Omaggio a Manuela Pugliese

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Come ogni anno LaboArt ha reso omaggio a Manuela Pugliese in una domenica di novembre.

Manuela era un’attrice tropeana scomparsa nel 2010 all’età di 35 anni a causa di un incidente stradale. Diplomatasi all’Accademia d’Arte drammatica della Calabria, Manuela si innamorò del Teatro dell’Opera: nel 2008 fu assistente alla regia di Pierfrancesco Maestrini per Lucia di Lammermoor, spettacolo che debuttò alle Terme di Caracalla e che fu presentato al Festival svizzero di Avenches.

Manuela fu il motivo che portò Maria Grazia Teramo (presidente dell’associazione LaboArt) a innamorarsi del teatro. Per questo, dal 2012 l’associazione LaboArt Tropea ha deciso di indire la Borsa di Studio “Vissi d’arte, vissi d’amore” in onore di Manuela Pugliese. La borsa consente al vincitore di frequentare gratuitamente i corsi di Teatro di LaboArt, sulle orme del legame che univa Manuela e Maria Grazia. Quest’anno la portata formativa della manifestazione è aumentata grazie al sostegno del Tropis Hotel che ha elargito le prime due Borse di Studio “Costruisco il mio presente”. Un’occasione, quest’ultima, che si somma alle Borse di Studio Antonio Mamone “Costruisco il mio futuro” che il Tropis Hotel già offre ogni anno da ormai cinque anni a sei studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore di Tropea.

Presso la Sala Albino dell’Hotel Tropis alle ore 17:00 del 26 novembre sono stati celebrati i vincitori. Sceglierli è stato realmente insidioso in quanto i candidati (tutti ragazzi di eta dai 14 ai 23 anni) si sono impegnati tanto nel dimostrare la voglia di ottenere il riconoscimento.

La Borsa di Studio “Vissi d’arte, vissi d’amore – Manuela Pugliese” è stata vinta dalla 14enne Giulia Andiloro che per il suo provino ha scelto di portare una commovente poesia sulla guerra di Bertolt Brecht.

Ha vinto la menzione speciale per il miglior testo Andrea D’Agostino che ha scritto di suo pugno una riflessione (sotto forma di prosa poetica, come è stata definita dalla stessa candidata) sul rapporto che intercorre tra il corpo e la mente; la menzione speciale alla miglior interpretazione è andata a Claudia Minutolo, anche lei impegnata a mettere in scena un suo testo che indaga il suo rapporto con il buio e tutto ciò che implica il buio a livello allegorico. Claudia Minutolo è stata anche una delle due vincitrici della Borsa di Studio “Costruisco il mio presente”, assieme a Marianna Stumpo che ha presentato al provino l’iconica poesia di Cristina Torre Càceres sulla violenza di genere. Un plauso speciale va fatto anche a Giovanni Carone e Ornella Daja che nonostante il grande impegno profuso non sono riusciti a ottenere un riconoscimento.

La selezione dei vincitori si è svolta il 24 novembre a porte chiuse e ha visto i partecipanti confrontarsi con le proprie paure e con la propria ansia da palcoscenico. I candidati hanno dovuto scrivere o scegliere un brano (un monologo, una poesia o un testo teatrale) e metterlo in scena. Il secondo e non meno importante passaggio della selezione è stato il colloquio motivazionale che i candidati hanno dovuto effettuare di fronte alla giuria (formata da Maria Grazia Teramo, Francesco Carchidi, Domenica Mamone e Francesca Mamone). Il criterio della selezione dei vincitori non si è basato esclusivamente sulla bravura dei candidati, quanto piuttosto sulla necessità emotiva che l’esperienza teatrale può offrire a ognuno di loro. Il teatro di LaboArt, infatti, attraverso l’incursione nella sfera dell’interiorità, riesce a restituire ai partecipanti una consapevolezza maggiore della propria persona. Un modo di fare teatro che non mira a diventare una fucina di talenti ma piuttosto una fucina di sentimenti che aiutino il partecipante a saper affrontare meglio le proprie paure.

Il 26 novembre però è stata anche un’occasione per alimentare il ricordo di Manuela e di tutte le vittime della strada attraverso l’arte e il confronto. Sulla scena si sono esibiti i chitarristi Riccardo Medile e Francesco Loiacono e il soprano Gemma Fazzari accompagnata al pianoforte da Francesco Pata. Il gruppo Scout Agesci Tropea Uno, invece, ha omaggiato il ricordo di Pasquale Tropeano, scomparso nel 2017 all’età di 18 anni. Il Gruppo Folk Città di Tropea ha letto la straziante poesia dialettale che Maria Addolorato ha scritto per Francesco Piccolo, scomparso in un incidente stradale nel 2019 all’età di 42 anni. Inoltre si è esibita anche la vincitrice uscente della Borsa di Studio Lucia Cuppari ed Aurora Ventrici, entrambe allieve di LaboArt.
I momenti di confronto hanno invece approfondito i temi della responsabilità alla guida, del dissesto di alcune strade calabresi, della prevenzione e dell’importanza della donazione degli organi. Sono intervenuti Giuseppe Conocchiella (referente AIDO Briatico), papà di Tania, scomparsa a 21 anni e prima donatrice multiorgano in provincia di Vibo Valentia; Nino Valeri (associazione Paola e Dario onlus e referente AIFVS), papà di Paola, giovane ragazza scomparsa la sera di Natale del 1998 in compagnia del fidanzato Dario; e Caterina Forelli, presidente dell’AVIS di Vibo Valentia.
La manifestazione si è conclusa con il ricordo e la declamazione dei nomi di decine di vittime della strada che hanno perso la vita sul territorio calabrese.

È stata una serata che indubbiamente ha avuto i suoi momenti strazianti, che ha aperto degli squarci per riflettere su dei temi spesso poco dibattuti, ma soprattutto è stata una serata che ha alimentato la speranza, la speranza che il teatro e l’arte diventino veicolo di rinascita emotiva nel nome di Manuela e di tutte le vittime della strada a cui è stato reso omaggio.

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