Un pensiero commosso in memoria di Antonello Furchì, caro amico e assiduo lettore del mio blog, deceduto inaspettatamente ieri sera, a Rovereto, a causa di un improvviso malore durante una partita di calcetto.
Antonello, classe 1960, era originario del mio stesso paese: Brattirò. Aveva frequentato qui la scuola dell’obbligo; poi le superiori a Vibo Valentia e la laurea in Architettura a Reggio Calabria.
Da giovane, subito dopo il completamento degli studi, aveva iniziato la sua attività professionale. Tante le opere, pubbliche e private, che portano la sua firma e la sua impronta.
Quindi il trasferimento al nord per intraprendere la carriera di docente (recentemente anche una fruttuosa esperienza politica a Rovereto); comunque forte – fortissimo – e sempre presente il legame con la sua terra di origine.
Persona perbene, preparata, seria e umile, coltivava diverse passioni, su tutte la fotografia: numerose le partecipazioni, specie negli ultimi anni, a concorsi fotografici e scatti talvolta premiati.
Ci sentivamo spesso in chat e in paese ci vedevamo sempre in estate.
Lui seguiva quotidianamente il mio blog e talvolta mi chiedeva approfondimenti in privato.
Quando si trovava in ferie in Calabria partecipava alle presentazioni dei libri dei miei autori. Discutevamo spesso della sua tesi universitaria sull’architettura rurale, in particolare sulle case di “bresta”; avevo più volte manifestato la mia intenzione di pubblicarla, magari con un cospicuo album fotografico, e lui si era detto favorevole.
Ricordo, inoltre, e davvero con piacere, più di 20 anni fa, le frequenti partitelle a calcetto con noi, allora ragazzi ventenni. Lui, quasi quarantenne, comunque a reggere i nostri ritmi irruenti con la sua garbata e rigorosa presenza.
Caro Antonello.
La vita a volte è davvero balorda.
Ieri, come ogni mattina, avrai visitato il mio blog: oggi – pensa un po’ – sullo stesso spazio web vi è questo articolo.
Ti giunga il mio abbraccio; continua a seguirci, pur essendo altrove: sicuramente in un posto bello e incantevole, degno della tua splendida persona.
m.v.
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