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PSC Drapia: appello dell’ing. Agostino Rombolà

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Oggi parliamo del Piano Strutturale Comunale di Drapia (PSC) dando spazio alla recentissima battaglia dell’ing. Agostino Rombolà di Brattirò, figura ben nota nel circondario di Tropea-Capo Vaticano.

Drapia oggigiorno non ha ancora approvato lo strumento urbanistico di fondamentale importanza per il territorio, nonostante vari tentativi di portare a termine l’iter da parte di più consiliature.

Attorno al PSC – banale ribadirlo – ruotano rilevantissimi interessi.

Nel mese di ottobre l’ing. Agostino (alias Taleu) aveva organizzato un incontro pubblico con gli amministratori attuali ed i precedenti durante il quale aveva affrontato anche questo tema.

Successivamente ha scritto alla Regione, fornendo una cronistoria della vicenda, sollecitando l’ente a un intervento sostitutivo.

Di seguito il testo integrale della missiva.

Alla presidenza 

Giunta Regionale REGIONE Calabria

Oggetto: richiesta applicazione art. 28 L.R. n. 19/2002 e s.m.i. “poteri sostitutivi”

Il sottoscritto Rombolà Agostino, nato a Drapia il 15/01/1943 ed ivi residente in C/da Piana, snc della frazione Brattirò (VV), quale cittadino di questo comune, nonché in qualità di ex amministratore per 25 anni ed ex sindaco dal giugno 1990 al gennaio 1992

COMUNICA

Al presidente della Regione Calabria ed alla giunta tutta, quanto segue in merito al PSC del Comune di Drapia, rappresentandone in modo sintetico la cronostoria: negli anni ’80 il comune di Drapia è stato dichiarato comune turistico, per cui è stato obbligato dalla Regione Calabria a passare dal PdF al P.R.G. ora P.S.C.

Da allora comincia il percorso infinito del PSC di codesto Ente. Infatti dall’85 al ’90 si nominano i tecnici, si preparano le aerofotogrammetrie, procedendo a rilento, fino a quando, nel giugno del 1990, il sottoscritto, diventato sindaco, sollecita i tecnici incaricati alla stesura del PRG, si tiene in stretto contatto con i funzionari dell’assessorato all’Urbanistica della Regione Calabria (arch. Iovine) e seguendo i loro suggerimenti, arriva alla definizione del Piano, concordando con questi ultimi l’invio di un commissario ad acta per l’adozione dello strumento urbanistico, onde evitare eventuali possibili denunce, da parte di chicchessia, in quanto, trattandosi di piccolo comune, quasi tutti gli amministratori, compreso lo scrivente, erano interessati quali proprietari di terreni ricadenti nelle scelte previste nel PRG. 

La nomina del commissario ad acta è avvenuta nel giugno del 1991, nella persona del geometra Iuli, funzionario dell’assessorato all’urbanistica della Regione Calabria; nell’ottobre dello stesso anno, la maggioranza presieduta dal sottoscritto, va in crisi; nel gennaio del 1992 subentra un nuovo sindaco con una nuova maggioranza. Il PRG (già pronto per l’adozione) viene stravolto su suggerimento dei nuovi entrati; ed il commissario resta non per 3 mesi, come stabiliscono le norme, ma per 3 anni, fino a giugno 1995 (fine della legislatura); adotta il Piano e lo invia al vaglio degli organi competenti regionali; i quali, come era facile prevedere, chiedono tassative e drastiche riduzioni delle aree omogenee inserite nel Piano, ritenendolo sovradimensionato in riferimento alle esigenze comunali. Il consiglio comunale di Drapia respinge in toto le prescrizioni richieste; risultato finale: nel 1996 lo stesso geom. Iuli, non più commissario ma in qualità di funzionario dell’assessorato all’urbanistica della regione Calabria, insieme ad altri suoi colleghi, “NON APPROVA”. Il Piano viene quindi respinto.

Da allora, tutto tace, forse anche perché in quel periodo la Regione stava elaborando la legge urbanistica regionale n. 19 del 2002 e di seguito le linee guida attuative. Superato il vuoto legislativo, l’1/04/2008 il sindaco pro tempore Aurelio Rombolà sottoscriveva la convenzione di incarico per la redazione del PSC con gli stessi tecnici che avevano elaborato il PRG bocciato nel 1996.

Nel 2009 si va a nuove elezioni. Diventa sindaco il geom. Alessandro Porcelli, il quale, fino al 2014 si adopera alla definizione del PSC ma non riesce a concludere l’iter. Nel giugno del 2014 subentra come nuovo sindaco Antonio Vita che, nella elaborazione del PSC, prosegue nel solco della precedente amministrazione; approva il documento preliminare, apre la conferenza di pianificazione, si confronta con le parti sociali, con i rappresentanti provinciali e regionali, i quali con i loro competenti suggerimenti permettono all’amministrazione di giungere alla stesura definitiva del PSC. 

Il 31/10/2018 e con successiva integrazione del 4/01/2019, il sindaco Vita trasmette gli elaborati del PSC al servizio decentrato della Regione Calabria, dipartimento infrastrutture e lavori pubblici per ottenere i necessari pareri. Il 2/01/2019 è stato acquisito dal comune di Drapia il Piano comunale di classificazione acustica, trasmesso dal professionista incaricato.

In data 24/01/2019 il suddetto ufficio ha rilasciato parere favorevole di compatibilità geomorfologica; il 18/03/2019, con determina si è proceduto al pagamento delle spese alla regione Calabria necessarie per l’istruttoria della VAS, i cui documenti sono stati spediti agli uffici competenti regionali e il cui parere favorevole credo sia ad oggi agli atti del comune di Drapia. Parere che, purtroppo, il sindaco Vita non ha potuto utilizzare in quanto il 25 maggio 2019 ci sono state nuove elezioni comunali; il consiglio comunale era decaduto e quindi non convocabile per l’adozione del PSC anche se nell’aprile del 2019 l’iter, con il parere favorevole della VAS, era già concluso.

