare le corde del suo cuore, modificando il modo di percepire e sentire le emozioni sempre più forti. Prima di concludere la presentazione sono state declamate delle poesie da alcuni attori della “Laboart” di Tropea, curata nell’ambito teatrale da Maria Grazia Teramo. Katia Pugliese ha ottenuto tanti riconoscimenti. Ha vinto per ben due anni il premio al concorso di poesia” Tropea: Onde Mediterranee”. Lo scorso anno ha ricevuto un premio al concorso di “Scrittura giovane 2012”, promosso dall’Unitrè tropeana. Mesi fa, ha ottenuto, invece, un riconoscimento al concorso di poesia militese. Una giovanissima poetessa, che sfida il presente, affronta la quotidianità con determinazione, come uno spirito libero e artistico svela il volto della positività calabrese, ricca di talenti da coltivare. « Oggi- afferma la giovane poetessa- all’età di 18 anni, quando mi chiedono che cosa farò della mia vita rispondo sempre che non lo so, ma che me la immagino tempestata di suoni e parole, perché alla fine ognuno trova il suo modo per essere felice».
Annalisa Fusca
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Pubblicato su L’Ora della Calabria, il 28 Agosto , pag 28