Un piccolo ricordo, corredato da divertenti aneddoti, di don Pasquale Bagnato, storico parroco di Brattirò fino al 1975.
Lo scritto che segue è estrapolato dal libro “Schegge…”, volume scritto da mio padre, dott. Pasquale, e da me recentemente pubblicato col marchio Mario Vallone Editore.
m.v.
Don PASQUALE BAGNATO (1901-1975), era un parroco molto solerte e attento alla vita parrocchiale. Dopo la morte della mamma e della perpetua Mararosa, abitava col fratello Paolino che era rimasto vedovo. Paolino, per molti anni, era stato imbarcato su una nave mercantile e viveva a Genova. L’unico figlio viveva in Australia e lui, da tutti ricordato come “don Paulinu”, dalla metà degli anni Sessanta, venne a vivere col fratello parroco. Accudiva alla casa e alla cucina. Don Pasquale aveva il vizio di giocare a poker, solo per passatempo. Compagni fissi erano: mio suocero Rombolà Francesco (1912-1975), u maistru Ciccu u Galantomu e Vita Raffaele (1921-2010), Rafaeli u Pepparruni che don Paulinu chiamava “u cecatu”. Gli altri due compagni di poker erano occasionali: Pascali da Funtana, u tedescu Giovanni Bosk, avvocato Mommo Rombolà, Pasquale Montoro… Raccontano che la sera della vigilia di Natale del 1966, don Pasquale arrivò in chiesa appena in tempo per vestirsi e iniziare la celebrazione della Messa. Ad un certo punto, invece di dire, “Alleluia”, disse: “Tris”.
– Quando mi fidanzai la domenica, spesso, pranzavo a casa della fidanzata Sarina. Qualche volta era ospite don Pasquale, amico di famiglia. Una volta mia suocera, grande cuoca, ci preparò anche il baccalà. Don Pasquale lo assaporò di gusto e chiese a mia suocera: “Pasqualina, questo baccalà è eccezionale a differenza di quello che cucina Paolino, che è molto salato e insipido”. Infatti don Paolino non metteva a mollo il baccalà e, per di più, lo salava…
– Alla festa di san Cosma e Damiano, don Pasquale ospitava a pranzo i preti che giungevano a Brattirò dagli altri paesi vicini e concelebravano. Don Paolino era solito cucinare pastina in brodo con gallina e salsicce. Via via che giungeva un prete in chiesa, don Pasquale mandava a dire al fratello: “Un’altra coppinata!”. Significava che doveva aggiungere un posto a tavola…
– Una volta ero a casa di Sarina, eravamo fidanzati, e aspettavamo, con mia suocera Pasqualina e la mia cognatina Franca, che aveva sette anni, mio suocero per la cena. Egli stava giocando a poker da don Pasquale. Appena giunto, mi disse: “Ho bevuto un caffè all’Omo! Mi può far male?”. Abbiamo chiesto di spiegarsi meglio. Ci disse che don Paolino aveva offerto il caffè, aveva lavato le tazze col detersivo “Omo Più”, non li aveva sciacquati a dovere e nel caffè era comparsa una schiuma bianca, tipica del detersivo, che tutti avevano bevuto”. “Nessun problema, – risposi io – quel caffè all’Omo, vi provocherà un bel lavaggio dell’intestino”.
Pasquale Vallone
Per acquistare il libro avete diverse possibilità.
- Coloro che risiedono nel circondario di Tropea-Capo Vaticano possono recarsi presso la mia sede, a San Nicolò, in Via Vaisette (accanto bar Shaker) oppure al Bar La Piazzetta della Lince di Brattirò.
- Coloro che vivono fuori, compresi residenti in area UE, possono adoperare il mio sito, completando l’ordine alla seguente pagina: vai alla scheda.
- Il libro, ovviamente, è disponibile anche su una miriade di store online tra cui Amazon: Schegge su Amazon.
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- Altro metodo, riservato soprattutto a coloro che non hanno dimestichezza con acquisti online è contattare direttamente il sottoscritto tramite email, telefono, whatsapp, messenger (nel banner in basso a destra vi sono tutti i miei contatti).
MarioVallone
