Si è svolta nella mattinata di ieri una solenne celebrazione in memoria delle vittime della “Tragedia della galleria”, avvenuta in territorio di Stefanaconi il 20 marzo del 1967 sul cantiere della costruenda linea ferroviaria Battipaglia- Reggio Calabria, nella quale persero la vita 7 lavoratori. Nell’occasione il Comune di Stefanaconi ha inteso ricordare tutti i concittadini prematuramente scomparsi sul posto di lavoro, proponendo una riflessione sulle morti bianche e la sicurezza sul lavoro. Alla celebrazione, officiata da don Domenico Muscari, hanno preso parte i familiari dei caduti sul lavoro e in particolare di coloro che persero la vita nell’incidente di 46 anni orsono. Hanno altresì partecipato gli alunni delle locali scuole di ogni ordine e grado che, accompagnati dai rispettivi insegnanti, hanno realizzato dei lavori sul tema delle morti bianche che sono stati esposti nel corso della messa. Al termine della funzione religiosa il Sindaco Salvatore Di Sì ha offerto una sua riflessione sul giorno del ricordo delle morti bianche, affermando che: “Questa circostanza ci spinge ancora oggi a riflettere sull’importanza del lavoro e sul valore della vita, che non può e non deve divenire merce di scambio in nome del profitto. Il posto di lavoro, la sua qualità in fabbrica come in ufficio, la salute e l’ambiente, il capitale economico e il capitale umano, devono divenire elementi non più inconciliabili nel rispetto della vita umana e delle legittime ambizioni di sviluppo della società. La dignità del lavoratore deve, pertanto, tornare al primo posto sia a livello legislativo che di etica aziendale. Per farlo occorre scongiurare con tutti i mezzi i rischi legati all’attività lavorativa. Le morti sul lavoro sono lutti che coinvolgono e interrogano la società tutta; sono una sconfitta per un paese civile come il nostro e per tutto il suo sistema produttivo.” Il primo cittadino ha altresì ricordato tutti i caduti sul lavoro di Stefanaconi citandone il nome ed aggiungendo: “A tutti loro va il nostro commosso ricordo con la speranza che non si debbano mai più commemorare altre morti sul lavoro”.
Al termine della funzione una delegazione di familiari, con il Sindaco e gli amministratori, si è recata presso la pietra commemorativa della “Tragedia della galleria”, sita in piazza del Repubblica, dove è stata posizionata una composizione floreale ed impartita la benedizione da parte del sacerdote don Domenico Muscari.
La Tragedia della galleria. Alle ore 14.35 del 20 marzo 1967 in Stefanaconi (VV) località “Cuccìa”, nella costruenda galleria a doppio binario delle ferrovie dello Stato, per la realizzazione della variante tra le stazioni di Eccellente e Rosarno della linea Battipaglia-Reggio Calabria, in appalto alla società “Sogene” corrente in Roma, al chilometro 1,070, si verificava un crollo sul fronte di avanzamento che interessava quindici metri della calotta. In conseguenza di detto evento rimanevano sepolti sette dei dieci operai che erano intenti al lavoro: Giannetti Giosuè, (capo squadra) nato a Ravenna il 01 aprile 1934 e residente a Sapri, il cui cadavere fu ritrovato il 4 aprile 1967 alle ore 13.30; Di Cintio Arcangelo, (capo squadra) nato a Capistrello (AQ) il 15.08.1930 ivi residente, ritrovato il 4 aprile alle ore 17.45; Felice Antonio, (operaio specializzato) nato a Piscopio (CZ) residente, ritrovato il 21 marzo alle ore 9.30; Matina Antonio, (minatore) nato a Stefanaconi (CZ) il 20.02.1930 ivi residente, ritrovato il 4 aprile alle ore 17.00; Clemente Giuseppe, (minatore) nato a Bagnara Calabra (R.C.) il 24.04.1931 ivi residente, ritrovato il 4 aprile alle ore 12.00; Arciglione Giuseppe (operaio specializzato) nato ad Acri (CS) il 03.01.1920, residente in Stefanaconi, ritrovato il 27 marzo; Colloca Giuseppe, (fuochino) nato a San Gregorio d’Ippona (CZ) il 21.02.1938 ivi residente, ritrovato il 4 aprile alle ore 13.00.