Mi giungono, da più centri del comune e da più persone, segnalazioni circa la presenza, nelle ore notturne, di branchi di cani affamati che, in certi casi, hanno addirittura assaltato e ucciso gatti e altri cagnolini.
La questione è rilevante, ovviamente, anche per il fatto che questi cani, essendo in gruppo ed essendo alla ricerca di cibo, possono aggredire anche persone.
Ho avuto, inoltre, modo di constatare con i miei occhi la gravità del problema e non riesco più a far finta di niente: è giunto il momento di denunciare pubblicamente la cosa.
Negli anni passati l’attuale sindaco e qualche suo (in)esperto consigliere-sostenitore si lamentavano di continuo proprio del problema randagismo, ma dopo due anni e mezzo di amministrazione Porcelli la situazione è – purtroppo – nettamente peggiorata cadendo letteralmente nel dimenticatoio.
Leggo sul programma elettorale della medesima lista parole bellissime e diverse azioni che avrebbero dovuto intraprendere e delle quali finora non si visto niente di niente: censimenti, microchip, debellare fenomeno, campagne di sterilizzazione, campagne di sensibilizzazione ed educazione, monitoraggi… parole, solo parole, chiacchiere senza fondamento: fuffa.
Considerando le continue lamentele passate del nostro attuale primo cittadino e le promesse contenute nel suo programma elettorale, ci saremmo aspettati almeno un cenno, almeno un segnale, almeno qualcosina: ero convinto che – almeno in tema randagismo – avessero pronto qualche provvedimento da portare in Consiglio, invece niente… nada: nulla di nulla.
Le conseguenze del fenomeno randagismo finora sono state in qualche modo attutite soltanto grazie ad alcune famiglie che cercano di occuparsi, per come possono, sia di gatti randagi che di cani abbandonati. Per quel che riguarda i gatti, nella frazione Brattirò l’impegno mio e di mio fratello è costante. Ci costa tempo, soldi ed energie. Ma certo, nè noi nè altri possiamo risolvere la questione o sostituirci al pubblico: ognuno deve fare la sua parte.
Amministrazione – ripeto – è totalmente assente.
Il sindaco finora, a proposito di gatti, ha solo affermato – spazientito e irato – in Consiglio comunale, riferendosi ai mici continuamente investiti in via Vittorio Emanuele a Brattirò principalmente a causa della mancanza di dossi, che “qualcosa” è morto.
L’intera vicenda randagismo e questa affermazione di Alessandro Porcelli si commentano da sé.
Chiudo il post riportando la stessa frase utilizzata nel programma elettorale della sua lista, nella sezione 15, intitolata “Randagismo e tutela degli animali”: “Il Mahatma Gandhi sosteneva che la civiltà di un popolo e la sua grandezza morale si misurano dal modo in cui tratta gli animali“.
m.v.