In continuità del territorio di Tropea, rinomata capitale del turismo internazionale, delimitato da due tangenti di fiumara, la Grazia e la Burmaria, sorge il borgo di Drapia, distante dal mare soltanto dieci minuti.
La passata amministrazione guidata dal sindaco Antonio Vita, virtuosa e lungimirante, ha recuperato il Corso Umberto I, centro storico del borgo, facendo risorgere l’antico basolato in pietra di granito. Questo ha permesso a Drapia di riappropriarsi della propria identità storica.
Borgo ameno, non distante dal clima di chiassosità vacanziera tropeana, è da tempo meta prediletta di turisti, in particolare stranieri, che apprezzano la tranquillità del luogo e la stessa architettura del paese.
Ho avuto modo di fare amicizia e di parlare con una famiglia francese, che ha deciso di comprare casa a Drapia, recuperando un vecchio immobile e facendo di esso la propria dimora estiva e non solo estiva. Mi hanno consegnato uno scritto sulle motivazioni che li hanno spinti a scegliere Drapia piuttosto che una altra località. Desidero condividerlo con tutti coloro i quali amano il borgo di Drapia, nella certezza di una sicura ri-attivazione ed un ri-popolamento di qualità
Antonio Mamone
Una famiglia francese a Drapia? Sì
Siamo di origine italiana. La nostra famiglia viene dalla città di Roccasecca vicino a Frosinone tra Roma e Napoli. Una parte della famiglia emigrò in Francia negli anni ’30 principalmente per motivi economici a Lione dove fornivano lavoro molte fabbriche, in particolare la metallurgia.
I miei nonni (maschi) sono nati entrambi in Italia e hanno sposato donne francesi. Durante i pasti in famiglia, parlavano spesso del loro luogo di nascita e della vita che si erano lasciati alle spalle. Questi scambi hanno suscitato la mia curiosità quando ero piccolo e mi hanno dato il desiderio di scoprire la storia di famiglia.
Così, per molti anni, le vacanze sono state scandite da viaggi in Italia per ritrovare le nostre radici.
Purtroppo non abbiamo avuto la possibilità di trasmettere la lingua italiana di generazione in generazione perché i miei nonni, ai fini dell’integrazione sociale, non volevano che i miei genitori imparassero la lingua a scuola.
Tuttavia, abbiamo viaggiato molto nel nord Italia (Piemonte, Lombardia, Liguria, Toscana) e ne abbiamo apprezzato la cultura, la lingua e la gastronomia.
Da qualche anno ci tornava in testa abbastanza regolarmente un progetto: trovare una casa in Italia per poter ricominciare una nuova vita con nuovi orizzonti.
Abbiamo infatti viaggiato molto in giro per il mondo ma il piacere che proviamo durante i nostri soggiorni in Italia non è mai stato eguagliato.
Così abbiamo deciso di esplorare un anno fa le regioni d’Italia che ancora non conoscevamo: Andiamo per il sud Italia, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria.
Qual è stata la nostra sorpresa nello scoprire queste regioni con un territorio così forte: la Puglia con le sue spiagge e la sua gastronomia; la Basilicata con i suoi straordinari borghi di montagna e infine la Calabria per la quale abbiamo avuto una vera cotta.
L’unico riferimento che avevo della Calabria era il ricordo di un film che avevo visto da bambino con mio nonno “Il ragazzo di Calabria” di Luigi Comencini che amavo.
Avevamo il desiderio di radicarci in una terra per integrarci in una cultura e partecipare socialmente alla vita di un borgo. Oltre a scoprire la gastronomia locale della Calabria, abbiamo voluto anche partecipare alla rinascita di un borgo per dargli nuovo slancio. L’arrivo degli stranieri in un piccolo paese non è mai facile, ma siamo stati attratti da questa sfida. Siamo stati accolti durante il nostro primo soggiorno nel 2021 dalla famiglia Ceccarelli (Simone, Laura e Celestino) eccezionalmente con infinita gentilezza e incredibile generosità. Dalle conversazioni alle conversazioni, abbiamo creato un rapporto di amicizia che ci ha decisamente convinto a stabilirci a Drapia. Per noi le relazioni umane sono la cosa più importante ed è stato il criterio decisivo per la scelta di Drapia. Da allora, tutte le persone che abbiamo incontrato a Drapia e dintorni ci hanno mostrato un attaccamento alla loro regione e una sincerità che ci fa desiderare di costruire una relazione a lungo termine con questo Paese. In ogni modo, Drapia soddisfa i nostri diversi obiettivi. L’idea di possedere una casa in Italia è stato il sogno di una vita. Lo stiamo facendo a Drapia che supera le nostre aspettative.Ci auguriamo di poter stringere negli anni importanti legami con i calabresi per essere parte integrante della storia di questo borgo e di questa regione.
La famiglia FRAIOLI Christophe (Manager it informatico), Laurie Ponson (Hostes aereo), Camille (Studia a Roma Università La Sapienza, Scienze politiche e della comunicazione), Valentin (Studia in Francia, Scienze Motorie), Giulia (Frequenta in Francia la Scuola elementare).