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Cimitero Drapia: abbandono e degrado

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Ricevo – sostengo – e pubblico una denuncia riguardante lo stato di abbandono e degrado in cui versa soprattutto il cosiddetto  “cimitero vecchio” del comune di Drapia.

“All’ombra de’ cipressi e dentro l’urne confortate di pianto è forse il sonno della morte men duro?”
Inizia così il carme “Dei Sepolcri” in cui il grande Ugo Foscolo esalta l’importanza del culto dei morti.
Fin dai tempi antichi il culto dei morti è sempre stato segno di civiltà di un popolo, qualsiasi popolo. 
Queste allegate sono le foto del degrado in cui versa da molto tempo il cimitero vecchio e che vorrei tutti vedessero.
Questo è il segno di civiltà che dimostra il Comune di Drapia verso i nostri defunti.
Ogni volta che torno da Roma, vado a trovare i miei cari, spero sempre che finalmente sia tutto ben sistemato e pulito, come il cimitero lato nuovo, sempre invano.
“A morte è na livella “ diceva il grande Totò, i morti sono tutti uguali, i nostri morti hanno il diritto di dormire il sonno dei giusti come tutti gli altri, NON esistono morti di serie A e morti di serie Z.
Basta con scuse,  false promesse…. non  mantenute, basta, basta basta, veramente basta.
Siamo arcistufi di vedere ancora questo degrado.
Non dico che deve essere un posto ameno, con margherite e rododendri, ma almeno pulito come si deve.
Sinceramente sono molto delusa e amareggiata.
Prendere in giro noi significa prendere in giro i nostri cari defunti e questo è un sacrilegio verso chi non ha più voce per potersi difendere.
Non avete proprio nessuna vergogna!
Cordialmente.

Romana Vallone

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