Ieri sera sono stato a Santa Domenica di Ricadi per assistere, come cronista, all’incontro organizzato presso l’oratorio parrocchiale dall’amministrazione comunale per discutere con la cittadinanza della delicatissima questione Formicoli.
Hanno partecipato alla riunione anche i tecnici che hanno condotto recentemente i lavori in prossimità della spiaggia.
Circa le condizioni in cui versa attualmente Formicoli abbiamo già ampiamente detto su questo blog. Chi si è perso qualche “puntata”, oppure desidera rinfrescarsi le idee può CLICCARE QUI e leggere i nostri precedenti post sull’argomento.
Cosa è stato detto ieri?
L’incontro, abbastanza partecipato e svoltosi in un clima molto civile, secondo me non ha sciolto parecchi dubbi. E’ vero che sono andato via poco prima che si concludesse, quindi non so cosa è stato detto verso la fine, ma durante l’ampio lasso di tempo che sono rimasto lì le domande che sono state poste ai “relatori” non hanno avuto, a mio parere, risposte pienamente soddisfacenti. Mi spiego. L’incontro serviva anzitutto per capire com’è realmente la situazione a Formicoli, cioè di quanti metri è effettivamente avanzato il mare ultimamente da ogni lato della spiaggia e come si “muoverà” in futuro. Cosa di non minore importanza era capire perché si è arrivati a ciò, di chi le responsabilità e, cosa veramente di vitale importanza, capire cosa si farà in futuro per risolvere la questione e cosa si farà specie nell’immediatezza per ripristinare quantomeno l’accesso a ciò che rimane del lido.
Ha dapprima preso la parola il sindaco di Ricadi Pino Giuliano, il quale ha introdotto l’argomento. A lui ed alla sua amministrazione va dato il merito (e non è poco di questi tempi considerando anche quello che accade in un comune limitrofo…ogni riferimento a Drapia non è casuale) di essersi aperto alla cittadinanza, di aver convocato una riunione pubblica per dare la possibilità a tutti di esprimere la propria opinione e cercare di far luce su questa vicenda tanto delicata quanto complicata. E già, perché si tratta proprio di un problema complesso dagli esiti potenzialmente drammatici per la nostra economia e di un colpo durissimo alla nostra tradizione e Cultura, perché Formicoli è un luogo che fa parte, a tutti gli effetti, del nostro sentire comune.
Dopo Giuliano è intervenuto uno dei tecnici, il quale inizialmente è stato molto vago, nel senso che ha parlato del problema non concentrandosi su Formicoli. Poi, sollecitato dal sindaco, ha cercato di dire qualcosa di più sulla spiaggia ricadese, ma, come dicevo, non ha chiarito del tutto (forse non è possibile al momento) i diversi aspetti collegati alla problematica. Al termine del suo intervento hanno preso la parola alcuni cittadini ed operatori turistici, i quali hanno esternato i loro pareri e posto delle domande.
Il dibattito è stato senza dubbio interessante, ma, come vi dicevo, in concreto (almeno questa è la mia impressione) di risposte alle numerose domande che ognuno di noi si era posto ne sono arrivate poche, o meglio, ne sono arrivate ma confuse. Provo, di seguito, comunque ad esporvi ciò che ho capito io (anzi, che non ho capito).
Di quanto è avanzato il mare?
Difficile dirlo perché, si sa, il moto marino varia, e di molto, di periodo in periodo. Di certo le mareggiate dei giorni scorsi sono state eccezionali, molto più forti di quanto ci si poteva aspettare. Qualcuno ha parlato di 18 metri di spiaggia “mangiati dal mare”. Quindi la spiaggia, in un determinato punto, è risultata, almeno in alcuni momenti, immersa per ben 18 metri (un disastro). Ma forse questo dato è solo (per fortuna) temporaneo.
Come si “muoverà” il mare in futuro?
