L’autrice recupera una memoria che si stava affievolendo.
Libro molto scorrevole e piacevole, dall’elevato valore culturale, soprattutto per la comunità del circondario di Tropea- Capo Vaticano.
“Queste fiabe – si legge nella quarta di copertina – sono state tramandate, a voce, da mio padre e da mio nonno. Nelle lunghe sere d’inverno, alla luce di un lume ad olio, intorno al braciere, mettendo da parte le fatiche del giorno, intrattenevano la famiglia. Le donne filavano e cucivano, gli uomini facevano delle corde con lo sparto, i bambini toglievano i semini dai fiori di cotone, mentre l’odore dei fichi secchi, messi ad arrostire sulle braci, si diffondeva in tutta la casa.”
Mario Vallone
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