Negli ultimi tre mesi non ho – praticamente – aggiornato questo mio blog e ho pubblicato pochissimi post sui social.
Lo stesso dicasi circa l’uscita di nuovi libri col mio marchio Mario Vallone Editore.
Nonostante ciò Vibonesiamo ha continuato a registrare visite. Mi hanno commosso le numerose persone che, quotidianamente, hanno continuato ad entrare nel sito, sperando-sapendo, che prima o poi avrei ripreso la marcia.
Grazie, grazie di cuore.
La morte di mio padre mi ha bloccato. L’ho detto, l’ho spiegato, l’ho scritto. Con lui discutevo, continuamente, su quanto pubblicato e su quanto pubblicare. Programmavo, mi confrontavo, mi aiutava molto nel mio lavoro: da lui avevo solo da imparare.
Sapere che il mio principale lettore e collaboratore non vi è più ha reso (temporaneamente) impossibile continuare a fare ciò che facevo ininterrottamente da 12 anni.
Era giunto il momento di fermarmi e riordinare la mente. Mi sono sentito improvvisamente disorientato, triste, demotivato e spento; incapace di affrontare qualsivoglia incontro pubblico, dibattito sul blog e sui canali social; senza spinta creativa, senza inventiva, senza posatezza.
Questa situazione non è alle spalle: permane; ma mi sono convinto che solo riprendendo il cammino, solo attraversandola, può essere superata.
Il mio blog non finirà. La mia casa editrice è viva.
30 mila immagini pubblicate e più di 7 mila articoli, più di 200 libri.
Lo stop è stato forzato, (non) voluto.
Tutto ciò non finirà.
Mai avrei voluto fermarmi, mai mi sarei fermato; per nessuna ragione al mondo avrei smesso di fare ciò che amo e che mi appassiona, eccetto una: la morte di mio padre.
Il dolore e lo smarrimento devono fare il loro corso, stanno facendo il loro corso: come deve essere, come è giusto che sia. L’amaro calice va bevuto.
Ma è venuto il momento di provare a spostare il macigno, scontrarsi con le forze avverse, rialzarsi, risalire la china.
Con cadenza via via crescente riprenderò a pubblicare; promesso.
Ho innumerevoli foto antiche già catalogate con mio padre da farvi vedere; ho una miriade di notizie da amplificare che continuamente mi giungono sulla mail e tramite chat; ho una infinità di battaglie da condurre, denunce da fare, temi da scandagliare, dibattiti da affrontare, libri da pubblicare.
A luglio farò uscire almeno tre nuovi volumi.
Sempre a luglio riprenderò a fare presentazioni in pubblico.
Lo devo a voi che mi seguite.
Lo devo ai miei autori.
Lo devo soprattutto a chi non c’è più; solo così potrò omaggiare e riportare in vita.
Il peggio (spero!) è alle spalle: il meglio – di certo! – deve ancora venire.
MarioVallone