Sulla scia emotiva della mia prima lettera aperta…
Una ventata di freschezza. Mi sono emozionata a sentire che in tanti ci riconosciamo nelle cose dette e che la Spiaggia di Formicoli è come se fosse la casa di tutti e di ciascuno…
A rileggerne adesso lo slancio emotivo e a ripensare alle chiacchierate successive tra noi, mi convinco sempre di più – ma già ne ero abbastanza persuasa – che non ci sia un “diavolo” da combattere e che se ci spogliamo di qualche pregiudizio, anche nei confronti della pubblica amministrazione, possiamo con maggior forza, insieme, con serenità e decisione, valutare il da farsi e soprattutto…farlo!
Lo sfogo è legittimo dopo anni e anni di incomprensioni.
Durante l’ultima riunione, ho saputo che il progetto per la costruzione della barriera a tutela della spiaggia, approvato anni orsono, è l’eredità che l’attuale amministrazione si è trovata a dare esecuzione senza poterlo modificare.
I tecnici, e in particolare il direttore dei lavori, ha rilevato che i danni prodotti dal mare sono dovuti alla mancata definizione dell’opera, che dovrà essere completata entro i primi giorni del prossimo mese di maggio.
Il timore è che, una volta terminata tale barriera, la stessa non sia sufficiente ad evitare ulteriori e definitivi danni alla Spiaggia di Formicoli.
Il direttore – prima di aver completato l’opera e soprattutto prima di averla collaudata insieme alla ditta appaltatrice – ha ritenuto di far rimuovere le precedenti barriere, e ciò, a mio parere, ha contribuito a produrre gli attuali danni.
Ma oggi, credo, non è più neanche il momento di “preoccuparsi”: è arrivato quello di “occuparsi”, del presente e soprattutto del futuro.
Perché i tempi sono strettissimi, e forse non avremo la possibilità di una prova d’appello.
Mi spiego.
E se la barriera a pelo d’acqua non dovesse funzionare? Avremo il tempo di trovare un’alternativa valida per la stagione che si avvicina e per il prossimo inverno? Insomma, un piano B?
Dobbiamo agire in sinergia.
Su questo ho la sensazione che si stia sviluppando un’ampia convergenza, amministrazione comunale compresa; il coinvolgimento attivo di tutti noi non deve mai venire meno.
Ciascuno deve fare la propria parte e la mia famiglia farà la sua.
Aurora Tocco