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“Una società semplice e sana”

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Un brano del libro “Lo specchietto retrovisore…”, volume scritto da Rosario Rotolo (Mario Vallone Editore).

Quella della mia infanzia era una società semplice e sana, in cui tutti, per ogni fascia d’età, vivevano il tempo con dolce scorrevolezza, accontentandosi di poco e facendo la propria parte.
L’operosità era certamente il tratto caratterizzante della gente.
Chi ha vissuto in zona rammenterà di certo le tante attività all’epoca svolte dai maestri artigiani e dai commercianti, le cui sedi brulicavano lungo le vie dei nostri borghi: il laboratorio del falegname, che, immerso per l’intera giornata nel pulviscolo del legno levigato, realizzava autentici pezzi unici di pregiata mobilia, frutto di energia e passione; il piccolo sgabuzzino del sarto, il più delle volte con ingresso unico punto luce e senza pavimentazione, in cui, dopo prove e riprove che coinvolgevano non sempre volentieri i clienti committenti, confezionavano capi di abbigliamento non certo di tecnica sopraffine ma indiscutibilmente “originali”; la bottega del calzolaio, contraddistinta dal piccolo banco di lavoro e dall’odore intenso di cromatina, che metteva a dura prova le narici; il negozietto di generi alimentari, ove le merci erano basiche e, nella stragrande maggioranza, sfuse, giacché i confezionamenti, specie quelli in plastica, non avevano ancora fatto il loro deleterio ingresso; la rumorosa officina del fabbro, che spesso faceva pure da maniscalco per ferrare i cavalli; la merceria, che, a dispetto della piccola dimensione del locale, costituiva un fornito emporio di minuteria.
Il senso di dedizione al lavoro era davvero immanente e quel famoso detto “impara l’arte e mettila da parte” trovava piena condivisione, perché le famiglie, nei programmi educativi, compendiavano anche il proposito di far sì che i figli, subordinatamente agli impegni scolastici e nelle ore pomeridiane, imparassero qualche mestiere, ragion per cui i ragazzi, volenti o nolenti, terminati i compiti e indossati vecchi indumenti, raggiungevano i vari laboratori artigianali, per praticare, di fatto e fino a sera, una specie di “apprendistato”.
Quei contesti produttivi rappresentavano un’autentica fucina di socialità, in cui si rafforzava la disciplina del fanciullo, giacché gli inflessibili “mastri”, previa scrupolosa verifica delle attitudini, pretendevano dai discepoli selezionati massima e costante concentrazione, non tolleravano errori e non erano certamente sostenitori del “repetita juvant”.
Era così diffusa la pratica della precoce esperienza lavorativa che il ragazzino che non frequentava bottega e si limitava solamente allo studio destava nei compagni una certa diffidenza.
Regnava un confortante senso di solidarietà tra le persone, che generava ottimi rapporti di vicinato, probabilmente favoriti dalla comune semplicità e modestia dei tenori di vita, che erano ben lungi dall’innescare incresciosi sensi di emulazione o, peggio ancora, d’invidia.
La piazza continuava a essere il vero luogo di confluenza preferito e la gente vi sostava volentieri, specie nel tempo libero estivo, per dialogare, raccontarsi vicende spicciole del quotidiano, con spirito di sincerità e di spontaneità.

Per acquistare il libro avete diverse possibilità.

  • Coloro che risiedono nel circondario di Tropea-Capo Vaticano possono recarsi presso la mia sede, a San Nicolò, in Via Vaisette (accanto bar Shaker). Quelli che abitano a Vibo troveranno le copie presso la libreria Mondadori, oppure alla cartoleria Quintorigo di Mesiano.
  • Coloro che vivono fuori, compresi residenti in area UE, possono adoperare il mio sito, completando l’ordine alla seguente pagina: vai alla scheda.
  • Il libro, ovviamente, è disponibile anche su una miriade di store online tra cui Amazon: Rotolo su Amazon.
  • Potete anche recarvi in una libreria nel territorio italiano e fornire titolo e nome autore o editore, oppure il seguente codice: 9788831985826. In quest’ultimo caso disponibilità e reperibilità dipende molto da fornitore delle singole librerie, ma se libraio è esperto sa bene come fare per farvelo avere.
  • Altro metodo, riservato soprattutto a coloro che non hanno dimestichezza con acquisti online è contattare direttamente il sottoscritto tramite email, telefono, whatsapp, messenger (nel banner in basso a destra vi sono tutti i miei contatti).

MarioVallone

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