Durante la manifestazione i ragazzi dell’Istituto Comprensivo hanno declamato alcune poesie sulla guerra e hanno letto alcuni brani del racconto “Gli americani verranno” di Pasquale De Luca, invece gli studenti del Liceo si sono esibiti in una performance ispirata alla fiaba “La guerra delle campane” di Gianni Rodari.
Hanno partecipato alla manifestazione, che in tutti i passaggi è stata coordinata da Geraldyne Caracciolo: il prof. Girolamo Caparra e don Pasquale Russo, che hanno portato una propria testimonianza sulla guerra da come è stata da loro vissuta quando erano bambini; i dirigenti scolastici prof. Francesco Fiumara e Nicolantonio Cutuli, che hanno elogiato l’iniziativa soffermandosi sul valore didattico del ricordo storico e sull’importanza di conoscere le pagine dimenticate del nostro passato; l’assessore Erminia Graziano e l’avv. Roberto Scalfari, vicesindaco, in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale, che ha portato i saluti del sindaco e ha espresso la vicinanza dell’Amministrazione a tale iniziativa di alto valore storico, umano, civile e sociale.
Tutti hanno ribadito il dovere di ricordare e di incidere nella memoria i nomi delle dieci persone che la notte del 5 agosto del 1943 persero la vita a causa della guerra, rimarcando il valore universale della convivenza civile e della pace da promuovere e diffondere in ogni angolo del mondo. In particolare, il prof. Pasquale De Luca, presidente dell’Associazione, nel suo saluto di ringraziamento a tutti i presenti, rivolgendosi agli studenti, così si è espresso:
“Oggi in questa sala, che ha visto la storia, passa la storia. La storia che diventa viva e palpabile per la presenza di voi ragazzi. Che ci raccontate la storia, la piccola storia. Che prepotente entra con dolore, con lacrime e con morte nella grande storia. È la nostra storia, quella vissuta dai nostri nonni, raccontata dai nostri padri, dimenticata dai libri di scuola. Noi oggi ricordiamo i morti che ha causato la Seconda Guerra Mondiale con i bombardamenti sulla città e sulle sue contrade: Carmine, Paola, Michelizia, Gornella. 10 morti, uomini e donne, 10 persone fra cui anche un bambino che notte del 5 agosto ’43 persero la vita sotto le bombe e, i corpi maciullati come bestie al macello, inzupparono di sangue la nostra terra. Questa è la guerra, non quella cellofanata delle immagini proposte dalla Tv. Noi siamo qui per raccontare, per ricordare. Per trasmettere la nostra storia, per incidere nella memoria i nomi di questi 10 morti. Perché si sappia e si ricordi. Grazie ragazzi, e grazie ai vostri insegnanti, ai vostri dirigenti. Anche voi fate parte della storia. Anche voi scriverete la storia. Con l’augurio che sia una storia di serenità, di progresso, di concordia e di pace”.
A conclusione, sulle note del Silenzio eseguito con la tromba dal m° Umberto Franco, è stato reso onore ai morti.
I morti:
- De Luca Pasquale di anni 44 contadino
- De Luca Antonio, nipote di De Luca Pasquale, di anni 14
- De Vita Giuseppe di anni 68 affittuario morto il giorno dopo in ospedale per le ferite riportate
- Rizzo Maria di anni 43 contadina
- De Luca Maria, figlia di Rizzo Maria, di anni 18 contadina
- Baldo Francesco, nipote di Rizzo Maria, di anni 42 muratore
- Pappa Andrea Gerardo, detto l’orbareju, nato a Zambrone residente a Zambrone, di anni 33 mendicante
- Pugliese Giuseppe, accompagnatore di l’orbareju, nato a Zambrone residente a Zambrone, di anni 8 calzolaio
- Gerilli Danilo, nato a Verona, morto in ospedale, di anni 26 soldato del Genio Ferrovieri ( ? )
- Secondo soldato del Genio Ferrovieri di anni ( non identificato )
Perché la memoria non si perda.
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