Negli ultimi giorni è stato interrotto – praticamente quasi sempre durante la notte e da oggi anche durante le ore diurne – il servizio di erogazione idrica nel territorio comunale di Drapia.
Ci (ri)siamo. Come ogni estate (anzi, come ognuna delle ultime 3 estati) torna il problema.
Anzitutto la mia solidarietà a coloro che assistono in casa persone anziane, ammalate e disabili; e anche a coloro che hanno bimbi piccoli: non avere acqua con più di 40 gradi è una condizione disumana.
Mi sono deciso a scrivere questo post – in una drammatica fase della mia esistenza in cui mi sto tenendo momentaneamente lontano da determinate guerre – soprattutto pensando a queste persone in seria difficoltà: non potevo proprio esimermi.
Nella speranza che problematiche legate all’erogazione dell’acqua siano il risultato di una fase – per così dire, sfortunata – e che tutto si (ri)metta a posto al più presto alcune considerazioni intendo farle.
Una riflessione preliminare anzitutto, per amore della verità.
I continui guasti e le perdite della rete sono riconducibili a un problema – mi viene da dire (inter)nazionale – che può essere risolto solo con finanziamenti dall’alto e, almeno per questo, credo che a Drapia vi sia un progetto e che sarà finanziato, tra l’altro con bei soldi per i (locali!) progettisti.
Quindi vi è da sperare che ragnatela tubazioni prima o poi sarà rifatta o quantomeno “sistemata”. Ma ciò non “giustifica” il problema; detto altrimenti: la carenza idrica è riconducibile solo in parte alle perdite della rete ed ai guasti. Nessuno nega che ci siano queste problematiche ataviche e di difficile risoluzione, ma vanno presi in considerazione tanti altri aspetti per contestualizzare e cercare di comprendere la serissima questione e trovare il modo di gestirla al meglio.
Più precisamente, non da esperto ma da semplice osservatore, li elenco, punto per punto.
1- Fino a poche settimana fa abbiamo avuto precipitazioni, alcune anche abbondanti, quindi che non ci vengano a parlare di siccità o cose simili. Quest’anno di acqua ne è venuta giù e anche parecchia.
2-Al momento la popolazione comunale è di certo aumentata, come accade da sempre in estate, ma – almeno per ora – questo aumento non è significativo. Viene da chiedersi cosa accadrà tra 20 giorni quando la popolazione aumenterà di parecchio.
3-Azioni di lungo periodo, cioè nuovi pozzi (che poi questa è la vera chiave per superare criticità). Se ne parla, se ne riparla. Iter va avanti, iter rallenta. Annunci, proclami. Lavori programmati, lavori appaltati. Abbiamo dato la giusta priorità al problema? Li vogliamo fare questi benedetti pozzi, si o no?
4-Azioni di controllo. Tutti sappiamo che vi sono persone che adoperano acqua per finalità non consentite, ma a me non risulta vi siano controlli e, magari sanzioni, che avrebbero almeno un effetto disincentivante di determinati comportamenti.
5- Allacci abusivi. Mi piacerebbe sapere quale iniziativa è stata messa in campo per scovare gli allacci abusivi e comminare relative sanzioni. Non vedo apparati comunali particolarmente attivi in tal senso.
6-Bollette e pagamenti. Quanto arretrato è stato recuperato? Anche qui non vedo risultati tangibili, ma perlopiù bollette sbagliate recapitate a casa dei cittadini che poi devono faticare per sbrogliare intoppi dovuti a manchevolezze non riconducibili a loro comportamenti.
7-Campagna sensibilizzazione uso corretto dell’acqua. Non mi risulta alcun volantino, alcun avviso, alcun messaggio, alcun post. Sicuramente, in una strategia complessiva, specie se associata a controlli e multe, una campagna del genere potrebbe dare risultati significativi. Ma, al momento, per Drapia mi sembra fantascienza.
8-Tutti sappiamo che da 4 anni la persona addetta alla gestione delle vasche è andata in pensione. Domanda: è stata adeguatamente sostituita? Sicuramente la persona che avrebbe dovuto sostituirla è stata ben pagata, almeno negli anni passati. Ma siamo sicuri che si sia trattato di personale qualificato ed esperto? Ora mi è stato riferito che della “movimentazione” idrica se ne occupa un’altra persona. Non so che dire. Staremo a vedere. Per ora mi sembra che ben poco stia cambiando in meglio.
Mi viene in mente una locandina fatta girare sui social anni fa, guarda caso rimossa da tempo dal web, in cui si parlava di “fare”, di azioni anziché proclami e chiacchiere, per cui un’ultima incontrovertibile considerazione la faccio, attendendo che qualcuno mi dimostri il contrario: da decenni a Drapia e frazioni non avevamo problemi con l’acqua, ora, “improvvisamente”, negli ultimi 4 anni ne abbiamo di continuo e crescenti.
Siamo sicuri che si tratti di sfiga, di guasti improvvisi e ricorrenti, di manomissioni, di simil-attentati, di congiuntura astrale sfavorevole… o vi è anche dell’altro?
MarioVallone