Il centro storico di Brattirò è uno dei pochi in Calabria non ancora pavimentato: un luogo quasi abbandonato a se stesso.
Eppure vi sono tanti spazi che hanno una loro storia e una loro peculiarità.
Oggi condivido alcune foto e una breve descrizione dello spiazzo che noi brattiroesi chiamiamo “Avanzi o chianu”. Lo scritto è di mio padre. Lui compare anche in una delle tre foto in basso, scattate durante le nostre “perlustrazioni” per le vie del paese.
A proposito, una postilla: i centri storici delle altre frazioni drapiesi sono stati pavimentati, dove più dove meno. A Brattirò la pavimentazione è stata fatta solo davanti alla chiesa e lungo piazza Cesare Battisti: ma quest’ultimo luogo non ha storia, se non assai recente, è una sorta di incrocio, non un luogo antico: non avrebbe avuto molto più senso e significato pavimentare spazi storici molto più datati?
m.v.
AVANZI O CHIANU
È una piazzetta lungo la strada principale di Brattirò che è la via Vittorio Emanuele ed è ubicata al n° 174 di detta via. Dalla piazzetta si diramano due viuzze, via Roma e via Luigi Cadorna. A memoria d’uomo, esiste da sempre una fontana con acqua potabile. Ad essa tutta la gente del Vajuni attingeva l’acqua. Quando il nucleo di Brattirò era u Vajuni, questa era la piazza più importante del paese, anche perché la Piazza delle Dame o, meglio, Piazza dell’Adamo, che dista circa trenta metri e che era più grande, aveva nel suo bel mezzo un pozzo, da cui si attingeva l’acqua, ubicato dove adesso sorge un albero e questo ne riduceva l’ampiezza.
Nella piazzetta di Avanti u Cianu, gli eredi del Magnifico Nicola Adamo, piantarono l’albero della libertà.
L’albero della libertà fu il simbolo della Rivoluzione Francese, infatti fu durante la Rivoluzione che i repubblicani piantarono il primo albero della libertà a Parigi nel 1790.
Era l’immagine, l’emblema della rivoluzione e della riscossa… Anche a Brattirò ci furono segni di opposizione, di reazione, di rivincita, di riscatto se non di vera e propria ribellione…
Pasquale Vallone
