Scrivere è attività non semplice. Che si tratti di saggistica, di narrativa o di poesia, il processo creativo necessario per rappresentare la realtà o la fantasia è estremamente impegnativo. Se poi si intende rivisitare una dimensione narrativa già esistente da secoli e dare nuova voce a personaggi che sono la base stessa della cultura di un intero continente, allora quella stessa impresa – scrivere – diventa una sfida decisamente superiore.
Il professor Antonio Mungo ha deciso di intraprendere questo viaggio, doppiamente coraggioso proprio per le ragioni accennate sopra.
Il suo ultimo libro, “Il cuore non cambia. Mai!” (Mario Vallone Editore, 2022), parte da quello splendido universo mitologico greco per (ri)dare voce a quelle donne che, troppo spesso, venivano relegate a figure secondarie o, comunque, “appendici” letterarie in funzione della figura dell’eroe protagonista. Donne che raramente avevano ruoli al di fuori della moglie fedele e madre devota, dell’amante pronta al proprio sacrificio per la felicità dell’amato (che intanto aveva già famiglia altrove), o della figlia disposta a obbedire alle direttive del padre, a volte senza neanche immaginare l’eventualità della disobbedienza. Ovviamente ci sono eccezioni, Medea su tutte, ma in generale le donne venivano descritte come se non avessero alcun tipo di reazione – né di pensiero né, ancor meno, di comportamenti – davanti alla totale, inattaccabile libertà dell’uomo. Ma non ci sono solo donne del mito, perché l’autore ha voluto dare una forte impronta realistica al libro inserendo personalità veramente esistite.
L’intera struttura narrativa del mitologico universo greco ha forgiato e plasmato lo sguardo dell’Occidente, con ripercussioni anche importanti sul concetto stesso di relazioni umane, in particolar modo riguardo proprio alle donne.
Il professor Antonio Mungo ha invece voluto sottolineare quanto, molto probabilmente, quelle donne avessero un pensiero, una propria personalità, dei desideri non necessariamente subordinati a quelli maschili, anzi, a volte esattamente opposti a essi. Sono figure letterarie, certo, ma sono l’immagine riflessa della vita quotidiana delle donne reali, come quelle presenti nel libro. In questo senso l’operazione intrapresa dal professor Mungo ha una valenza sociologica, oltre che culturale: la sua conoscenza profonda del mondo greco, sia storico che mitologico, gli permette di “sentire” i pensieri di quelle donne – malgrado raramente siano stati espressi nelle opere a cui quelle donne appartengono – e di restituirceli con una prosa sorprendentemente moderna. Questo è un altro dei meriti dell’autore: i personaggi esprimono le proprie sensazioni con un linguaggio che potrebbe appartenere a qualsiasi donna di oggi, sebbene con toni e tonalità classicistiche accuratamente inserite.
Il libro ha la struttura del saggio letterario: la riflessione che ogni personaggio fa su se stesso è preceduta da una breve presentazione che fotografa contesto narrativo e caratteristiche personali. Le illustrazioni di una studentessa del Liceo Classico “Bernardino Telesio” e di un docente dello stesso istituto, aggiungono spessore e bellezza a questo viaggio.
Si comincia con Penelope, forse il prototipo più noto di quell’immagine di donna sottomessa e paziente a oltranza che una certa visione maschilista ha usato per secoli; l’autore le conferisce dignità e consapevolezza, nonostante la sua condizione non le permettesse in alcun modo di reagire o ribellarsi. Lo stesso discorso vale per le tante altre donne che il professor Mungo accoglie sul proscenio del suo libro, incluse quelle molto diverse da Penelope; da Cassandra a Nausicaa, da Giunone a Santippe, da Elettra ad Arianna. Tutte donne coraggiose, ognuna a proprio modo, in un ribaltamento culturale che trasforma il “sesso debole” nella vera eroina, anche quando una eventuale accettazione consapevole del proprio ruolo potrebbe risultare non gradita alla questione della emancipazione della donna. La vera libertà consiste in questo: decidere scientemente quale forma dare alla propria vita.
Il processo di analisi coinvolge anche donne realmente vissute in epoche successive all’antica Grecia, come Maria Antonietta. L’autore si è spinto ben oltre: per abbracciare idealmente ogni donna, di ogni epoca o estrazione sociale, accanto alle figure più note ne ha accostato altre, inventandole appositamente.
È difficile scrivere un libro, così come è difficile scrivere “di” un libro. Molto meglio leggerlo. Così come è decisamente meglio leggere il libro del prof Mungo, non solo nell’eventualità si avesse voglia di ricordare o imparare dettagli sulla mitologia o sulla storia dell’antica Grecia, ma soprattutto per la necessità di ricordare o imparare cosa significa uguaglianza, nonostante le differenze!
Francesco Scaglione
Ho frequentato il Liceo Classico “A. Calcara” di Cosenza, scuola in cui sono stato alunno del prof Mungo, mio insegnante di Greco. Mi piace scrivere!
Maggiori informazioni sul libro al seguente link: vai alla scheda.
Per acquistare il libro avete diverse possibilità.
- Coloro che risiedono nel circondario di Tropea-Capo Vaticano possono recarsi presso la mia sede, a San Nicolò, in Via Vaisette (accanto bar Shaker).
- Coloro che vivono fuori, compresi residenti in area UE, possono adoperare il mio sito, completando l’ordine alla seguente pagina: vai alla scheda.
- Il libro, ovviamente, è disponibile anche su una miriade di store online tra cui Amazon: Mungo su Amazon (cliccate sulla “dicitura “nuovo” nel box a destra della copertina).
- Potete anche recarvi in una libreria nel territorio italiano e fornire titolo e nome autore o editore, oppure il seguente codice: 9788831985765. In quest’ultimo caso disponibilità e reperibilità dipende molto da fornitore delle singole librerie, ma se libraio è esperto sa bene come fare per farvelo avere.
- Altro metodo, riservato soprattutto a coloro che non hanno dimestichezza con acquisti online è contattare direttamente il sottoscritto tramite email, telefono, whatsapp, messenger (nel banner in basso a destra vi sono tutti i miei contatti).
MarioVallone
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