Ciò premesso, ci si aspettava che la nuova amministrazione, presieduta di nuovo dal geom. Alessandro Porcelli, se non al primo almeno al secondo consiglio comunale portasse all’ordine del giorno l’adozione del PSC, vista l’importanza che tale documento rappresenta per l’economia comunale e per la corretta utilizzazione del territorio che in questi lunghi anni di vacanza programmatica è stato abbondantemente deturpato in modo irrimediabile dall’abusivismo imperante. Purtroppo ad oggi, 2022, a quasi tre anni dall’insediamento del suo secondo mandato, il sindaco Porcelli non si è minimamente degnato di occuparsi del PSC.

In una pubblica assemblea organizzata dal sottoscritto, il 22 ottobre 2022 per dibattere sull’argomento PSC alla presenza dell’attuale e della precedente amministrazione, in modo spudorato ed arrogante il sindaco Porcelli ebbe a dire che lui il PSC lo rifarà partendo da zero, a suo piacimento, considerandolo un atto politico e non tecnico; e siccome i tecnici precedenti due su tre sono deceduti e il terzo non è disponibile a nuovo incarico, in data 4/05/2022 è stata pubblicata la determina di avviso di manifestazione di interesse per l’affidamento dell’incarico di progettazione del PSC. E con determina del responsabile area tecnica n. 134/2022, il Comune prende atto che a rispondere sono due soli studi tecnici, di cui uno è subito escluso in quanto l’istanza è arrivata in ritardo; ne resta solo uno col quale c’è stata una trattativa diretta il giorno 2/08/2022 per l’importo di euro 22.500,00 oltre IVA, legalizzata con determina n. 178 del 6/09/2022 di impegno di spesa e affidamento di incarico; tutto questo giustificato dal fatto che l’amministrazione, vista l’importanza che il PSC riveste per una comunità, vuole dare nuovo impulso alla soluzione del problema, dopo averlo tenuto nel cassetto per oltre tre anni, ripartendo da zero.

T.Q.P.,

lo scrivente, nella speranza, di rendere concreti i sogni e le aspettative della comunità Drapiese, reputa che i cittadini in quanto tali, oltre ogni ragionevole considerazione di carattere economico, ambientale e di rispetto del territorio, abbiano il diritto ad avere “APPROVATO” uno strumento urbanistico degno di questo nome che pianifichi correttamente l’utilizzo del territorio, cosa questa che poteva concretizzarsi nel 2019 con l’amministrazione Vita o con la subentrante amministrazione Porcelli, ma che il ritorno dell’attuale sindaco, con la sua protervia, arroganza e ottusità, vuole far diventare ancora una volta un miraggio, come i fatti e gli atti dimostrano. 

Chiede pertanto alla Giunta Regionale l’applicazione dei poteri sostitutivi previsti dall’art. 28 L.R. n. 19 del 2002 e smi, ritenendo i tempi legali ampiamente superati. Chiede inoltre, se è ritenuto opportuno, l’intervento della Corte dei Conti per l’accertamento di eventuali danni erariali, considerando che il problema non è ancora risolto dopo 30 anni di vicissitudini che hanno arrecato notevoli danni economici non solo alla comunità drapiese ma anche all’Ente Comune, alimentando notevoli abusivismi edilizi. 

Nel porgere deferenti ossequi, resta in attesa di un riscontro o di una eventuale convocazione.

Data  11/12/2022          

 

Dopo l’invio di questa comunicazione la Regione risponde: clicca qui per leggere la risposta.

In sostanza invita l’amministrazione drapiese a completare la procedura di approvazione entro fine 2023, in caso contrario attiverà i poteri sostitutivi.

 

L’ingegnere Rombolà invia quindi ulteriore missiva agli amministratori drapiesi, lettera che pubblichiamo di seguito:

Agli Amministratori

Del Comune di Drapia

In merito alla risposta del dipartimento “Territorio e tutela dell’ambiente” della Regione Calabria alla mia “Richiesta di applicazione dell’art. 28 L.R. n. 19/2002 e s.m.i. – Poteri sostitutivi” – che qui approfitto per rendere pubblica a beneficio di chi legge, certo che già l’amministrazione tutta ne sia a conoscenza, (considerando il senso di responsabilità e la solerzia del nostro primo cittadino) – desidero comunque personalmente e pubblicamente rivolgere specifica richiesta agli amministratori del comune di Drapia di

  • Tramutare in atto amministrativo l’invito che la Regione vi rivolge chiedendovi il “sollecito prosieguo dell’iter di formazione e approvazione del PSC”.

Vi ricordo all’uopo che:

  • L’adozione del PSC è deliberata dal Consiglio Comunale;
  • Per convocare il consiglio comunale è sufficiente la richiesta di due consiglieri;
  • Per l’adozione del PSC in consiglio comunale, bastano 6 voti favorevoli;

P.Q.M.

Vi sollecito cortesemente a non perdere questa storica occasione di dare al comune di Drapia un PSC approvato e operativo, che può essere, anche in seguito, perfezionato con eventuale e future varianti, purché ESISTENTE.

F.to

Ing. Agostino Rombolà

Già Sindaco del Comune di Drapia

Allego:       

Richiesta applicazione poteri sostitutivi – ex art. 28 LR 19/2002

Risposta del dipartimento “Territorio e tutela dell’ambiente” della Regione Calabria    

 

In conclusione: riusciranno i nostri amministratori ad approvare questo benedetto PSC entro fine anno?

m.v.

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