In una calda notte d’agosto il rullio festoso dei tamburi entra dai balconi spalancati e ti chiama, impossibile resistere all’atmosfera gioiosa che ti invita a partecipare: nella piazza, lungo il corso e i vicoli, scorre veloce il popolo di Culture a Confronto per poi tuffarsi, coi suoi colori variopinti, lungo la scalinata dell’Affaccio del Cannone.
E quando vedi apparire sul proscenio, ai piedi della mitica Santa Maria dell’Isola, i giovanissimi destinati ad aprire il Festival Mondiale della Cultura Popolare con un’abile coreografia, l’emozione raggiunge l’acme e si diffonde tra il foltissimo pubblico.
La voce calda e profonda della cantante Demetra, la tropeana Francesca Surace, li accompagna con un suggestivo inno alla bandiera che esalta l’amor di patria, il più piccino tra loro solleva il globo terrestre accanto ad un altro piccolino dalla pelle d’ebano e trionfa l’apoteosi della pace nel magico cerchio di musica e danza appositamente ideato da Loredana Naccari, direttrice della scuola Kaos Ballet. Quando le bambine e i bambini del Gruppo Folk Città di Tropea, perfettamente abbigliati con i gioielli e i costumi popolari, danzano allegri, sicuri di sè e orgogliosi del loro compito, capisci che dietro l’esclusivo spettacolo non c’è solo tanta competenza e perizia tecnica ma un amore infinito per la cultura popolare da far sopravvivere alla dissacrante modernità attraverso le generazioni nuove.
La conduzione perfetta delle due serate da parte di un grande dello spettacolo, Domenico Gareri, fa scorrere gradevolmente la bella festa e tra le esibizioni mozzafiato dei sei gruppi folclorici provenienti da tutto il mondo trova armonioso spazio il conferimento dei tre premi Culture a Confronto, preziose opere del Maestro Orafo Michele Affidato, al prof Leonardo Alario, grande demologo e punta di diamante della Consulta Scientifica della FITP, all’Associazione ASYLOS di Crotone che sostiene le persone con autismo, al fotovideoreporter di successo Saverio Caracciolo, autore di significativi video e foto legati alla Calabria.
La prima ad esibirsi, dopo l’Italia, magnificamente rappresentata dai bambini, la Colombia e a seguire, con ritmo incalzante che non conosce tempi morti, Polonia, Costa Rica, Argentina, Sudafrica ed Ecuador. Ogni gruppo riesce a regalare ai tantissimi spettatori uno spaccato significativo della propria cultura interpretata in maniera così intensa e appassionata da travolgere tutti. Nel giro di poco più di due ore per sera, un’altalena colorata rapisce il pubblico, nessuno escluso, portandolo nei vari paesi protagonisti: un aereo fatato, in un istante, conduce gli spettatori in luoghi lontani, ricchi di storia e dal fascino travolgente.
Soffermarsi sui particolari di qualche esibizione, farlo per tutte richiederebbe troppo tempo, cagionerebbe torto alle altre perchè tutti gli spettacoli rappresentati sono sati di altissima qualità, tecnicamente perfetti e veramente affascinanti. Alcune performance sono apparse culturalmente vicine a noi, altre molto distanti ma tutte sono risultate assai coinvolgenti per l’intensità delle sensazioni che hanno suscitato. Negli artisti era palpabile l’impegno, l’amore per la propria terra, la voglia di farla conoscere, il rispetto per i vari paesi rappresentati, l’autenticità dei linguaggi veicolati e il grande desiderio di pace, sublime Bandiera del Festival. Nonostante l’afosa serata agostana, ai piedi dell’Isola si è respirata l’aria fresca e pulita dei grandi valori umani e questo ha arricchito profondamente tutti.
Presente all’evento tutto il Gruppo Folk Città di Tropea assieme al suo presidente e organizzatore della rassegna, Andrea Addolorato, i suoi collaboratori, Antonino D’Aloi, Maria Carmela Crisafio e Concetta Lorenzo, il Presidente del Comitato Regionale FITP della Calabria, Marcello Perrone e l’Amministrazione Comunale rappresentata dall’Assessore Caterina Marzolo e dal Presidente del Consiglio Francesco Monteleone.
Se Tropea appunta al suo petto anche il distintivo di Città del Folklore il merito è pure di quest’eccellente evento che concretizza l’impegno ad unire i popoli del mondo valorizzandone le peculiarità. Non a caso il Sindaco di Tropea, avv. Giovanni Macrì, nel suo benvenuto ai gruppi, ha affermato: “ognuno di noi può scrivere il futuro secondo i propri desideri: facciamolo nel segno dell’incontro!”, ecco perché il prestigioso Festival tropeano si é concluso con l’abbraccio tra gli artisti sulle note della sigla ufficiale dell’iniziativa, da “Fratello a Fratello” scritta in occasione del Giubileo del 2000 da Franco Fasano, primo premiato di Culture Confronto. Per tutti, l’edizione 2023 di Culture a Confronto é stata un grandissimo successo e, grazie alla diretta streaming di Tropeaedintorni, ha allietato e arricchito anche le persone lontane e chi non ha potuto godere l’emozione immensa della diretta sotto le stelle, ai piedi della bellezza travolgente dello Scoglio dell’Isola lambito dal mare.