Anche in questo caso è stato difficile fornire una risposta certa in quanto questo “movimento” dipende da diversi fattori. Non da ultimo Madre Natura e, “non da penultimo”, l’efficace, corretto e tempestivo intervento dell’uomo per concretizzare il quale ci vogliono, oltre che tempi non brevi, una barca di soldi e quindi il contributo di enti di livello superiore rispetto al Comune.
Di chi la responsabilità?
Bella domanda alla quale, credo, dovranno dare risposta non di certo i cronisti come me, ma le autorità competenti e, se il caso, la magistratura. Diciamo che, come emerso ieri e come risaputo, gli operatori turistici, erigendo barriere nei pressi delle loro strutture, hanno ostacolato il mare impedendogli di portare sabbia o comunque di portarne in quantità adeguata. Ma è troppo facile, oltre che ingiusto, prendersela esclusivamente con loro i quali, in certi casi, hanno eretto questi muri per difendere le loro strutture dopo aver fatto vani appelli di collaborazione alle istituzioni. Infatti, alla burocrazia e la lentezza amministrativa, specie regionale, va una buona dose di responsabilità: pensate agli interventi progettati decenni addietro e mai finanziati oppure finanziati in modo inadeguato che, come è stato illustrato sempre nel corso dell’incontro di ieri, non hanno impedito di porre un freno ad un fenomeno, quello dell’erosione costiera che, va detto e ribadito, colpisce tutta la costa occidentale calabrese e dipende in buona parte da Madre Natura. Ma quest’ultima constatazione non deve essere un alibi: all’uomo spettava comunque darsi da fare nel corso degli anni per tutelare la costa. E l’impressione è che l’uomo negli ultimi decenni si sia dato da fare, ma non per tutelare la costa… anzi!
Un’altra insinuazione (diciamo così) venuta fuori nel corso dell’incontro di ieri ha riguardato gli ultimi lavori a Formicoli, interventi non ancora completati. Erano necessari, o meglio, era opportuno farli come sono stati fatti? Domanda praticamente senza risposta e chissà chi potrà darla. Quindi non sappiamo se questi lavori abbiano contribuito in maniera negativa al verificarsi di ciò che sta accadendo, ma è anche vero che non sono stati completati, cioè che le barriere create non sono state sistemate come previsto e, magari, se definite, queste barriere avrebbero potuto aiutare a risolvere la criticità.
Insomma: il quadro è complicato e molto confuso.
Ultima e più importante domanda, quella che interessa veramente tutti noi: cosa si farà per ripristinare quantomeno l’accesso nei prossimi mesi?
Gli amministratori hanno ripetuto più volte che il loro impegno sarà massimo e costante. Nonostante le difficoltà finanziarie, in qualche modo si troveranno i soldi per portare via tutta quella schifezza di cemento e altro materiale che ostruisce l’ingresso alla spiaggia (è stata ipotizzata anche la collaborazione dei privati per affrontare il problema dell’erosione costiera, ma magari questa eventuale collaborazione servirà più per un intervento di lungo periodo). Non appena le condizioni meteo lo permetteranno riprenderanno inoltre i lavori interrotti di cui dicevo sopra e verranno completati, nella speranza che possano essere efficaci.
Infine, la conclusione che traggo, personalmente, è la seguente: nei prossimi mesi la spiaggia di Formicoli verrà ripristinata, ma non sarà come prima, nel senso che una fetta (non si sa quanto esattamente) sarà sommersa dall’acqua. Se questa tendenza del mare a riappropriarsi della spiaggia, tendenza che, ricordiamo, va avanti comunque da tantissimi anni, in futuro verrà ostacolata e si invertirà, cioè se in futuro si verificherà il tanto agognato ripascimento non lo sappiamo, ma sappiamo, e non bisogna essere dei tecnici per capirlo, che questa sperata evenienza dipenderà, in buona parte, dall’uomo…
MarioVallone
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In basso le immagini dell’incontro di ieri sera: